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Fotografia e arte, a Torino la mitologia di massa di CAMERA POP

domenica 23 settembre 2018
2' di lettura

Torino (askanews) - La Pop Art si è abbattuta sull'Europa alla Biennale di Venezia del 1964 e oggi, nonostante molte cose siano cambiate, anche nel Sistema dell'arte, quella lezione ha ancora cose da dire. Lo dimostra l'esposizione "CAMERA POP", che inaugura al Centro italiano per la fotografia CAMERA a Torino e che, con la naturalezza di chi maneggia l'argomento, pone l'accento sul ruolo delle immagini fotografiche nella costruzione dell'immaginario Pop. "La gran parte delle opere più famose che noi conosciamo degli artisti Pop - ha spiegato ad askanews Walter Guadagnini, direttore di CAMERA e curatore della mostra - nasce da fotografie, la Pop Art nasce con un collage fotografico di Hamilton, che è in mostra, continua con immagini come quella di Marilyn, che nasce da una fotografia, tutto il lavoro di Warhol nasce dalla fotografia, e le varie declinazioni, americana, inglese, italiana, continuano a valutare questo rapporto come un momento centrale dell'individuazione e della trasformazione dell'immagine. Penso per esempio a tutti i lavori di Schifano che proprio nascono molto spesso da fotografie e diventano pura pittura". L'esposizione torinese si muove proprio intorno a tre numi tutelari citati da Guadagnini: il britannico Richard Hamilton, che più passano gli anni più prende rilevanza nell'analisi storica; l'americano - ma forse bisognerebbe dire l'universale, Andy Warhol e l'italiano, ma reticente per molti versi, Mario Schifano. Ma attorno ai loro lavori ruotano molte altre storie, e possiamo citare il magnetico "Divertiamoci" di Mimmo Rotella, o la "Mezza bocca" di Claudio Cintoli che è l'immagine simbolo della mostra, e naturalmente, le storiche fotografie newyorchesi di Ugo Mulas. E il presidente di CAMERA, Emanuele Chieli, ha espresso tutta la propria soddisfazione per il risultato raggiunto. "Una mostra che conferma la capacità progettuale di Camera - ci ha detto - una mostra che conferma il ruolo di Camera via via crescente nel contesto culturale locale e nazionale; una mostra che conferma, ed è una conferma che discende da una precisa volontà, di dialogo con le istituzioni culturali nazionali e internazionali, come è dimostrato da numerose opere che sono in prestito in questa mostra". L'esposizione è poi anche l'occasione per provare ad aggiornare la definizione di cosa è stato il movimento Pop. "E' stato - ha concluso Walter Guadagnini - uno dei grandi modi che ha avuto l'arte per cercare ancora di capire e rimandare al proprio pubblico una visione del mondo e soprattutto una visione del mondo, in particolare quello contemporaneo". La mostra "CAMERA POP", che vanta anche il sostegno di Intesa Sanpaolo, partner fondatore di CAMERA, resta aperta al pubblico della fotografia e dell'arte fino al 13 gennaio 2019.

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Kerem Shalom (Israele), 21 mag. (askanews) - Le forze di sicurezza israeliane hanno fermato e arrestato un gruppo di manifestanti di estrema destra israeliani che cercavano di impedire l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza al valico di frontiera di Kerem Shalom, nel Sud del Paese. "Sono qui per protestare contro questa situazione immorale e ingiusta, che consiste nel nutrire i nostri nemici mentre tengono i nostri ostaggi", ha dichiarato uno dei manifestanti, Michael Raskas.

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Almeno 80 civili uccisi in raid su Gaza, missile su Deir el-Balah

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Trump accoglie presidente Sudafrica, tra accuse di "genocidio bianco"

Roma, 21 mag. (askanews) - Il presidente Donald Trump ha accolto alla Casa Bianca il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa. Dopo una stretta di mano, i due leader si sono diretti nello Studio ovale per un incontro bilaterale, che sarà seguito da un pranzo riservato. La visita di Ramaphosa punta a ricucire i rapporti con Trump ed Elon Musk che in Sudafrica è nato e che dovrebbe essere presente all'incontro, in mezzo alle accuse di "genocidio" che secondo la narrazione sostenuta da Trump e Musk sarebbe stato pianificato dal governo sudafricano nei confronti dei contadini bianchi sudafricani.

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Tim Enterprise, competenze e tecnologia per sviluppo digitale Pa

Roma, 21 mag. (askanews) - Il percorso di trasformazione digitale della pubblica amministrazione è certamente in atto. Molto è stato fatto ma tanto resta da fare. Le sfide imposte dall'utilizzo efficace dell'intelligenza artificiale, dal cloud, dalla cybersecurity richiedono competenze e soluzioni avanzate che rispondano alle esigenze di offerta di nuovi servizi. Questi i temi affrontati durante il Forum Pa a Roma, da anni ormai tradizionale appuntamento per il dialogo pubblico privato con la partecipazione di esponenti del mondo delle istituzioni. Una collaborazione quella tra pubblico e privato sottolineata da Quang Ngo Dinh, Ceo di Olivetti che insieme a Tim Enterprise è impegnata in prima linea sui servizi digitali avanzati per la Pubblica amministrazione.

Quang Ngo Dinh, Ceo di Olivetti: "Ogni attore deve fare la propria parte. Ogni attore deve fare un pezzo. Per la prima parte, delle istituzioni, è necessario focalizzare investimenti, fondi nella direzione del digitale. Il digitale ormai è come l'acqua, è dappertutto e serve a qualsiasi cosa e quindi è fondamentale che gli investimenti siano indirizzati per aiutare le pubbliche amministrazioni ad accedere a fondi per investire sul digitale. D'altra parte le pubbliche amministrazioni devono avere il coraggio di investire sul digitale, devono investirci in competenze, quindi non solo soldi perché che i soldi senza la competenza che li utilizza rischiano di essere investimenti che poi non sono produttivi. Quindi c'è tanto investimento da fare e poi siamo noi addetti ai lavori che abbiamo il compito di rendere semplice questa transizione, mettere insieme tutti i puntini e aiutare appunto le pubbliche amministrazioni a governare questa complessità e a ridurre i rischi che inevitabilmente col digitale sono presenti".

Quello che fa Tim Enterprise con la sua piattaforma Ict e con le soluzioni offerte è di favorire lo sviluppo digitale della Pa e delle imprese mettendo loro a disposizione tecnologie protette e sovrane.

Quang Ngo Dinh, Ceo di Olivetti: "Il nostro ruolo è di aiutare la Pubblica amministrazione senza lasciare loro l'onere di governare la complessità. Tim Enterprise è una piattaforma unica in Italia, perché abbiamo tutta la componente di connettività che serve a far muovere i dati del fondamentale, tutta l'infrastruttura cloud non solo ce l'abbiamo ma abbiamo una posizione unica per offrire un cloud sovrano, ovvero un cloud che offre servizi in Italia, dove il dato è protetto ed siamo sicuri che sia sul territorio italiano che per la pubblica amministrazione, in alcuni casi, è necessario, in più lo strato di cybersecurity, perché i dati vanno protetti, e infine anche la componente di Iot un po' più applicativa, come per esempio l'esempio che vedete alla mia spalle, di smart control room di Tim Urban Genius che mette insieme tutte le informazioni con l'intelligenza artificiale per erogare servizi. Quindi quello che noi facciamo è offrire tutti questi strati per permettere alla pubblica amministrazione di concentrarsi sull'utilizzo della piattaforma e non sul governare la complessità della tecnologia e anche per difenderla dai rischi che ovviamente il digitale espone".

Per questo Tim Enterprise sta potenziando la propria rete di data center sempre più necessari per la mole di calcolo da gestire per la Pa e le imprese come ha spiegato Carla Nisio, Head of Cloud4Tim&It, Tim Enterprise: "Tim ha 16 data Center distribuiti su tutto il territorio nazionale collegati da reti ad altissima capacità in questi data Center e alcuni di questi ospita gli hyperscaler Google e Oracle. Questi data Center stanno evolvendo e si stanno ulteriormente sviluppando ed in particolare è in costruzione un nuovo data center nell'area di Roma. Anche l'infrastruttura IT di questi data center sta evolvendo per supportare le nuove applicazioni di intelligenza artificiale, offrendo una capacità computazionale ad elevate performance". "Riguardo ai temi della sostenibilità, Tim Enterprise ha sempre posto particolare attenzione e infatti i data Center hanno le più elevate certificazioni green, primo fra tutti il data center di Milano sud, Milano Rozzano, che ha la certificazione Lead Platinum che sta per Leader in energy and enviromental design".

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