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Nelson Mandela, una vita di lotta nel nome della libertà

sabato 21 luglio 2018
2' di lettura

Milano (TMNews) - L'uomo destinato a cambiare la storia è nato sulle rive di un fiume, in un villaggio nel Sudafrica Orientale, il 18 luglio del 1918. Qui Nelson Mandela capisce il prezzo della libertà, in questo caso la sua: a poco più di 20 anni fugge dal villaggio ribellandosi al capo tribù che lo aveva destinato ad un matrimonio combinato. Così comincia ad urlare il suo no alle ingiustizie, un no che lo porterà a laurearsi in legge e poi presto in politica, colonna portante dell'Anc, l'African National Congress, il partito che con la sua guida sconfiggerà l'apartheid. Un obiettivo raggiunto solo dopo una strada lunga e dolorosa nel Sudafrica dilaniato dalla segregazione razziale che privava di diritti fondamentali la popolazione di colore. Mandela combatte con scioperi e manifestazioni, viene arrestato più volte fino al 1964 quando con l'accusa di sabotaggio e alto tradimento viene condannato all'ergastolo nella prigione di Robben Island. Entra in carcere a 46 anni per uscirne solo a 71, dopo quasi 27 anni passati in cella, condannato ai lavori forzati. Sono anni che non debilitano il suo spirito, anzi lo rafforzano mentre a livello internazionale cresce l'attenzione per la sua lotta e lo sdegno per la sua detenzione. Il tentativo di farlo tacere, lo fa diventare un potente simbolo. L'11 febbraio del 1990 il detenuto numero 46664 viene liberato, diventa presidente dell'Anc e comincia la battaglia del perdono, alla ricerca di unità nazionale. Nel 1993 riceve il premio Nobel per la Pace, nel '94 viene eletto Presidente del Sudafrica dopo le prime storiche elezioni in cui votarono anche i neri. Si realizza così il sogno dell'uomo che dopo 3 mogli, 5 figli, 30 nipoti e innumerevoli battaglie ha cambiato la storia del suo Paese e del mondo intero. (Immagini Afp)

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Il motore dei significati e la storia nell'arte di Terry Atkinson

Venezia, 19 dic. (askanews) - Una piccola mostra, ma densa di significato e di storia del nostro tempo. La Galleria internazionale di arte moderna di Ca' Pesaro a Venezia dedica un'esposizione a Terry Atkinson, artista britannico che è stato tra i fondatori del gruppo Art & Language che ha messo in discussione il tema della rappresentazione. Ma il racconto espositivo, sotto il bel titolo di "L'artista è un motore di significati", va oltre questa fase della carriera di Atkinson e racconta anche altro, di un impegno politico, ma anche di un'estetica che torna a una pittura di grande impatto e intensità, capace sia di figurazione sia di astrazione.

La mostra, che è curata da Elisabetta Barisoni e Elena Forin, esplora il tema della guerra - dal Vietnam all'Irlanda - e quello del ruolo dell'arte come strumento di conoscenza e presa di posizione. E in questa prospettiva ogni segno diventa occasione di indagine sui meccanismi del sapere e della comunicazione. E poi ci sono le parole, anche isolate, che assumono un aspetto diverso, nel momento in cui le cogliamo fuori dai contesti a cui siamo abituati o ci hanno insegnato a riconoscere.

Il tema della storia è un altro degli aspetti cruciali del lavoro di Atkinson che l'artista esplora nella sua complessità e nei suoi incubi, come i bombardieri nucleari che compaiono, lontanissimi, ma in avvicinamento, nei cieli colorati della serie "Enola Gay". Un'immagine, e un pensiero, che, purtroppo, sono ancora parte del nostro presente.

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Giraffe, lemuri e Alpaca: il concerto di Natale privato al bioparco

Torino, 19 dic. (askanews) - Concerto di Natale privato, voce e chitarra, per gli animali del parco Natura Viva di Bussolengo e al bioparco Zoom Torino. Due musicisti, Michele Negrini (in arte Michele Mud) e Ivan Ottolini (in arte Ivan Wildboy) alle chitarre, hanno girato i due parchi fermandosi a suoanre le melodie natalizia fin dentro gli habitat.

Otto le specie coinvolte, non solo con l'obiettivo di proporre un'attività insolita: l'iniziativa è stata anche seguita dai ricercatori di Fondazione Zoom, in collaborazione con le Università di Parma e Padova, per valutare le risposte comportamentali degli animali ai brani, fra cui Jingle Bells, Feliz Navidad, White Christmas e Silent Night.

Tutti hanno avuto reazioni diverse: dalla prudente curiosità delle giraffe, capaci di mantenere l'attenzione per diversi minuti, al totale relax delle testuggini giganti, che si sono lasciate andare anche ad alcuni momenti di riposo; lo stesso è accaduto al drago di Komodo, mentre la diffidenza iniziale degli scimpanzè ha poi lasciato il posto alla curiosità di alcuni esemplari, che hanno comunque sempre osservato il musicista dall'alto. I lemuri, invece, hanno lasciato che il concerto natalizio li accompagnasse durante i loro bagni di sole, posizionandosi il più vicino possibile alla melodia. I più attenti, tre piccoli di renna che non hanno ancora compiuto l'anno: accompagnati dai 4 adulti, hanno mostrato la curiosità esplorativa tipica della loro età. Alpaca e lama si sono mostrati molto interessati agli strumenti musicali che hanno scrutato da vicino.

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Domenicali (Ducati): dazi e guerra ci sarà selezione per imprese

Bologna, 19 dic. (askanews) - "Sicuramente farà una selezione tra imprese questa situazione, quindi le imprese un po' più deboli non ce la faranno". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, a "Campioni in Festa. Home Edition", l'evento per celebrare la stagione sportiva 2025 della casa motociclistica di Borgo Panigale, parlando degli effetti di guerra e dazi americani sulle imprese italiane. Questa situazione "ha bisogno di scelte che in questo momento ancora non vengono fatte" in Italia.

"Premesso che l'imprenditore e anche il manager dev'essere sempre ottimista e quindi li gestiremo, ma sicuramente sono entrambi due carichi pesanti - ha spiegato Domenicali -. Il contesto generale che abbiamo visto crearsi in questo 2025, per un'impresa che produce in Europa, si è molto negativizzato. La situazione dei dazi genera un assorbimento di risorse che devono essere gestite attraverso una maggiore attenzione agli investimenti".

"Nel tempo parzialmente questo verrà riflesso sicuramente nei prezzi, ma questo non succede rapidamente: quindi le imprese che avevano un margine di profitto più alto tollereranno questa cosa, le imprese che erano già più vicine a un margine di profitto più basso faranno più fatica - ha aggiunto l'a.d. -. Viviamo in una situazione in cui il costo dell'energia che ancora le imprese subiscono a operare in Italia è totalmente sproporzionato e fra i più alti al mondo".

"Questo ha bisogno di scelte che in questo momento ancora non vengono fatte - ha concluso Domenicali -. In altri paesi queste scelte sono state fatte e il costo energia è più basso e quindi tutto il sistema produttivo è ovviamente più competitivo nel mondo".

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Domenicali (Ducati): appello istituzioni, serve supporto concreto

Bologna, 19 dic. (askanews) - "Se dovessi fare un appello alle istituzioni, bisognerebbe che fossero un po' più presenti". Come invece "avviene in altre aree geopoliche" dove "gli Stati sono lo sponsor principale delle imprese". Lo ha detto l'amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali, a "Campioni in Festa. Home Edition", l'evento per celebrare la stagione sportiva 2025 della casa motociclistica di Borgo Panigale.

"Alcune istituzioni sono presenti: abbiamo una vicinanza molto importante con la Regione che, per esempio, ha contribuito a creare il Muner, Motor Valley University of Emilia Romagna, un esempio di questa collaborazione in cui le università si sono unite attraverso la regione e abbiamo questi corsi di laurea magistrali per le aziende della Motor Valley - ha proseguito Domenicali -. Questo è un esempio estremamente positivo, in altri casi abbiamo tanti convegni, tante conversazioni. Ma di scelte che facciano sentire alle imprese che oggettivamente c'è un supporto forte da parte delle istituzioni, pragmaticamente, nei fatti, c'è abbastanza poco".

"Ci sono altre aree geopolitiche in cui gli Stati sono lo sponsor principale delle imprese, proprio perché imprese di successo, i campioni nazionali sono poi imprese che diventano taxpayer importanti - ha aggiunto l'a.d. -. Se un'impresa è di successo è redditizia, genera lavoro, il lavoro è un lavoro che ogni dipendente ha un suo carico fiscale per cui contribuisce a pagarci scuole, ospedali, strade. Se l'impresa è profittevole, è un soggetto fiscale residente in Italia, è taxpayer italiano e quindi contribuisce di nuovo a tutto questo benessere della società".

"In qualche modo sarebbe importante che su questo, come viene fatto in altre aree geografiche, ci fosse più supporto" ha concluso Domenicali.

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