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Turchia, si aggrava la crisi finanziaria e Erdogan invoca Dio

sabato 11 agosto 2018
1' di lettura

Istanbul (askanews) - Si aggrava la crisi finanziaria della Turchia e i mercati sono spaventati. Il crollo della lira turca, che ha perso un terzo del suo valore da inizio anno, sembra senza fine, mentre a causa dell'inflazione galoppante vola il rendimento dei titoli di Stato ben oltre il 20%. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, chiama il suo popolo alla mobilitazione: prima ha lanciato un appello ai suoi connazionali esortandoli a "ignorare le campagne contro la Turchia". "Avranno pure i loro dollari, noi abbiamo il nostro popolo e Dio", ha detto Erdogan da Rize, sua città natale. Poi ha invitato tutti a vendere la valuta straniera di cui dispongono in modo da rafforzare la lira turca che sta crollando. "Se avete dollari, Euro, o oro sotto il materasso, andate in banca e cambiateli con la Lira turca. E' una lotta nazionale". La popolazione è divisa. "Una situazione del genere alcuni anni fa mi avrebbe fatto preoccupare, ma ho piena fiducia in questo governo e sono sicuro che troverà una via d'uscita" dice quest'uomo. "L'economia ci riguarda tutti, siamo molto preoccupati e credo siamo sulla via sbagliata" replica una donna. "I media filo-governativi distraggono l'attenzione con film e serie, se la gente seguisse le notizie finanziarie capirebbe la gravità della situazione attuale," conclude Mustafa. La situazione turca però preoccupa anche la BCE per l'esposizione di alcune banche verso quell'economia, gli istituti di credito maggiormente esposti sono: la spagnola Bbva, l'italiana Unicredit e la francese Bnp Paribas.

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"Un po' di anni fa abbiamo chiesto al maestro Pistoletto di aiutarci a raccontare con il linguaggio dell'arte l'importanza dell'economia circolare, cioè di un passaggio da un modello lineare di consumo dei beni a un modello circolare dove ogni cosa può essere ripensata con un'ottica diversa" spiega il Dg di Erion WEEE, Giorgio Arienti, aggiungendo che "il maestro Pistoletto ha voluto proporre questa idea del tempio quindi del luogo più importante, più sacro, il centro della vita tra i cittadini, il centro del rapporto tra i cittadini e il divino. Ripensarlo in un modo circolare, utilizzando cestelli di lavatrici e parti di frigoriferi per fare quest'opera che davvero racconta il nostro lavoro, racconta quello che facciamo, racconta l'importanza di cambiare paradigma e di adottare modelli più sostenibili".

"Il senso è quello di un recupero continuo di quello che noi abbandoniamo dopo averlo usato ma è quindi l'uso anche delle cose quotidiane che rientrano nella vita che è quella di tutti i giorni di noi tutti, poi alla fine entra in un grande sistema che è quello del consumo che porta al consumismo eccetera..." precisa

Michelangelo Pistoletto, sottolineando che "quindi questo bisogno di recuperare di rigenerare quello che noi abbiamo fatto senza inquinare il mondo, questo è il grande problema che inquiniamo il mondo e quindi quasi l'idea sacra di un tempio che rimette le cose a posto che ricompone: ecco questa è l'idea di ricomporre quello che noi abbiamo in qualche maniera usato e che può inquinare il mondo. E noi adesso dobbiamo disinquinare il mondo".

L'opera, che sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni, rappresenta una potente sintesi tra arte e impegno civico. "La cultura - continua il 91enne pittore e scultore biellese - è fondamentale perché cosa vuol dire? Vuol dire imparare, si comincia da bambini a far cultura a imparare qualcosa che ancora ci porta più lontano di quel che è stato fatto fino ad allora quindi conoscere il passato rimodellare il passato verso il futuro questa è la cultura l'arte è creazione Quindi l'arte è l'origine veramente profonda di ogni sistema culturale".

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La Russa: terzo mandato? Non contrario in assoluto, serve riflessione

Roma, 21 mag. (askanews) - Sul terzo mandato "non sono contrario in assoluto e nel caso specifico penso che una riflessione sia solo positiva". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, a margine di un evento a Palazzo Giustiniani, ha risposto a una domanda di un cronista.

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The Art Symposium 2025, al centro cultura e soft power

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Tre i panel tematici, Diplomazia della Cultura: Il valore del soft-power in epoca di tensioni internazionali; Il ruolo delle istituzioni pubbliche e private nella gestione delle risorse culturali; Il valore economico della cultura: investimenti di successo. Affrontati da ospiti ed esperti di rilievo, del mondo istituzionale, imprenditoriale, accademico, culturale e dei media.

"Questa iniziativa - evidenzia la direttrice della Galleria, Cristina Mazzantini - è importante perché mette insieme persone diverse, che si occupano di cultura a 360 gradi: operatori del settore, imprese, direzioni di musei, fondazioni, e, ovviamente, istituzioni governative. E credo che sia importante riflettere tutti insieme per capire dove va e come si sta evolvendo il mondo della cultura"

Tra i relatori della giornata, Evelina Christillin, Presidente del Museo Egizio di Torino: "Ciò che ha costituito il successo del nostro museo innanzitutto è stato il grande sforzo dedicato alla ricerca, alla digitalizzazione e dunque a un rinnovamento continuo. Poi il significativo lavoro di internazionalizzazione: in questo momento abbiamo attivi oltre 90 tra memorandum of understanding e collaborazioni con altrettanti musei internazionali, Atenei, istituti di cultura. E, infine, una rilevante attività di formazione".

A suggellare la giornata, una serata di gala all'altezza dell'ambizione culturale dell'iniziativa. Oltre duecento ospiti, tra protagonisti del mondo delle istituzioni, dell'arte, della comunicazione e dell'impresa, sono stati accolti nella suggestiva quadreria della GNAMC per il gala conclusivo della seconda edizione di The Art Symposium. Un momento di incontro e celebrazione che rinnova la vocazione dell'evento: fare della cultura un ponte tra pubblico e privato, una piattaforma di dialogo strategico e una leva di sviluppo per il Paese.

"Un evento per capire l'arte. Un evento per capire la cultura. Un evento per capire dove vanno i fenomeni che alimentano la bellezza, muovono gli interessi, rappresentano il passato ma anche il futuro del nostro Paese", sottolinea Andrea Camaiora, Ceo e Founder di The Skill Group, tra i partner dell'iniziativa.

Nel corso della giornata sono intervenuti, tra gli altri: Maria Pace Odescalchi (Vicepresidente Nazionale ADSI - Associazione Dimore Storiche Italiane), Fabio Pompei (CEO Deloitte Italia), Bernabò Bocca, Alberto Gambino (Prorettore Università Europea), Marianna Madia e Simone Valiante, Lubo Vesel (Direttore Karel Komàrek Family Foundation), Pierluigi Sassi (Ad Timac Agro), Laura Mattarella, Andrea Marchiori (CEO Techbau), Gian Luca Artizzu (Ad di Sogin), Ernesto Lanzillo (Deloitte Private Leader for Italy, Greece and Malta), Arrigo Bandera (Fondatore di Studio Bandera), Davide Vincent Mambriani (Giubileo 2025 Città del Vaticano), Ernesto F rstenberg Fassio (Presidente Banca Ifis), gli avvocati Luca Bolognini ed Elisabetta Busuito, gli ambasciatori Francesco Maria Talò e Stefano Beltrame, Giulia Zamagni (Responsabile CUBO Museo d'impresa del Gruppo Unipol), Antonella Baldino (CEO Istituto Credito Sportivo e Culturale), Stefano Genovese (Responsabile Relazioni Esterne del Gruppo Unipol).

In collaborazione con The Skill

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