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Cambogia, ergastolo a due ex dirigenti Khmer rossi per genocidio

sabato 17 novembre 2018
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Milano (askanews) - I due più alti dirigenti dei Khmer rossi ancora in vita sono stati condannati in Cambogia all'ergastolo per "genocidio". Quello del tribunale sostenuto dalle Nazioni Unite è un verdetto storico contro un regime che ha portato alla morte di circa due milioni di persone, tra il 1975 e 1979. La sentenza per la prima volta, ha stabilito che il sistema di potere messo in piedi da Pol Pot ha commesso un genocidio. L'ideologo del regime Nuon Chea (Fratello numero 2), 92 anni, e il capo dello stato di "Kampuchea democratica" Khieu Samphan, 87 anni, erano già stati condannati all'ergastolo nel 2014 per "crimini contro l'umanità". Ma questa volta, più che la dimensione della pena, è la motivazione della sentenza che assume una portata importante. Il verdetto, in particolare, riguardava lo sterminio di minoranze etniche: i Cham, prevalentemente musulmani, e i vietnamiti. Si tratta solo di una parte dei due milioni di persone rimaste uccise durante il brutale regime che durò dal 1975 al 1979. Giuridicamente la definizione di genocidio non viene applicata alla strage di cambogiani. A giudicare gli ultimi esponenti del brutale regime ultra-maoista sono stati i giudici delle Camere straordinarie nelle Corti di Cambogia (ECCC), un tribunale specifico costituito con il sostegno dell'Onu per punire i responsabili della strage.

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Una stella sulla Walk of fame di Hollywood per i Green Day

Milano, 2 mag. (askanews) - La band punk rock californiana Green Day, nota per successi come "American Idiot" e "Basket Case", ha inaugirato la sua stella sull'Hollywood Boulevard a Los Angeles. "Penso che lo apprezzeremo sempre di più man mano che andiamo avanti, ma è per tutti noi", ha detto il bassista Mike Dirnt a una folla di fan e all'attore canadese Ryan Reynolds.

TMNews

Conclave, prove di fumata sulla Sistina. Montato il comignolo

Città del Vaticano, 2 mag. (askanews) - Una squadra di Vigili del fuoco dello Stato della Città del Vaticano sul tetto della Cappella Sistina intenta nei lavori di montaggio del comignolo che servirà per le fumate durante il Conclave che si aprirà il 7 maggio per l'elezione del nuovo pontefice. In programma le prime prove per le fumate che, come noto saranno di colore nero o bianco in corrispondenza della non elezione o dell'elezione del Pontefice.

TMNews

Presidente Messico: bene allentamento dazi su case automobilistiche

Roma, 30 apr. (askanews) - La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, ha accolto con favore l'allentamento dei dazi sulle case automobilistiche da parte del collega statunitense Donald Trump, affermando che si tratta di un passo avanti negli sforzi per evitare una guerra commerciale. "Questa è una buona notizia", ha affermato Sheinbaum, il cui Paese è considerato uno dei più esposti ai dazi sulle importazioni di Trump, nella sua conferenza stampa mattutina.

"Nuovamente c'è un riconoscimento del valore dell'accordo commerciale Messico-Stati Uniti-Canada - ha detto la presidente - ciò che è stato pubblicato a marzo per le aziende automobilistiche aveva già dato al Messico un vantaggio competitivo; da ciò che è stato pubblicato ieri (29 aprile, ndr), ne deriva un ulteriore vantaggio competitivo, quindi è comunque un vantaggio per il nostro Paese. Ovviamente, stiamo ancora cercando maggiori vantaggi e maggiore chiarezza per poter conoscere i vantaggi pubblicati ieri".

"Ieri è uscito il dato sulla crescita del Pil del Paese nel primo trimestre. Ricorderete che stavo per dire, o meglio, le agenzie lo dicevano, tutti lo dicevano, che ci sarebbe stata una caduta o che saremmo entrati in recessione". Invece, ha sottolineato Scheinbaum, "c'è crescita".

"Ovviamente vogliamo di più, però di fronte alla situazione dei dazi, alla situazione di incertezza in cui in tutti questi mesi si è mossa l'economia mondiale a causa del nuovo quadro deciso dal presidente Trump, o imposto dal presidente Trump, questa è una buona notizia".

TMNews

Il museo come opera d'arte, il Correr di Carlo Scarpa

Venezia, 30 apr. (askanews) - Il Museo Correr di Venezia vive della visione allestitiva di Carlo Scarpa, della sua capacità di creare spazi contemporanei all'interno dei quali ospitare capolavori antichi, come il "Cristo morto sostenuto dagli angeli" di Antonello da Messina oppure le due "Dame veneziane" di Carpaccio. Ora, per mettere ancora più in luce il valore degli interventi dell'architetto e la sua eredità verso il futuro del museo, è stata allestita nella Sala delle quattro porte la mostra "Il Correr di Carlo Scarpa".

"Abbiamo cercato - ha detto ad askanews Mariacristina Gribaudi, presidente della Fondazione Musei Civici Venezia - di avere di nuovo Carlo Scarpa tra di noi, che era un uomo visionario, era un uomo ancora totalmente presente. Tutto il museo Correr, il primo e il secondo piano parlano di Carlo Scarpa. Quindi da parte nostra c'è stato proprio questo desiderio di poterlo riportare nel museo e spiegare tutte le attività che ha fatto e il suo modo di pensare, soprattutto alle nuove generazioni".

La mostra propone una restituzione dell'architettura e degli arredi scarpiani del Correr, attraverso fotografie d'epoca dell'Archivio Fotografico MUVE ed esemplari originali degli oggetti di design creati da Scarpa per il museo: vetrine e teche, il famoso cavalletto, supporti, snodi e incastri. Che osservati oggi fanno capire quanto l'allestimento sia esso stesso opera d'arte. "Non è mai un elemento esterno - ha aggiunto la presidente Gribaudi - ma fa parte del museo stesso, fa parte dell'opera, si fonde nell'opera con questa capacità di adattamento che noi troviamo meravigliosa e che proprio emerge in ogni angolo e in ogni sala del Museo Correr".

L'obiettivo del progetto è il recupero filologico mediante restauro o manutenzione di quanto conservato: al primo piano, alcune sale modificate nel tempo, con il ripristino di vari elementi museografici originali; al secondo piano, l'intero apparato allestitivo ancora pressoché integro e, viene da dire, ormai parte essenziale della stessa identità del Correr.

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