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Al Piccolo Eliseo in scena "Il Gatto", una coppia unita dall'odio

mercoledì 31 ottobre 2018
2' di lettura

Roma, (askanews) - Tutto inizia con l'avvelenamento del gatto di lui, a cui seguirà la barbara uccisione del pappagallo di lei. Al Piccolo Eliseo a Roma va in scena "Il Gatto" (fino all'11 novembre 2018), adattamento di Fabio Bussotti dell'omonimo romanzo di Georges Simenon. Una produzione della Compagnia Umberto Orsini, con due strepitosi attori, Alvia Reale ed Elia Schilton, nei ruoli rispettivamente di Marguerite ed Èmile, una coppia sposata in seconde nozze tenuta insieme da una forte carica di odio. "Siamo riusciti a portare in scena anche la parola di Simenon, perché c'è questa sorta di terza persona, entriamo e usciamo, perché non c'è solo la complicazione di fare un testo dove loro due non si parlano, ma abbiamo anche aggiunto una complicazione facendo sì che ogni personaggio racconti di sè anche la terza persona, quindi l'azione diretta e poi il narratore che la commenta, insomma divertente", ha aggiunto. Continui flash-back, come nel romanzo. Marguerite ed Èmile troppo diversi tra loro, lei di origine piccolo borghese, lui ruvido capomastro in pensione, comunicano solo tramite dei bigliettini di carta. "Si lanciano questi bigliettini nel silenzio ed è la trovata verametne geniale di questo breve romanzo", prosegue Alvia Reale. "La grande difficoltà è comunicare in teatro il grande silenzio che c'è tra si loro", sottolinea Schilton. Il regista Roberto Valerio: "Si ride il giusto, non eccessivamente, è una bellissima storia di odio e amore tra questi due personaggi, che in alcuni momenti diventa grottesca e quindi si sfocia nel ridere sicuramente". "Il messaggio è il fatto che ci sono, io ne ho anche conosciute, delle coppie che arrivano a un certo punto della loro vita che si odiano veramente tanto, ma nonostante questo non riescono a separarsi. Quell'odio, quel rancore accumulato diventa anche un collante per loro necessario, quest'odio diventa un amore sublimato".

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Alla domanda se non fosse possibile una sintesi con la piattaforma della manifestazione a Roma sabato 7 giugno, il leader di Azione risponde: "Tutto era possibile, certo. E la prima cosa che abbiamo proposta è una cosa molto semplice. Cioè dire che quella manifestazione in quella piazza non era aperta a chi chiedeva la distruzione dello Stato di Israele, a chi urla dalla Giordania al mare e a chi compie atti contro i cittadini israeliani, in quanto cittadini israeliani. Perché una cosa è avercela con il governo Netanyahu, e io ce l'ho molto con Netanyahu, e un'altra cosa è avercela con un popolo. La Schlein lo avrebbe fatto, ma M5S e Avs vogliono avere tutta per loro questa discussione e lo trovo un po' avvilente".

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