L’intelligenza artificiale, chiamata a immaginare l’anno che verrà, non ha dubbi: nel 2026 Jannik Sinner resterà davanti a tutti. I modelli predittivi più consultati, rielaborati da "Painting the Lines", ribaltano l’ordine attuale ma non l’essenza del duopolio che comanda il tennis: l’altoatesino al numero uno, Carlos Alcaraz subito dietro. È come se la macchina, di fronte alla continuità e all’impatto del fenomeno altoatesino, rimanesse quasi "allibita", incapace di trovare scenari alternativi credibili.
Secondo l’AI, il 2026 non cambierà gli equilibri in alta quota: l’unica grande novità sarebbe l’ingresso del ceco Jakub Mensik al numero 6, premiato dal potenziale e dall’esplosione fisica nonostante qualche dubbio sulla continuità. Il tennis di potenza manterrà Alexander Zverev stabilmente alle spalle della coppia Sinner-Alcaraz, mentre Novak Djokovic — schiacciato dal peso degli anni, degli acciacchi e degli impegni sempre crescenti — scivolerà fuori dall’élite.
La macchina guarda con favore ai giovani: Felix Auger-Aliassime, rilanciatosi nel 2025, salirebbe fino al numero 4; Ben Shelton, grazie alla crescita costante, addirittura fino al 5 scavalcando Taylor Fritz. Confermato al settimo posto Alex De Minaur, mentre la new-wave irromperebbe alle sue spalle: Joao Fonseca all’8° posto, Lorenzo Musetti al 9° e Stefano Cobolli al decimo, autore di una clamorosa scalata dal 22°.
Come prevedibile, i social si dividono, alimentando previsioni e contro-previsioni, mentre l'AI continua a generare scenari in base ai dati che le forniamo. Eppure, proprio lì si nasconde il limite della macchina: non potrà mai immaginare il colpo di scena, la rinascita inattesa, l’eroe che non ti aspetti. Per fortuna, nello sport c’è sempre spazio per i sogni: quelli che nessun algoritmo potrà prevedere.