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"La cucina", luogo di lavoro e conflitti, metafora della società

sabato 5 maggio 2018
2' di lettura

Roma (askanews) - Ventiquattro attori, quasi tutti sotto i 30 anni, animano "La cucina", in scena al teatro Eliseo fino al 20 maggio. Nello spettacolo scritto da Arnold Wesker, diretto da Valerio Binasco, prodotto dal Teatro Stabile di Genova, quel luogo di lavoro diventa la metafora della vita sociale, con le sue tensioni e i suoi conflitti. Cuochi, camerieri, sguatteri, si misurano con fornelli, pentole, padelle e nell'attività frenetica deflagrano scontri, emergono gelosie, spuntano pregiudizi. Aldo Ottobrino interpreta un cuoco tedesco: "In questa specie di Babele assoluta di etnie, è un posto dove la tensione è sempre a mille. E' una cucina, ma è un ambiente di lavoro, potrebbe essere un carcere, dove tutte le tensioni e la convivenza arriva ad esplodere". Il personaggio interpretato da Nicola Pannelli è un senza tetto che vive nel ristorante: "E' un posto terribilmente malato, come è malato il mondo, e ovviamente il fatto che il mio personaggio si ustioni dipende dal fatto che tante cose in questa cucina vengono lasciate al caso, perché pochi sono in regola, le cose non funzionano. E' un laboratorio umano di pazzi, mezzi criminali, un'umanità veramente varia". Andrea Di Casa è il macellaio del ristorante, solitario, rabbioso e rancoroso: "E' divertente prestare attenzione, da attore, a tutte quelle che sono le tensioni che inevitabilmente si portano da casa. Ed è bello, un bel concerto, poi è gioia quella che ne esce, anche nel fare un personaggio bruttissimo e antipatico come il mio. E' divertente". Elisabetta Mazzullo è Monique, la capocameriera, Elena Gigliotti è Annie, l'addetta ai pasticcini e ai caffè: "Credo che Wesker stesso volesse mostrare come una cucina è un luogo, come il teatro, in cui crei, anche a partire anche da ingredienti non sempre di eccelsa qualità, cioè esseri umani, con i loro difetti, le loro brutture, ma anche con la splendida poesia che si porta dentro ciascuno". "Il finale, non so se posso dirlo, dello spettacolo, però in qualche modo ci incita alla riflessione su una collettività comune, in cui il silenzio ha molto più valore di tante parole dette".

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Pinacoteca di Brera, i busti del Canova per la bellezza ideale

Milano, 16 mag. (askanews) - Pinacoteca di Brera e Banca Ifis riportano a Milano la bellezza ideale di Antonio Canova. Dal 16 maggio 2025, apre al pubblico "La bellezza e l'ideale. La collezione Canova di Banca Ifis e la Pinacoteca Viaggiante", la nuova rassegna interamente dedicata ad Antonio Canova che ha come proprio fulcro i 12 busti dello scultore neoclassico che Banca Ifis ha recuperato e restaurato per portarli, insieme alla Pinacoteca di Brera, per la prima volta a Milano.

Oltre ai 12 busti provenienti dalla collezione di Banca Ifis, il percorso espositivo è arricchito anche dal ritorno a Brera dopo oltre cento anni della Vestale, busto in marmo realizzato da Antonio Canova tra il 1818 e il 1819. A questa, si aggiunge inoltre una serie di piccole riproduzioni in smalto dei dipinti della collezione di Giovanni Battista Sommariva, politico e collezionista d'arte, vicino alle istanze napoleoniche, donate da Emilia Sommariva Seillière nel 1973 alla Pinacoteca.

L'iniziativa, curata da Chiara Rostagno e Valentina Ferrari, consolida la collaborazione tra la Pinacoteca di Brera e Banca Ifis, iniziata lo scorso dicembre con la mostra dedicata a Mario Ceroli, che ha inaugurato gli spazi di Palazzo Citterio.

TMNews

Zelensky da Tirana: Putin ha "avuto paura" di venire in Turchia

Tirana, 16 mag. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto un'azione "forte" dell'Occidente con Mosca, comprese nuove sanzioni, se i colloqui di pace a Istanbul non dovessero produrre una svolta.

Zelensky, parlando davanti ai leader europei riuniti al vertice di Tirana, ha dichiarato: "Avevamo la possibilità di fare passi importanti verso la fine di questa guerra se solo Putin non avesse avuto paura di venire in Turchia". "Ero pronto per un incontro diretto con Putin, sia ad Ankara che a Istanbul - ha aggiunto il presidente ucraino - e non solo per un incontro, ma per risolvere tutte le questioni a mio avviso importanti".

Zelensky ha poi aggiunto che se "dovesse emergere che la delegazione russa inviata per i colloqui è davvero solo di facciata e non può ottenere alcun risultato, il mondo deve reagire". "Se si scopre che la delegazione russa è davvero solo teatrale e non è in grado di produrre alcun risultato oggi... è necessaria una reazione forte, comprese le sanzioni contro il settore energetico e le banche russe", ha affermato.

TMNews

Il Papa: troppi squilibri nel mondo e condizioni indegne di lavoro

Città del Vaticano, 16 mag. (askanews) - "Nel cambiamento d'epoca che stiamo vivendo, la Santa Sede non può esimersi dal far sentire la propria voce dinanzi ai numerosi squilibri e alle ingiustizie che conducono, tra l'altro, a condizioni indegne di lavoro e a società sempre più frammentate e conflittuali". Lo ha sottolineato Papa Leone XIV incontrando in Vaticano in udienza i membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

Secondo Papa Leone, che ha ricordato come la stessa scelta del suo nome è stata fatta "pensando anzitutto a Leone XIII, il Papa della prima grande enciclica sociale, la Rerum novarum", occorre , quindi, "adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali, che vedono opulenza e indigenza tracciare solchi profondi tra continenti, paesi e anche all'interno di singole società".

TMNews

Merz: incontro a Istanbul "piccolo ma primo segnale positivo"

Tirana, 16 mag. (askanews) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz definisce i colloqui diretti tra Russia e Ucraina in Turchia un segnale positivo "molto limitato" nel conflitto. "I nostri sforzi hanno prodotto un successo diplomatico molto, molto limitato", ha dichiarato Merz a un incontro di leader europei a Tirana.

"E i nostri sforzi hanno prodotto un successo diplomatico molto, molto limitato. Il fatto che si incontrino oggi, per la prima volta in tre anni e mezzo, è un piccolo ma primo segnale positivo. Dobbiamo impegnarci di più in questo senso, negli sforzi diplomatici, ma dobbiamo essere molto chiari anche sul nostro sostegno militare a questo Paese. Non ci devono essere dubbi sulla nostra volontà di continuare a fornire il nostro sostegno".

TMNews