"Il mio rapporto con Allegri? Ha una personalità incredibile, somiglia un po' ad Ancelotti: sensibile, divertente, ama fare scherzi. Sa di calcio come pochi. Non lo conoscevo bene, ma sono felice che sia il mio allenatore": Luka Modric, campione croato e centrocampista del Milan, lo ha detto in una lunga intervista al Corriere della Sera. Pallone d'Oro nel 2018, Modric ha parlato anche di Ancelotti: "Carlo è il numero uno, difficile trovare parole. Abbiamo parlato tante volte di Milano e del Milan, quando eravamo a Madrid. Anche per lui questo posto era unico. Ricordo quando lo conobbi. Io ero solo in città. Lui mi telefonò e mi disse: 'Su, vieni a cena con me'. Parlammo per ore, di tutto. Di calcio, della famiglia, della vita. Di solito gli allenatori non danno confidenza ai giocatori. Lui sì".
Il calciatore, 40 anni, ha rivelato che al momento "il calcio, con la famiglia, è la cosa più importante che ho. Il segreto è la passione. La dieta, l’allenamento sono cose secondarie. Per restare in alto a lungo serve il cuore. Io agli allenamenti sono felice come quando giocavo da bambino". E ancora: "Amo la normalità. La famiglia normale, la vita normale, le piccole cose. Non mi sento unico. Nella mia vita non ho mai pensato, neppure per un secondo, di essere superiore a qualcun altro".
Quando gli è stato chiesto se questo Milan può vincere lo scudetto, lui ha risposto: "Al Milan si deve giocare sempre per vincere, solo per vincere". E su quest'anno in particolare ha aggiunto: "È possibile. Ma è lunga. Nel calcio devi pensare partita per partita. Siamo in una situazione buona di classifica, manca ancora molto e ci sono molte avversarie forti, ma può succedere. Mai dire mai. Abbiamo molti margini di miglioramento, il mister sta facendo un grandissimo lavoro. Il nostro obiettivo deve essere puntare sempre al massimo. Siamo il Milan ed è giusto così. Per me essere qui è aver chiuso un cerchio. Ora però pensiamo giorno per giorno, nel calcio come nella vita non bisogna mai ragionare troppo sul futuro".