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Lavoro, Angeletti (Karakter): coaching migliora vita e carriera

sabato 3 marzo 2018
4' di lettura

Roma, (askanews) - Una metodologia di lavoro che supporta la persona a cambiare atteggiamento mentale e migliorare la propria vita personale e professionale. Questo è il coaching, un percorso di lavoro sempre più utilizzato in Italia da aziende, manager e professionisti. Una realtà spiegata ad Askanews da Marco Angeletti fondatore di Karakter Coaching School. "Il coaching è una metodologia di lavoro che aiuta e supporta la persona a cambiare atteggiamento mentale nei confronti della propria vita sia personale che professionale. Questo lo fa sia che si tratti di obiettivi da raggiungere, sia che si tratti di situazioni di cambiamento da affrontare, decisioni importanti da prendere, competenze o capacità da sviluppare e potenziare e magari anche momenti di difficoltà da superare. Lo fa fondamentalmente con tre momenti. Il primo momento è quello della consapevolezza che vuol dire aiutare la persona a prendere coscienza di chi è in questo momento della propria vita, quali sono i valori importanti, quali sono le capacità, le competenze, le risorse che ha e quelle che gli possono essere utili per raggiungere i risultati che si vuole raggiungere, e consapevolezza di quali sono le convinzioni che ci portiamo dietro nella nostra vita, alcune utili, potenzianti, funzionali, altre molto spesso invece ci limitano. Il secondo momento fondamentale - ha spiegato Angeletti - è fare chiarezza su dove si vuole andare, su qual è l'obiettivo che si vuole raggiungere perchè molto spesso le persone focalizzano soltanto il risultato non considerando gli ostacoli che possono esserci nel cammino, tutto quello che può esserci intorno in termini sul cosa avverrà nella tua vita nel momento in cui avrai ottenuto quel risultato. Noi vediamo il risultati e non vediamo quelle che sono le possibili conseguenze nella nostra vita relazionale, nelle nostre abitudini, rispetto alla nostra famiglia, quindi, aiuta a chiarire questo. Come terzo fondamentale step aiuta a mettere in campo le azioni necessarie per andare da dove siamo oggi a dove vogliamo andare in termini di risultato e obiettivo, quindi a fare un piano d azione concreto e ad essere responsabili di questo piano e delle azioni conseguenti". Diversi i settori e le persone che si avvicinano al coaching. "Come molto spesso capita - ha detto Angeletti -, essendo un attività, una metodologia di lavoro derivata dagli Stati Uniti negli anni settanta, parlando del coaching così come lo intendiamo moderno, come derivazione oggi c è molta più consapevolezza, coscienza e quindi anche utilizzo del coaching e dei coach, in tutte quelle strutture che sono strutture multinazionali, sia aziende che associazioni di un certo tipo, piuttosto che studi professionali con un respiro anche internazionale. Molto di più, in questi ultimi anni, e noi siamo 10 anni che facciamo questa attività, ho visto un evoluzione, per cui anche il professionista e l imprenditore di piccola e media impresa, capisce che soprattutto lì dove deve affrontare un mercato in una continua evoluzione e non è più quello di una volta, deve fornirsi di strumenti utili, innovativi, e un atteggiamento mentale diverso. Quindi vediamo un attenzione particolare da questo tipo di profili professionali, professionisti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, imprenditori, manager, sia top manager, ma anche il middle management può utilizzare questo tipo di strumento per fare un certo percorso di carriera". La Karakter Coaching School, oltre a definire percorsi istituisce anche dei corsi di formazione di coach professionisti. "I settori della nostra attività - ha sottolienato ancora Angeletti - da una parte vedono i percorsi di coaching individuali, quindi, persone che vogliono fare un percorso affiancato da un coach, per raggiungere obiettivi, risultati, per lavorare su argomenti che siano di vita personale, di carriera, di business, di sport e tutte le declinazioni e sfumature di queste macro aree. Una parte è quella della scuola, quindi la Coaching School che ha un programma che dura quasi un anno ed è a formula week end, quindi, ci si vede più o meno una volta al mese o venerdì-sabato o sabato-domenica, e questo programma è riconosciuto sia dall Associazione Italiana Coach Professionisti, che approvato dall International Coach Federation e rilascia un diploma di coach professionista. La realtà è che il partecipante tipo della nostra Coaching School al 10-15% è qualcuno che vuole fare il coach di mestiere. Nella grande maggioranza dei casi sono professionisti, manager o imprenditori, in qualche caso sportivi o funzionari di azienda soprattutto HR nella parte risorse umane, che vengono per acquisire strumenti, modelli, un atteggiamento mentale, un allenamento per fare meglio quello che fanno già, cioè, per fare la differenza nella loro attività. Su una classe di 20 persone, visto che noi li seguiamo uno per uno, e non andiamo oltre le 25 persone nella Coaching School, ce ne sono due, tre, quattro, non arriva ad essere il 20% che viene già con l idea di voler fare il coach. La cosa affascinante - ha concluso - è che poi anche delle categorie professionali suddette stradafacendo c è qualcuno che ci prende fuso e in corso d opera valuta anche la possibilità non tanto di cambiare lavoro o vita, ma di abbinare a quello che già fa l attività di coachin come professionista. Questo lo abbiamo visto succedere più volte".

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Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

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Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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