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Il Giro d'Italia parte da Bologna, la città "al 100% 2G"

sabato 11 maggio 2019
2' di lettura

Bologna, 11 mag. (askanews) - Con la cronometro individuale che, da via Rizzoli, ha portato i corridori fino al Santuario di San Luca, si è aperto a Bologna il 102° Giro d'Italia, la gara ciclistica più amata nel nostro Paese. Un'avventura colorita di storia, popolarità e costume, che è anche metafora di chi ogni giorno si impegna con passione, determinazione e spirito di squadra, proprio come i ciclisti della Corsa Rosa. Vincenzo Ranieri, amministratore delegato di E-Distribuzione. "Il Giro d'Italia ed E-Distribuzione hanno in comune la passione per le persone e soprattutto l'amore per questo territorio. In fondo noi siamo qui a incoraggiare i ciclisti che investono la loro energia per raggiungere un traguardo che è la stessa energia che 15 mila persone che lavorano in questa società mettono tutti i giorni a disposizione per fare in modo che nelle case dei nostri cittadini arrivi comunque senza difficoltà l'energia elettrica. Ecco perché accompagneremo il Giro durante tutto il percorso, durante la rete di strade che attraversano l'Italia così come reti elettriche di E-Distribuzione attraversano l'Italia con l'idea di far conoscere ancora di più ai nostri clienti Open Meter, il contatore di seconda generazione che ha moltissimi benefici per i clienti e che vogliamo che i clienti conoscano. Perché non c'è cosa migliore che fare un investimento a favore dei nostri cittadini e del Paese e fare in modo che venga conosciuto". Lungo il percorso degli oltre 3 mila chilometri che dovranno affrontare i ciclisti, in onore del Giro e come omaggio alla bellezza dell'Italia, E-Distribuzione ha vestito alcune cabine elettriche con le opere di artisti di strada. La prima è stata inaugurata proprio sotto le Due Torri. "Bologna ha un significato particolare perché è la prima tappa del Giro d'Italia ed è la prima città che noi definiamo 100% 2G, ovvero è la prima città in cui abbiamo completato l'installazione dei contatori di seconda generazione, appunto 2G, che sono i nostri contatori intelligenti che ci consentiranno un'interazione con i clienti molto più chiara e molto più diretta. La cosa fortunosa - ma il tempismo e la fortuna a volte accompagnano comunque chi ha coraggio - è che quando si concluderà il Giro, con l'ultima tappa del Giro, raggiungeremo 10 milioni di contatori installati. A questo punto non posso che augurare a tutti noi e a tutti quelli che seguiranno il Giro come noi di seguire la corrente, quindi seguite la corrente con noi".

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Black out a Cannes nell'ultimo giorno del Festival

Cannes, 24 mag. (askanews) - Un black out massiccio che ha colpito tutto il sud della Francia e che nell'ultimo giorno del Festival di Cannes fa saltare appuntamenti e introiti per i commercianti nella città del cinema, anche se gli organizzatori assicurano che la cerimonia di chiusura non subisce interruzioni.

Intanto però dalla mattina di sabato semafori spenti, bancomat inattivi, stop alle proiezioni. Peggio, l'interruzione di corrente che tocca tutto l'ovest del dipartimento delle Alpi Marittime è dovuta secondo i media francesi ad atti dolosi partiti da una centrale elettrica nel dipartimento del Var. In seguito diversi tralicci sono stati danneggiati in tre località. Un atto di sabotaggio dunque che ha lasciato senza elettricità ben 160mila famiglie, per non parlare degli ospedali che si affidano ai gruppi elettrogeni.

A Cannes però i negozianti sono soprattutto preoccupati per la cassa e per i pagamenti elettronici che naturalmente sono impossibili.

"Di solito è una giornata molto affollata" dice il gestore di un negozio di souvenir, "partono in tanti e qui moltissimi sono stranieri e pagano con carta". La direttrice di un negozio di gelati teme per la sua merce. "Oggi aspettavamo grande affluenza, è l'ultimo giorno del festival, ma le cose vanno male"

La prefettura del dipartimento assicura il ritorno alla normalità nelle prossime ore.

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Cannes, 24 mag. (askanews) - John O'Connor è arrivato a Cannes per presentare "Mastermind", film della regista americana Kelly Reichart in concorso per la Palma d'Oro. Ma la conferenza stampa in cui l'attore britannico era affiancato dall'americano John Magaro ha finito per concentrarsi anche sulle politiche di Donald Trump e in particolare sul tentativo della Casa Bianca di bloccare i proventi della prestigiosa università Harvard proibendo l'iscrizione di studenti stranieri.

"Penso che tutte le arti in America come la scienza e l'istruzione siano in situazione molto precaria adesso" ha detto Reichart in conferenza stampa. "Tre anni fa qui a Cannes ho detto che l'America era in un situazione molto buia. E adesso... beh speriamo che se tornerò le cose siano cambiate".

"Io insegno da trent'anni, a Bard College da quasi vent'anni e tutto questo fa veramente paura. E' incredibile come si muovono in fretta le cose. Mi ha spaventato soprattutto vedere a Tufts, l'università dove ho studiato io, l'arresto di quella studentessa spinta in una camionetta per essere espulsa dal paese. Questa per me è stato la cosa più spaventosa" ha aggiunto la regista.

E John Magaro aggiunge: "Francamente è ridicolo, abbiamo un leader che fa i capricci tutti i giorni ma sono capricci che hanno effetto su milioni e milioni di vite. E' difficile restare ottimisti, ma abbiamo ancora, almeno fino a un certo punto, un sistema giudiziario e credo che gli sarà difficile tenere in piedi questo stato di cose pazzesco".

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