Roba da Champions League, forse pure qualcosa in più. Il Bologna continua a sognare a occhi aperti ed espugna il Bluenergy Stadium, vincendo 3-0 in casa dell'Udinese. Dopo il rigore fallito da Orsolini, gli uomini di Vincenzo Italiano macinano gioco come se nulla fosse: la doppietta di Pobega e il gol di Bernardeschi valgono il terzo successo consecutivo agli emiliani, che volano in vetta alla classifica della Serie A, in attesa delle altre gare, a pari punti con Inter e Roma.
Dopo appena 4' i padroni di casa si ritagliano la prima occasione con Davis che, su suggerimento di Kamara, tenta la conclusione sfiorando un gran gol. Archiviato lo spavento, la squadra rossoblu' prova a prendere in mano le redini della sfida, ma non riesce a trovare sbocchi sul fronte offensivo. Orsolini al 24' si accentra e prova la conclusione da lontano, ma sbaglia completamente la traiettoria. Al 36' Pobega tenta il tiro da fuori, ma trova la deviazione con un braccio di Ehizibue: dopo un lungo controllo del Var, l'arbitro Sacchi decide di assegnare un calcio di rigore ai felsinei. Sul dischetto si presenta Orsolini, che però si fa ipnotizzare da uno straordinario Okoye, bravo a respingere la conclusione dell'attaccante avversario. In pieno recupero l'ex giocatore dell'Ascoli va a segno, ma il suo gol viene annullato per fuorigioco. Si va, dunque, a riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa il Bologna torna in campo con il piglio giusto e al 54' trova la rete del vantaggio con Tommaso Pobega: il centrocampista riceve palla da Orsolini, si accentra e con il destro batte Okoye. L'Udinese accusa il colpo e al 60' combina un pasticcio difensivo con Okoye e Karlstrom, che regalano a Pobega il pallone che vale il 2-0 e sua doppietta personale: l'ex Milan ruba palla allo svedese e supera agevolmente il portiere avversario. Mister Runjaic decide di stravolgere la sua squadra, effettuando tutte le cinque sostituzioni nell'arco di pochi minuti, ma le sue mosse non sortiscono i risultati sperati. A sfiorare il gol, infatti, sono ancora gli ospiti con Fabbian, che al 70' si divora il tris sprecando una bella giocata di Zortea. Nel finale i bianconeri cercano in maniera velleitaria di riaprire la contesa, ma gli emiliani si difendono bene e, dopo un malinteso tra Bertola e Zanoli, chiudono definitivamente i giochi con il primo gol in rossoblu di Federico Bernardeschi. Festa in casa Bologna; domande e dubbi sul fronte friulano.
Nell'altro match del pomeriggio, finisce con uno spettacolare 3-3 la sfida-salvezza tra Cagliari e Genoa. Un punto a testa per la squadra di Pisacane e quella di De Rossi, con i sardi che salgono a 11 punti, mentre i liguri si portano a 8. Partita ricca di emozioni con sei reti, di cui quattro nei primi 45 minuti. Parte meglio il Genoa con Colombo che serve Vitinha per il gol dell'1-0 al 18'. Poi lo stesso Colombo si mangia il raddoppio, e arriva la reazione del Cagliari con il colpo di testa vincente di Borrelli al 33'. Sul finale di primo tempo Thorsby regala a Ostigard il pallone del nuovo vantaggio per la squadra di De Rossi al 41', ma la gioia dura poco perché al 43' è Sebastiano Esposito ha fissare il punteggio sul 2-2. Nella ripresa entra meglio in campo il Cagliari che al 60' passa in vantaggio, con la doppietta di Borrelli che sfrutta al meglio di testa il cross dalla destra di Zappa, per il 3-2. I liguri si riversano nella metà campo avversaria e al 78' viene annullato per fuorigioco il gol di Colombo con un gran tiro sotto la traversa, ma La Penna punisce una posizione irregolare di Ekuban che ha impattato sull'azione. Il pareggio del Genoa arriva però poco dopo: all'83' punizione da centrocampo di Martin che scodella la palla al centro, Caprile legge male la traiettoria e si fa beffare incredibilmente dal rimbalzo del pallone per il 3-3. Altre due occasioni nel finale di gara. All'87' sulla punizione del solito Martin, la palla arriva sul secondo palo a Ostigard di testa colpisce il legno, ma l'arbitro fischia per fuorigioco. Al 91' Gaetano raccoglie un cross sul secondo palo e conclude di potenza a botta sicura ma Leali si oppone e salva il Genoa che conclude la gara in dieci uomini per l'espulsione al 93' di Norton Cuffy per un intervento in ritardo su Folorunsho, ma ormai la gara non aveva più sulla da dire.