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Inaugurata Casa Italia a PyeongChang: vetrina per il nostro Paese

domenica 11 febbraio 2018
2' di lettura

PyeongChang (askanews) - Uno spazio accogliente, immaginato per fare da vetrina alle tante eccellenze del nostro Paese e, si spera, anche da teatro per molti festeggiamenti olimpici. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha ufficialmente inaugurato oggi Casa Italia a PyeongChang 2018, che per tutta la durata dei Giochi olimpici invernali farà da quartier generale per la missione azzurra in Corea del Sud. Casa Italia, pensata anche come luogo per eventi straordinari, ha un personale di sessanta persone, una trentina delle quali impegnate tra cucina e sala. A guidare i lavori ai fornelli è stato chiamato Graziano Prest, chef stellato di Cortina, che ha immaginato un menu ad hoc, unendo prodotti tipicamente italiani ad altri ampezzani, proprio nell'ottica di promuovere i Mondiali di sci di Cortina del 2021. E dunque ecco serviti canederli oppure piatti a base di cervo, accanto a forme di Parmigiano Reggiano o primi tipicamente nostrani. "Io penso che tutto questo - ha detto Malagò ad askanews - non è scritto nella carta del Coni, però è qualcosa di cui siamo molto orgogliosi: oggi, nonostante ci fossero molte altre inaugurazioni, tra cui Casa America e Casa Svizzera, avevamo tutta la famiglia del Comitato olimpico internazionale qui presente". L'allestimento ha richiesto 14 giorni di lavoro, attraverso una selezione di aziende coreane è stato scelto il partner ufficiale in loco. A fine Olimpiadi tutto sarà smontato. Casa Italia resta aperta tutti i giorni fino al 25 febbraio dalle 10 a mezzanotte, "ma anche più tardi se servisse". Per quanto riguarda il conto economico, spiegano dal Coni, tutto è pagato dagli sponsor: e i fondi così raccolti vanno ad alimentare i progetti in un ciclo virtuoso che riscuote l'apprezzamento del Cio. E tra gli ospiti della serata inaugurale di Casa Italia nella gelida Corea c'era anche il principe Alberto di Monaco.

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Non solo; la novità riguarda l'accesso ai musei civici e ai monumenti di competenza di Roma Capitale che sarà gratis per tutti i residenti della Città Metropolitana mentre pagheranno un ingresso turisti e non residenti alla Fontana di Trevi e ad altri 5 siti e musei finora gratuiti. Ma la Fontana è quella che fa più discutere: si pagherà l'accesso all'invaso, regolamentando l'afflusso turistico così come durante i recenti lavori di manutenzione. Una novità che non piace a tutti.

"Non dovrebbe essere così, i turisti che vengono da fuori già spendono, già lasciano qualcosa al Comune di Roma, non lo trovo giusto, mi sembra un eccesso". "Da un lato potrebbe essere giusto perché c'è bisogno di pagare la pulizia della fontana, ci sono delle spese, dall'altro penso che la cultura debba essere accessibile a tutti". "Sono a favore - dice invece una turista spagnola - non penso che sia una cattiva idea perché capisco che con questi soldi potranno mantenere la città, che è piena di turisti, e credo che la questione del super-turismo sia molto importante".

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