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La Legione straniera e il cinema, l'omaggio a Jean Paul Belmondo

venerdì 30 giugno 2017
2' di lettura

Aubagne (askanews) - Il Kepì bianco sulla testa e il sorriso, irresistibile ancora oggi, a 84 anni: Jean Paul Belmondo ha ricevuto l'omaggio della Legione Straniera, il corpo militare francese d'elite di cui "Bébel" è stato uno dei volti più noti al cinema con il film "L'oro dei legionari" del 1984. Il copricapo militare tipico è stato consegnato all'attore francese al Museo della Legione Straniera a Aubagne, vicino a Marsiglia, dove è in corso una esposizione sulla Legione Straniera al cinema, con locandine, manifesti, foto di scena dei film che hanno visto protagonista questo corpo militare da sempre avvolto nel mito. Una occasione per vedere Belmondo in pubblico, in una delle sue rare apparizioni, da quando nel 2001 fu colpito da un'ischemia. Un'emozione per i legionari, tutti cresciuti con i film di questa icona del cinema francese. "E' un emozione davvero forte. Mi tremano le mani, mi fa pensare a mia madre, la rivedo attraverso gli occhi di Belmondo", ha spiegato il caporale Franco, questo il suo nome da legionario. Belmondo non è l'unica star del cinema ad aver indossato il kepì bianco della legione. In oltre un secolo di cinema sul grande schermo tanti grandi attori si sono cimentati nelle guerriglie nel deserto, da Gary Cooper, protagonista del film "Marocco" al fianco di Marlene Dietrich e di "Beau geste", a Gérard Depardieu visto in "Forte Saganne", fino alla versione ultramuscolare di Jean Claude Vandamme, in "The Legionary - Fuga all'inferno". Senza contare che tutti i più grandi comici si sono "arruolati" nella Legione, da Stanlio e Olio a Gianni e Pinotto, fino a Totò e Marty Feldman. Un fascino, quello della legione straniera, che non ha risparmiato nessuno. Il legionario Gérard, responsabile del museo di Aubagne, ci spiega perché: "Da noi si chiama il mito di Monsieur le légionnaire. Nella legione ci sono soldati di 150 nazionalità diverse, non si sa bene chi siano, da cosa siano fuggiti, perché siano arrivati e cosa si siano lasciati alle spalle. E' chiaro che tutto questo mistero può aver ispirato registi e produttori cinematografici"

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La messa d'insediamento di Papa Leone XIV per immagini

Roma, 18 mag. (askanews) - Circa 200mila persone, secondo le autorità, hanno assistito al Regina Coeli, al termine della messa di inizio pontificato di Papa Leone XIV, tra piazza San Pietro e le aree circostanti.

Nelle immagini i momenti principali della cerimonia, dal primo bagno di folla per il Pontefice, con il primo giro in papamobile e il saluto e la benedizione ai fedeli, ai simboli ricevuti del Pallio e dell'Anello del Pescatore, con la commozione sul volto del Papa.

E ancora l'arrivo sul sagrato di San Pietro, il calore della folle, il coplpo d'occhio sulla piazza gremita con oltre 150 delegazioni da tutto il mondo e la benedizione finale.

"Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell'amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un'unica famiglia" ha detto Leone XIV nella sua omelia di inizio pontificato. Il Papa ha inoltre pregatoper popolo di Gaza "ridotto alla fame" e la "martoriata Ucraina", invocando una pace giusta e definitiva. Presenti alla messa, tra i tanti, il vicepresidente Usa JD Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

TMNews

Ucraina: attacco russo nella notte con 273 droni

Kiev, 18 mag. (askanews) - Nelle immagini forniti dai servizi d'emergenza ucraini si vedono i vigili del fuoco al lavoro dopo gli attacchi russi della scorsa notte. La Russia ha lanciato un attacco con 273 droni contro diverse regioni ucraine; lo ha riferito l'aeronautica militare ucraina, precisando che la difesa aerea ha abbattuto 88 droni, mentre altri 128 sono scomparsi dai radar.

Nella regione di Kiev, un attacco con drone ha causato almeno un morto e tre feriti, secondo quanto riferito dal governatore Mykola Kalashnyk.

TMNews

Romania al voto, sfida tra il populista Simion e l'europeista Dan

Roma, 18 mag. (askanews) - Gli elettori romeni si recano alle urne per decidere il futuro politico del Paese in quella che viene già definita la più divisiva e polarizzata elezione presidenziale della storia democratica romena. A contendersi la presidenza al secondo turno sono George Simion, leader del partito nazional-populista Alleanza per l'Unione dei Romeni (AUR), e Nicusor Dan, sindaco indipendente di Bucarest ed ex matematico diventato noto per la sua battaglia contro la corruzione.

Il voto arriva in un momento delicato per la Romania, membro della Nato e dell'Unione Europea, e confinante con l'Ucraina in guerra. La posta in gioco va ben oltre i confini nazionali: la scelta tra un candidato euroscettico e filo-Trump e uno europeista e moderato potrebbe ridefinire l'orientamento geopolitico del Paese.

Secondo i sondaggi, i due candidati sono quasi alla pari. Dopo che Simion ha ottenuto il 40% dei voti al primo turno del 4 maggio contro il 20% di Dan, il divario si è progressivamente assottigliato.

TMNews

Le delegazioni salutano il Papa, da Vance e Rubio a Felipe VI

Roma, 18 mag. (askanews) - Ricevendo le delegazioni estere nella basilica di San Pietro, Papa Leone XIV ha salutato il vicepresidente americano JD Vance, accompagnato dalla moglie Usha. Tra i due c'è stato un breve scambio di battute.

Leone XIV ha poi ricevuto, tra gli altri, il saluto del segretario di Stato Marco Rubio, del primo ministro francese Francois Bayrou, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del primo ministro canadese Mark Carney e del Re di Spagna Felipe VI e di sua moglie.

TMNews