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Marco Mengoni conquista il pubblico con il suo Atlantico Tour

martedì 30 aprile 2019
2' di lettura

Torino, 29 apr. (askanews) - Ottimo inizio per l'Atlantico tour di Marco Mengoni, che ha debuttato da Torino con un tutto esaurito. Un concerto in crescendo, col palco che si arricchisce di volta in volta di nuovi elementi, che accompagnano le 26 canzoni in scaletta. Marco accompagnato da una ottima band e straordinari coristi esegue una dopo l altra, con un ritmo serrato e ben orchestrato le canzoni del suo ultimo album e i grandi successi di dieci anni di carriera. Lo show di Mengoni cresce: non solo per il percorso straordinario che in pochi anni ha portato Marco ad essere uno dei protagonisti più interessanti della scena musicale italiana, ma soprattutto perché realmente lo spettacolo "cresce", "evolve" e "si trasforma" da analogico a digitale. In due ore la scenografia, volutamente scarna e minimale all inizio, in un crescendo svela nel corso dello show parti inaspettate con elementi scenici rivelati poco alla volta, sorprendendo e spiazzando lo spettatore. Il tour italiano è stato preceduto dal successo delle cinque anteprime europee di Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid, il tour ha già venduto quasi 200 mila biglietti e continua a collezionare sold out. Il pubblico ascolta e canta insieme a Marco le sue canzoni, si emoziona, balla e si lascia trasportare. Bellissimo l omaggio a Frida Kalo e a Buona Visto Social Club, per cui Mengoni si conferma un ottimo interprete della musica latina di qualità. Mengoni ha poi ha invitato il pubblico a mettere via i telefonini e ha fatto spegnere tutte le luci del palco e ha eseguito al buio 20. "Quando vado a vedere i concerti degli altri artisti-ha detto incontrando la stampa dopo il concerto- guardo anche il pubblico e vedo tutti con i telefoni, allora ho pensato che in un concerto di 2 ore ci fosse lo spazio per tre minuti senza luci e telefono, una liberazione che è frutto del mio viaggio intorno al mondo".

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Caso Epstein, pubblicati altri documenti: Trump più volte con lui sul jet

Milano, 23 dic. (askanews) - Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha reso pubblici altri 30mila documenti relativi al caso di Jeffrey Epstein, il miliardario pedofilo morto in carcere, i cui rapporti col presidente Trump, oltre che con personalità e vip in ogni settore - dal cinema alla musica - sta mettendo sotto pressione la Casa Bianca, accusata dai democratici di non rilasciare tutta la documentazione relativa alla vicenda per proteggere il presidente.

Una delle novità emerse è che Trump sarebbe stato almeno 8 volte sul jet privato di Epstein, fra il 1993 e il 1996, "molte più volte di quanto precedentemente riportato (o di quanto fossimo a conoscenza)", si legge nella mail di un vice procuratore degli Stati Uniti, il cui nome è stato appositamente omesso nei fascicoli.

La nuova pubblicazione è stata accompagnata anche da una precisazione del Dipartimento di Giustizia secondo cui "alcuni di questi documenti contengono affermazioni false e sensazionalistiche contro il Presidente Trump, presentate all'Fbi poco prima delle elezioni del 2020", come si legge in una dichiarazione ufficiale su X, e sono stati pubblicati per "trasparenza" nei confronti delle vittime.

La precedente tornata di foto del caso Epstein ha creato grande clamore: negli scatti in compagnia del miliardario o sulla sua isola privata, Little St. James Island, una carrellata di vip e politici fra cui Bill Clinton, Woody Allen, Bill Gates, oltre allo stesso Trump.

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Nasce alla Sapienza Master nuovi Responsabili d'Impatto D-ESG

Roma, 23 dic. (askanews) - Un percorso innovativo pensato per formare professionisti della sostenibilità capaci di integrare digitale, ambiente, sociale e governance. È quello promosso dall'Università La Sapienza, in collaborazione con FDC Consulting Digital ESG, la società di consulenza che nel 2024 ha ideato e lanciato la prima edizione presso l'Università di Torino e che ora fa il suo esordio a Roma. Il master di secondo livello per neolaureati è in grado di unire didattica accademica e laboratori d'impresa, offrendo a tutti gli iscritti un tirocinio finale. "Le aziende cercano figure che sappiano misurare e guidare il cambiamento", dichiara il CEO di FDC Consulting, Francesco Di Ciommo, nell'intervista di lancio.

Il corso prende il via nella primavera 2026, le ammissioni sono aperte fino al 31 gennaio 2026.

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Antitrust sanziona Ryanair, AIAV: accolte istanze delle agenzie

Milano, 23 dic. (askanews) - AIAV, associazione che riunisce il maggior numero di agenzie di viaggio in Italia, pari a oltre 2.500, ha espresso soddisfazione per il procedimento di sanzione deciso dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato nei confronti di Ryanair, per abuso di posizione dominante del vettore e condotte lesive della concorrenza nei confronti delle agenzie di viaggio italiane. Alla compagnia aerea è stata comminata una sanzione di oltre 255 milioni di euro al termine di un procedimento aperto proprio su segnalazione di AIAV nel settembre 2023.

"Ryanair - ha dichiarato il presidente dell'AIAV, Fulvio Avataneo - ha dato dimostrazione di voler aprire al mercato delle agenzie di viaggio, riconoscendole quindi e creando il TAD, Travel Agent Direct, un sistema di prenotazione dove però, contrariamente alle promesse, erano state solo eliminate dalla disponibilità degli agenti di viaggio alcune tariffe promozionali, ma anche alcune fasce tariffarie più basse. Ci auguriamo che Ryanair da questa situazione tragga un insegnamento: con le agenzie di viaggio si lavora, non si lotta".

Secondo l'Autorità Ryanair ha limitato di fatto la possibilità delle agenzia di essere competitive rispetto alle prenotazioni effettuate dai viaggiatori direttamente online. "Il provvedimento - ha aggiunto Veronica Scaletta, legale che ha seguito AIAV nella vicenda - accoglie in pieno le tesi presentate da AIAV nella sua segnalazione del 2023 relative alle condotte di Ryanair che sono state ritenute integranti l'abuso di posizione dominante in danno delle agenzie di viaggi".

Dal canto suo Ryanair ha immediatamente annunciato la presentazione di un ricorso contro la decisione dell'Antitrust, che la compagnia aerea ritiene "giuridicamente infondata".

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Crosetto dalle truppe italiane in Bulgaria lancia "Strategia Istrice"

Novo Selo (Bulgaria), 23 dic. (askanews) - Il calore delle truppe entusiaste per il suo arrivo e l'orgoglio di essere italiani, non soltanto nel suo discorso ma anche nella stretta di mano a ogni singolo militare. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ieri in Libano, domani a Sarajevo, è venuto anche in Bulgaria, a Novo Selo a portare gli auguri di Natale alle donne e agli uomini che passeranno queste festività lontano da casa, facendo il proprio dovere.

Un discorso molto sentito peraltro, che ha descritto la grande differenza che può fare un contingente italiano all'estero, grazie non solo alla professionalità, ma anche all'umanità e alla capacità di comunicare degli italiani. Di farsi partecipi.

Il tutto mentre il mondo sta cambiando sempre più velocemente, le sfide si moltiplicano. Ieri ancora una volta i rapporti dell'intelligence statunitense hanno avvertito che il presidente russo Vladimir Putin intende conquistare tutta l'Ucraina e rivendicare parti dell'Europa che appartenevano all'ex impero sovietico. "Noi non siamo pronti ad affrontare la follia di nessuno e quindi non saremmo pronti se quello che dice l'intelligence americana si verificasse perché non siamo pronti ad avere una guerra in casa, non lo siamo per mentalità, non lo siamo perché abbiamo disinvestito in difesa negli ultimi 40 anni, non lo siamo per mille motivi, quindi non lo siamo" ha detto Crosetto, rispondendo in conferenza stampa a Novo Selo in Bulgaria, a una domanda di askanews sulle recenti indiscrezioni trapelate dalla Intelligence Usa.

Poi in merito alla "Strategia dell'istrice" spesso citata dal ministro, Crosetto ha aggiunto: "C'è un animale piccolo che fa paura a quelli grandi, perché chiunque si avvicina si fa male, allora un paese piccolo come il nostro deve adottare una strategia e l'Europa da questo punto di vista, essendo impreparata, può adottare solo quella strategia, cioè quella di far paura perché se qualcuno prova a toccarla si fa male. È la stessa cosa, è la stessa strategia che ha usato Israele e per cui è sopravvissuto in questi anni ed è quella cui dovremmo abituarci. Dissuadere chiunque voglia in qualche modo farci male perché se ci tocca si fa male lui per prima", ha aggiunto il ministro.

Di fronte a un futuro nel quale sempre più c'è la Nato ma l'Europa dovrà iniziare a difendersi da sola. Giunto il momento, come per quei figli che prima o poi devono lasciare il nido.

"Purtroppo viviamo in un mondo in cui le minacce non si sostituiscono, si sovrappongono, per cui l'abbiamo visto, quello che vediamo in Ucraina: è una guerra tradizionale fatta addirittura in trincee, sembra quella della prima guerra mondiale. Poi l'abbiamo vista in Israele: una guerra combattuta con satelliti che intercettano missili che vanno sempre più veloci e a questo si aggiunge la guerra ibrida. Ma non ce n'è una che sostituisce un'altra, è una somma di attacchi che alcuni attori, alcuni paesi utilizzano, quella ibrida è quella che non si vede e che si può combattere tutti i giorni senza scatenare una reazione da parte degli altri. Sono le centinaia di attacchi hacker, migliaia; a oggi sono 1800 che abbiamo subito in Italia, alcuni molto gravi".

E poi se gli si chiede del 2026, Crosetto scherza e sorride. "Mi devo sforzare di vederlo bene - ha detto - ogni giorno devo sforzarmi di essere ottimista perché devo cercare di costruire un mondo migliore per i miei figli e anche per i vostri".

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Gualtiero Benatelli

Immagini askanews

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