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"The Journey" il film sulla guerra in Iraq in corsa per gli Oscar

venerdì 7 dicembre 2018
2' di lettura

Los Angeles (askanews) - Ufficialmente la guerra in Iraq è terminata nel 2011. Ma per il popolo iracheno resta ancora una ferita aperta. Parla di questo "The Journey", l'ultimo film del regista Mohamed al-Daradji, che rappresenta il suo Paese alla corsa agli Oscar. "Io dico sempre che la guerra continua anche quando è terminata. La guerra resta dentro di noi, nella società e dentro di me. Sono della generazione che ha vissuto la guerra tra Iran e Iraq, quella del 1991, del 2003 e anche le violenze dell'Isis. Tutto questo ci ha influenzato", ha spiegato il regista da Los Angeles, dove sta promuovendo il film. "The journey" è tutto ambientato all'interno della stazione di Baghdad nel 2006, il giorno in cui è stato impiccato Saddam Hussein. E vede protagonista una donna kamikaze, pronta a farsi esplodere. "I kamikaze non hanno ragione. Ma qui si è trattato di osservarli, ascoltare, sentire. E la questione che il film solleva è la possibilità di una loro redenzione", ha sottolineato al-Daradji. Nella pellicola infatti la donna aspirante kamikaze si confronta con un uomo sulle ragioni di un simile gesto. "Secondo me, il popolo iracheno non ha ancora pianto. Non è ancora riuscito ad accettare quello che è successo, nessuno si è seduto a un tavolo per parlare. Ho pensato che un film del genere potesse aiutare in qualche modo a una riflessione", ha detto. "The Journey" è il terzo film di Mohamed Al-Daradji a rappresentare l'Iraq agli Oscar, dopo "Ahlaam" nel 2007 e "Son of Babylon" nel 2010. Ed è il primo film iracheno ad avere una uscita commerciale nei cinema in patria da 27 anni. "I miei film precedenti sono stati presentati nei festival, ma mai in un cinema perché dal 2003 al 2015 non c'erano più cinema in Iraq"

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Il vertice ha confermato l'accordo delle parti su tre testi: una Dichiarazione congiunta Ue-Regno Unito, un Partenariato in materia di sicurezza e difesa e infine una Intesa comune tra la Commissione europea e il Regno Unito sulle relazioni future.

Il Partenariato per la Sicurezza e la Difesa è un quadro politico di cooperazione che "in un contesto geopolitico instabile, aiuterà l'Ue e il Regno Unito a rafforzare gli sforzi congiunti per garantire il miglior risultato per l'Ucraina, proteggere la sicurezza europea più in generale, e garantire il nostro futuro collettivo", come ha reso noto la Commissione in una nota diffusa a Bruxelles. Il nuovo partenariato faciliterà "un dialogo regolare ad alto livello", istituendo dialoghi semestrali di politica estera e di sicurezza tra l'Alto Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas e i segretari degli Esteri e della Difesa del Regno Unito, nonché consultazioni strategiche in settori di interesse comune come Russia e Ucraina, Balcani occidentali, Indo-Pacifico e minacce ibride. Verrà creato inoltre un nuovo dialogo annuale dedicato alla sicurezza e alla difesa e a tematiche correlate, dalla mediazione di pace alla risposta alle crisi.

Il partenariato amplia considerevolmente la portata dei settori di cooperazione in materia di sicurezza e difesa tra l'Unione europea e il Regno Unito, coprendo, tra gli altri gli ambiti del consolidamento della pace (peace building), della gestione Gestione civile e militare delle crisi, della sicurezza marittima, della sicurezza spaziale, e poi le problematiche informatiche e le tecnologie dirompenti emergenti, il contrasto alle minacce ibride e la resilienza delle infrastrutture critiche, la lotta alla manipolazione delle informazioni, l' l'antiterrorismo e la prevenzione e il contrasto dell'estremismo violento, gli aspetti esterni della sicurezza economica e dell'immigrazione irregolare, le questioni di sicurezza legate al cambiamento climatico.

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Scandalo acqua in bottiglia in Francia sui trattamenti della Nestlé

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"Sappiamo che dal 2022 loro - afferma riferendosi all'Eliseo - sono a conoscenza della vicenda. Sono a conoscenza del fatto che negli stabilimenti del gruppo Nestlé vengono effettuati trattamenti illegali. È chiarissimo. Sappiamo anche che, in ultima analisi, fu all'Eliseo che gli incontri tra i vari leader e le autorità furono più intensi. Con questo intendo dire che, a quanto sappiamo, nessun ministro ha incontrato direttamente i dirigenti del gruppo Nestlé. D'altro canto, sappiamo che Alexis Kohler (si è dimesso nel marzo 2025, ndr), allora segretario generale dell'Eliseo, ha incontrato e parlato telefonicamente a più riprese con rappresentanti del gruppo Nestlé. A dirlo è stato addirittura il lobbista. Sì, il lobbista della Nestlé. Non stiamo inventando nulla".

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"Lo Stato accetta la microfiltrazione a 0,2 micron dicendo cosa? Dicendo che tolleriamo al di sotto della soglia che era la soglia finora stabilita dall'ANSES", l'agenzia Nazionale per la Salute e sicurezza alimentare, ambientale e sul lavoro francese.

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Un rapporto richiesto dal governo all'Ispettorato generale degli affari sociali francese, rivelato anch'esso dalla stampa, ha concluso nel 2022 che il 30% delle marche di acqua in bottiglia "subisce trattamenti non conformi".

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