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Human Technopole, Simoni: ogni euro pubblico ne genererà un altro

sabato 28 luglio 2018
3' di lettura

Roma, (askanews) - Un progetto ambizioso quello dello Human Technopole, il nuovo grande centro di ricerca italiano sulle Scienze della vita che si sta realizzando nell'area di Milano che ha ospitato l'Expo nel 2015 e che vuole diventare un hub di eccellenza, capace di raddoppiare a regime, con il coinvolgimento di tutte le comunità di riferimento, l'investimento pubblico iniziale. Del progetto, delle sue tappe e delle sue ambizioni parla Marco Simoni, presidente della Fondazione Human Technopole partita circa 2 mesi fa. "La Fondazione è partita meno di 2 mesi fa, abbiamo raccolto il testimone dal lavoro preliminare fatto dall'Istituto Italiano di Tecnologia e stiamo costruendo a Milano, nel cuore dell'area che ha ospitato Expo nel 2015, il nuovo grande centro di ricerca italiano nelle Scienze della vita. Nello scorso anno e mezzo hanno iniziato a ristrutturare Palazzo Italia, il palazzo iconico di Expo 2015, che è la nostra sede principale. Stiamo rifunzionalizzando altri palazzi vicini e poi dovremo costruire un nuovo palazzo che sarà la parte più grande del nuovo centro di ricerca", racconta Simoni. Al momento allo Human Technopole "ci sono 15-20 persone tra gli amministrativi e i primi ricercatori, ma l'obiettivo - sottolinea - è che tra 5-6 anni saranno 1.500-2.000". "Scienze della vita è un ambito ampio. Le due discipline che sono trasversali, genomica e Big Data, saranno impegnate per approfondimenti su oncologia, neuroscienze, metabolismo e nutrizione. Il tema dell'Expo era la nutrizione e noi idealmente proseguiamo su questa linea, facendo di quell'area un cuore pulsante di futuro e di ricerca". Il centro ha già un direttore, Iain Mattaj. "Il primo consiglio della Fondazione, a giugno, ha nominato il direttore, scelto con un concorso durato più di un anno. Iain Mattaj, che negli ultimi dieci anni ha diretto il laboratorio europeo di biologia molecolare di Heidelberg, - sottolinea Simoni - è entusiasta di venire in Italia e dirigere questa nuova sfida". "Si comincia con il direttore, che deve essere di indiscutibile qualità, per poi costruire tutto il testo. Adesso sono aperti dei bandi sul nostro sito e poi a settembre si inizierà con le 'call' per gli scienziati più importanti che via via costruiranno questo centro". Alle risorse pubbliche di partenza, si aggiungeranno investimenti privati. "Un centro di questo genere costerà a regime circa 100 milioni di euro. La sfida - dice il presidente della Fondazione - è fare in modo che per ogni euro pubblico investito si riesca a farne almeno un altro, in modo che il bilancio finale di questo centro possa essere almeno il doppio della dotazione iniziale dello Stato. Questo progetto - spiega Simoni - va visto come un investimento per tanti punti di vista: per la ricerca, per la nostra economia, per il sistema sanitario nazionale. Il focus di questo centro è quello dei nuovi modelli medici, medicina predittiva e medicina personalizzata. E investimento anche per far aumentare la spesa in ricerca del nostro Paese". "Per fare un centro come Human Technopole non basta solo la visione e il finanziamento, è necessaria la partecipazione, l'inclusione di tutte le comunità di riferimento: quella locale, quella degli scienziati italiani e internazionali, il mondo delle imprese, quello delle fondazioni. Tutti mondi che la nostra governance sarà in grado di includere, sia perché saranno rappresentati direttamente nel nostro consiglio, sia perché la nostra Fondazione consentirà ai privati di diventare soci partecipanti, ossia soci che contribuiscono in maniera stabile sia finanziariamente sia con il loro contributo di idee, di partecipazione al progetto. Un progetto - conclude Marco Simoni - che appare più come un hub, un centro in cui le persone arrivano, si incontrano e si scambiano idee che come una torre d'avorio chiusa".

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Putin: con Trump abbiamo detto che lavoreremo su memorandum con Kiev

Mosca, 19 mag. (askanews) - Il presidente russo Vladimir Putin, dopo una telefonata durata due ore con l'omologo statunitense Donald Trump, ha detto che Mosca è pronta a lavorare a un memorandum su un possibile accordo di pace, che preveda anche un temporaneo cessate il fuoco, ma le cause profonde della crisi ucraina secondo Putin "devono essere eliminate".

Putin - che ha definito la telefonata con Trump "piena di contenuti, franca e molto utile" - ha dichiarato che gli sforzi per porre fine alla guerra in Ucraina sono "sulla strada giusta", dopo la ripresa dei negoziati con Kiev, e che Mosca è pronta a collaborare con l'Ucraina a un memorandum sul futuro accordo di pace.

Il presidente russo ha ringraziato Trump per aver sostenuto la ripresa dei colloqui diretti tra Mosca e Kiev. "Abbiamo concordato con il presidente degli Stati uniti che la Russia proporrà e sarà pronta a lavorare con la parte ucraina a un memorandum su un possibile futuro accordo di pace, definendo una serie di punti, come, per esempio, i principi di risoluzione e i tempi di un eventuale accordo di pace", ha detto Putin ai giornalisti nei pressi della località balneare di Soci, sul Mar Nero.

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Brescia, 19 mag. (askanews) - A Brescia, città delle Mille Miglia, prende forma un progetto di rinascita culturale e industriale che ha radici nella storia dell'automobile, ma guarda anche avanti per appassionare giovani e cittadini. Nel Museo dell'auto ospitato nel Monastero di Sant'Eufemia risalente ai primi anni mille, tradizione e innovazione dialogano, come racconta il Presidente del Museo, Davide Peli: "Tutto parte dall'archivio storico della gara più bella del mondo, digitalizzato e reso disponibile per la comunità. Nel 2024, un gruppo di imprenditori ha compiuto un'importante opera di ristrutturazione di questo monastero per il bene della comunità bresciana".

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Restando sempre vicini ai temi legati alla mobilità sostenibile e all'innovazione. Un luogo vivo capace di attrarre anche un pubblico giovane grazie ad un linguaggio contemporaneo: "Il possesso per i giovani non è più una priorità - afferma il Presidente del Museo Davide Peli - Il concetto di mobilità si sta innovando, noi vogliamo porci come luogo di incontro e confronto sulle richieste dei giovani sulla nuova mobilità, senza perdere il fascino della macchina storica; la nostra associazione, infatti, non vuole disperdere questo patrimonio".

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