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Cerimonia per riunire strade e ferrovie tra Nord e Sud Corea

sabato 29 dicembre 2018
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Seoul (askanews) - Una delegazione sudcoreana ha attraversato il confine con la Corea del Nord per partecipare a una cerimonia storica per la riconnessione e la ricostruzione delle strade e delle ferrovie dei due stati della penisola. Un treno speciale di nove carrozze con a bordo circa 100 sudcoreani, tra cui funzionari e cinque persone nate nel Nord, ha lasciato la stazione ferroviaria di Seoul diretto al confine nella città di Kaesong. Il treno dipinto di rosso, bianco e blu, porta uno slogan sul fianco: "Apriamo un'era di pace e prosperità insieme, riconnettiamo strade e ferrovie tra Nord e Sud". Ma c'è anche un'ulteriore novità che segna un cambio di passo del governo di Pyongyang. La Corea del Nord, solitamente poco propensa a comunicare i suoi fallimenti, ha riconosciuto che la sua agricoltura ha registrato quest'anno delle difficoltà. L'annuncio arriva due settimane dopo che l'Onu ha dato notizia di un abbassamento della produzione alimentare nel paese.

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Il Papa: troppi squilibri nel mondo e condizioni indegne di lavoro

Città del Vaticano, 16 mag. (askanews) - "Nel cambiamento d'epoca che stiamo vivendo, la Santa Sede non può esimersi dal far sentire la propria voce dinanzi ai numerosi squilibri e alle ingiustizie che conducono, tra l'altro, a condizioni indegne di lavoro e a società sempre più frammentate e conflittuali". Lo ha sottolineato Papa Leone XIV incontrando in Vaticano in udienza i membri del corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.

Secondo Papa Leone, che ha ricordato come la stessa scelta del suo nome è stata fatta "pensando anzitutto a Leone XIII, il Papa della prima grande enciclica sociale, la Rerum novarum", occorre , quindi, "adoperarsi per porre rimedio alle disparità globali, che vedono opulenza e indigenza tracciare solchi profondi tra continenti, paesi e anche all'interno di singole società".

TMNews

Merz: incontro a Istanbul "piccolo ma primo segnale positivo"

Tirana, 16 mag. (askanews) - Il cancelliere tedesco Friedrich Merz definisce i colloqui diretti tra Russia e Ucraina in Turchia un segnale positivo "molto limitato" nel conflitto. "I nostri sforzi hanno prodotto un successo diplomatico molto, molto limitato", ha dichiarato Merz a un incontro di leader europei a Tirana.

"E i nostri sforzi hanno prodotto un successo diplomatico molto, molto limitato. Il fatto che si incontrino oggi, per la prima volta in tre anni e mezzo, è un piccolo ma primo segnale positivo. Dobbiamo impegnarci di più in questo senso, negli sforzi diplomatici, ma dobbiamo essere molto chiari anche sul nostro sostegno militare a questo Paese. Non ci devono essere dubbi sulla nostra volontà di continuare a fornire il nostro sostegno".

TMNews

Agromonte: le conserve di pomodoro made in Sicilia puntano sull'estero

Milano, 16 mag. (askanews) - L'ambizione di portare all'estero la tradizione artigianale delle conserve di pomodoro siciliane senza rinunciare alla propria identità di azienda familiare. Agromonte, azienda ragusana che ha fatto della trasformazione del pomodoro, a filiera corta, il cuore della propria attività, festeggia i primi 25 anni guardando a innovazione di prodotto e crescita sui mercati internazionali senza dimenticare le proprie radici. Ne abbiamo parlato in occasione della partecipazione a TuttoFood con Marco Arestia, rappresentante della seconda generazione della famiglia che oggi guida l'azienda

"Agromonte nasce da un'idea di mio padre appunto di 25 anni fa, un'idea un po' ambiziosa perché ovviamente allora non esisteva nulla di già consolidato - ha spiegato Marco Arestia, direttore di stabilimento di Agromonte - è stata un'idea che viene dall'amore per questa materia prima importante che è il pomodoro ciliegino. Poi negli anni c'è stato mio fratello che pensato bene di fare questa salsa nella bottiglietta della birra che poi ci ha dato questo segno distintivo e ci ha fatto crescere e raggiungere ormai mercati di tutto il mondo".

Oggi Agromonte ha tagliato il traguardo dei 30 milioni di fatturato, di cui un 80% nella gdo e il restante 20 nel fuori casa, affermandosi come leader in Italia nel segmento delle salse pronte di ciliegino. Ma dietro questi traguardi oltre alla famiglia Arestia, che è l'anima dell'azienda, c'è una filiera del pomodoro che nel tempo è diventata sempre più integrata: "Dopo 25 anni siamo cresciuti in maniera esponenziale però siamo rimasti sempre quelli che eravamo prima dal punto di vista del prodotto, un prodotto che produciamo ancora in maniera artigianale - ha proseguito

Marco Arestia - L'unica cosa importante che è cambiata in questi anni è che ormai produciamo il 100% della materia prima che utilizziamo per fare i nostri prodotti".

Negli anni la trasformazione del pomodoro si è allargata ad altre cultivar affiancando al ciliegino anche piccadilly e datterini, tutti coltivati nei terreni di proprietà, che ora puntano a conquistare anche i mercati esteri:

"Agromonte oggi in Italia vinto il premio come azienda più performante nel mondo dei rossi - ha affermato - Vogliamo che questo accada anche all'estero quindi stiamo puntando tanto sul mercato estero, lo facciamo già però ovviamente sappiamo che le potenzialità di crescita sono infinite e quindi è questo quello a cui stiamo puntando, perché la distribuzione in Italia ormai è andata quasi a saturarsi e dobbiamo andare a cercare mercati nuovi che apprezzano il nostro prodotto".

Per affrontare queste ambiziose sfide, Agromonte ha ampliato la propria capacità produttiva costruendo un nuovo stabilimento che consentirà processi produttivi sempre più efficienti. "Questo venticinquesimo anno coincide anche con una data importante che è quella della realizzazione delle nuove strutture: abbiamo 15.000 metri di nuovi capannoni, nuovi macchinari per aumentare questa nostra produzione - ha concluso

Marco Arestia - dall'altro lato abbiamo anche accresciuto i terreni, acquistandone di nuovi per produrre la materia prima".

TMNews

A Cannes l'omaggio a Fatima Hassouna, fotoreporter uccisa a Gaza

Roma, 16 mag. (askanews) - L'aveva citata anche la Presidente di giuria Juliette Binoche durante la cerimonia di apertura di Cannes: Fatima Hassouna, fotoreporter palestinese di 25 anni doveva essere presente al festival ma è stata uccisa a Gaza il 16 aprile scorso da un attacco israeliano. Nel terzo giorno del festival Fatima è stata ricordata dalla regista Sepideh Farsi, che ha presentato il suo "Put Your Soul on Your Hand and Walk", documentario sulla fotografa che testimoniava la vita nella Striscia.

La regista iraniana, emozionata e commossa, ha detto: "Lei mi ha dato molto, ci ha dato molto, diceva: vorrei una morte rumorosa, eclatante, non voglio essere un numero nell'ultima parte di un giornale. Diceva: resterò a Gaza, la mia Gaza ha bisogno di me".

La regista, prima della proiezione del suo documentario, ha poi aggiunto: "Lei non è qui, ma è qui lo stesso, non l'hanno sconfitta.. Fatima sei con noi oggi. La vedrete, è brillante e le sue foto sono ancora lì".

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