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Dylan Farrow: "Credetemi, mio padre Woody Allen mi molestò"

sabato 20 gennaio 2018
1' di lettura

New York, (askanews) - La figlia di Woody Allen, Dylan Farrow, è tornata ad accusare il padre di molestie. Nonostante in passato un gruppo di esperti concluse che non c'era alcuna prova credibile di molestie in quanto Dylan, che al tempo aveva 7 anni, non era in grado di distinguere tra fantasia e realtà, nel corso di un'intervista televisiva concessa a Cbs This Morning Farrow ha ribadito: "Mi sono fatta avanti con prove e sono credibile, sto dicendo la verità e credo che sia importante che la gente capisca che una vittima, un accusatore conta, e che loro sono abbastanza per cambiare le cose". La risposta del regista newyorkese non si è fatta attendere: "Non ho mai molestato mia figlia così come hanno concluso due inchieste un quarto di secolo fa". Woody Allen ha ricordato che gli inquirenti appurarono che "la bambina era vulnerabile e istruita a raccontare questa storia da una madre arrabbiata durante una separazione contenziosa". Dylan Farrow, 32 anni, fu adottata da Mia Farrow quando aveva due settimane e nel 1991 da Woody Allen quando l'attrice e il regista si misero insieme. Le accuse contro Allen sono emerse nel corso della guerra degli avvocati seguita alla separazione tra Woody e Mia e dopo che l'attrice aveva scoperto le polaroid senza veli scattate dal regista a un'altra figlia adottiva, Soon Yi Previn, di 35 anni più giovane, che poi è diventata sua moglie.

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Perù, rabbia della gente per il giornalista ucciso dalla criminalità

Milano, 8 mag. (askanews) - "Ne abbiamo abbastanza", ha detto un abitante di Iquitos, in Perù, durante una veglia per Raul Celis Lopez, un giornalista peruviano, che ha criticato la violenza criminale nella sua città, ucciso da uomini armati mentre arrivava al posto di lavoro. "La morte del giornalista Raul Celis è un nuovo esempio della situazione che sta attraversando la regione. È una situazione segnata da grande violenza", ha detto un sacerdote.

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Festa e follie a Parigi per la vittoria in Champions del Psg

Milano, 8 mag. (askanews) - Una notte di festa e di follie a Parigi per la vittoria del psg in Champions contro l'Arsenal che è valsa al club francese la finale contro l'Inter. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere le fiamme che hanno preso fuoco durante i festeggiamenti dei tifosi vicino agli Champs-Élysées a Parigi. Almeno tre veicoli hanno preso fuoco a Parigi e dieci persone sono state arrestate, mentre la prefettura di polizia ha schierato oltre 2.000 agenti per garantire la sicurezza.

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In anteprima "Il fiume dei profumi" brano interpretato da Mia Martini

Milano, 8 mag. (askanews) - In anteprima il video "Il fiume dei profumi" brano interpretato da Mia Martini che fa parte di "TARAB", album con canzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti con la produzione artistica di Maurizio Piccoli, disponibile dallo stesso giorno in digitale, in cd e in doppio Vinile Crystal (Nar International/Warner Music Italy).

Se nella versione pubblicata nel 1992 del disco "Lacrime" avevamo potuto ascoltare il brano scritto, suonato, arrangiato e prodotto da Biagio Antonacci, in questa nuova versione l'ascoltatore potrà entrare nello studio di Antonacci e ascoltare il provino originale registrato in quel lontano 1991 dove è proprio Antonacci ad accompagnare Mimì al pianoforte.

Il titolo dell'album "Tarab" deriva dall'arabo tarabi (???) che significa "agitarsi", "danzare" o "divertirsi con la musica". È una parola che incarna lo stato d'estasi che si vive quando si ascolta una musica che ci piace molto, che ci emoziona e ci permette un distacco dal luogo in cui siamo, per trasportarci altrove. È una delle dieci parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico termine in un'altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole.

Per il lancio dell'album è stato realizzato anche il videoclip de "Il fiume dei profumi" (ideazione e editing di Giuseppe Coviello che ha curato anche l'artwork e le grafiche della copertina): una serie di immagini suggestive che accompagna lo spettatore verso una sorpresa finale visibile dal 9 maggio su Youtube nella versione integrale.

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Biennale, Carlo Ratti: discipline diverse per un mondo che cambia

Venezia, 8 mag. (askanews) - "Direi che in fondo la disciplina di cui parla questa Biennale è l'ambiente costruito, però per farlo deve avere l'architettura al centro, l'architettura, l'urbanistica, il design, ma insieme tantissimi altri elementi e perciò in questa Biennale abbiamo premi Nobel, abbiamo persone che si occupano di filosofia, di chimica, di cucina, di agricoltura, di foreste, insomma insieme di nuovo per capire come adattarci a un mondo che cambia". Lo ha detto ad askanews il curatore della 19esima Biennale di Architettura di Venezia, Carlo Ratti, parlando dell'intersezione tra diverse discipline che caratterizza il suo progetto.

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