Aspettando l'arrivo di Luciano Spalletti - che però non era presente allo stadio -, nell'imediato la Juventusritrova i tre punti e l'entusiasmo che aveva smarrito dopo un'astinenza di vittorie durata otto partite e oltre un mese. I bianconeri, guidati ad interim dal tecnico della Next Gen Massimo Brambilla, hanno battuto 3-1 all'Allianz Stadium l'Udinese grazie a una prestazione convincente che consente alla Signora di non perdere ulteriore terreno dai quartieri nobili della classifica. Rispetto alle ultime versioni incolori la Juve è scesa in campo con uno spirito diverso, più battagliero, e può godersi il ritorno al gol di Vlahovic e Yildiz, entrambi a segno su rigore. Brambilla deve rinunciare per infortunio a Thuram e rilancia dal 1' Openda e Vlahovic, preferito a David. In un clima surreale la Juve ha il merito di trovare subito la via del gol proprio con l'attaccante serbo, che trasforma con freddezza un rigore concesso per un fallo di Goglichidze proprio sull'ex Fiorentina.
L'Udinese fatica ad accendersi - solo Zaniolo sembra illuminare la manovra degli ospiti - e rischia di incassare il raddoppio al 40', quando Okoye con un intervento decisivo nega la gioia del gol a Kostic. L'estremo difensore dei friulani si ripete un minuto dopo ancora su Vlahovic, tra i più pimpanti. Prima dell'intervallo però a sorpresa gli ospiti pareggiano e conti proprio con Zaniolo. In avvio ripresa i bianconeri accusano il colpo e ripartono con il freno a mano tirato, con Di Gregorio attento sul colpo di testa di Goglichidze, ma questa Juve si diverte e riprende presto in mano il pallino del gioco, costruendo più di una situazione da gol (in particolare con Openda) e mettendo all'angolo l'Udinese. Okoye salva su Vlahovic e Kalulu, ma si fa trovare impreparato sulla zuccata di Gatti, imbeccato al 22' da una pennellata di Cambiaso. Anche dopo il 2-1 però la Signora conferma di essere una squadra 'malata', con Bayo che sugli sviluppi di un corner va a un soffio dal 2-2.
In pieno recupero Yildiz si procura un rigore che realizza chiudendo definitivamente i conti ed evitando un finale al cardiopalma. Appunti che torneranno utili a Spalletti. "Credo che sia un grande allenatore, ha esperienza, un gioco moderno, è un allenatore su cui non c'è niente da dire - ha dichiarato il direttore della strategia calcistica Giorgio Chiellini nel pre-partita - Permettetemi di aspettare e rispettare le parti in causa prima di parlare, perché ancora non c'è niente di firmato. Penso che comunque Tudor vada ringraziato perché ha fatto un lavoro importante, l'anno scorso è arrivato e ha ottenuto ottimi risultati, ci ha portato in Champions che non era previsto. E' chiaro che se preso abbiamo una decisione del genere, perché consideriamo che sia necessaria, è stata una decisione condivisa, per ripartire, perché crediamo che questa squadra possa fare un ottimo campionato ee che ci fosse qualcosa di diverso". Intanto, almeno sul campo, una prima reazione da parte della squadra c'è già stata.