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Il gesto e la rabbia, Emilio Vedova a Palazzo Reale a Milano

sabato 21 dicembre 2019
2' di lettura

Milano, 17 dic. (askanews) - La pittura gestuale di Emilio Vedova, uno dei protagonisti del Novecento italiano, prende possesso, con tutta la propria vitalità storica, di Palazzo Reale a Milano, in particolare della Sala delle Cariatidi, allestita con intensità e visione. La ricostruzione di un mondo pittorico e un immaginario di arte-vita nel suo complesso, nel quale a farci da guida è il curatore Germano Celant. "Quello che abbiamo cercato di fare - ha spiegato il professore ad askanews - è lavorare sulla dialettica tra due momenti storici, che sono quelli più aggressivi e potenti, quelli più espressivi, degli anni Sessanta e degli anni Ottanta. E giocare con la diagonale di un'architettura potente, ma vuota, e fare sì che ci sia questo scambio dialettico all'interno della creatività dell'artista e non del curatore". Lo scambio è evidente, non solo tra i dipinti e l'architettura, ma anche tra le opere di Vedova e il nostro porsi davanti a esse, alla luce del tempo e delle lezioni che, nel frattempo, si sono andate a sedimentare. Ma c'è qualcosa, al di là del semplice gusto, che rende i lavori ancora pronti a porci domande, che restano contemporanee. E in qualche modo una spiegazione di questa sensazione ce la fornisce anche Alfredo Bianchini, presidente della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, che ha promosso la mostra insieme al Comune di Milano e a Palazzo Reale. "La filosofia della Fondazione Vedova - ci ha detto - è quella dello stesso Vedova, ossia che ogni giorno è un giorno. E per noi questo è il primo giorno, non è un punto d'arrivo, ma è un punto di partenza". Avendo di fronte Celant, poi, è abbastanza inevitabile chiedere a lui che cosa resta oggi del gesto di Vedova. "La rabbia secondo me - ci ha risposto - che è qualcosa che spinge le persone a cambiare una struttura politica o culturale, quindi la rabbia di spezzare, la rabbia del gesto. E' il taglio, l'aggressione, una cultura che esce dal Dopoguerra fondamentalmente e che continua questo tipo di tragedia, ma la trasforma in esistenziale". La mostra "Emilio Vedova" resta aperta gratuitamente a Palazzo Reale fino al 9 febbraio 2020 ed è sostenuta da Generali Italia attraverso il proprio programma Valore Cultura.

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