"Tempi di cronaca, dai giornali ai social" come cambia il fotogiornalismo
Gradisca, 4 giu. (askanews) - Dalla pellicola, passando per il digitale, fino all'invasione degli smartphone che sostituiscono sempre più spesso le macchine fotografiche. Nella Corte D'Aviano di palazzo Torriani, a Gradisca, con la mostra dedicata al foto-giornalismo Tempi di cronaca, dai giornali ai social tre grandi reporter, Luciano del Castillo, Franco Lannino e Manuel Silvestri, raccontano come è cambiato il mestiere e la società negli ultimi 40 anni.
"Beh, sicuramente è cambiato moltissimo perché prima le immagini erano molto di impatto, erano molto forti, - racconta del Castillo- ed oggi invece le immagini forti non vengono neanche selezionate, si usano i pixel, si usa il pixel per nascondere parti dell'immagine e secondo me questa è una specie di censura inutile, è un'ipocrisia. Se noi copriamo un fatto di cronaca nera o una guerra, le guerre purtroppo fanno male e i nostri elettori devono vedere quello che fanno le guerre, non quello che potrebbero immaginarsi dietro a un pixel".
Del Castillo e Lannino all'inizio della loro carriera hanno documentato le stragi di Mafia in Sicilia.
"Quando abbiamo cominciato a lavorare a L'Ora di Palermo c'era una commissione parlamentare che aveva stabilito che la mafia non esisteva. Grazie alle nostre immagini dure, forti, immagini di omicidi, immagini di persone uccise dentro del loro auto, l'opinione pubblica ha cominciato a capire che forse c'era qualcosa che non andava e non solo l'opinione pubblica italiana, anche l'opinione pubblica dall'estero, venivano i giornalisti e da lì si riuscita a creare una coscienza antimafia".
Testimoni di un mondo che cambia, capaci con uno scatto di raccontare una storia difficile da dire a parole, del Castillo spiega le ripercussioni della rivolizione digitale.
"Paradossalmente lo smartphone dà la possibilità di raccontare a tutti le proprie vicende, ma se non sai maneggiare l'informazione, se non capisci come fare informazione, rischi di fare semplicemente una grande confusione e confondere le persone. Io non sono contrario agli smartphone però devono essere utilizzati bene".
La mostra organizzata nell'ambito del Festival del Giornalismo, in programma dal 10 al 15 giugno a Ronchi dei Legionari, resterà aperta fino al fino al 31 agosto.