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Palermo, villa liberty in abbandono. Occupata dai senza tetto

sabato 19 agosto 2017
2' di lettura

Palermo (askanews) - Un gioiello della Belle Époque palermitana dimenticato e che oggi è occupato abusivamente da quattro famiglie senza casa. E' il villino che l'architetto Ernesto Basile, tra i più illustri esponenti dello stile Liberty, realizzò in corso Alberto Amedeo a Palermo nel 1911, e destinato al primo sanatorio antitubercolare d'Italia. Danilo Maniscalco, architetto attivista del Movimento 5 Stelle: "Siamo a cento passi dall'itinerario arabo-normanni, nel cuore della capitale italiana della cultura - ha spiegato - Avviene questo scempio nei confronti dell'articolo 9 della Costituzione che sancisce la tutela e la valorizzazione del paesaggio e dei beni monumentali e artistici". L'edificio ha ospitato il Centro Amazzone, destinato alle donne affette da cancro al seno, fino a quando non è stato dichiarato inagibile, e dunque abbandonato. Da quel momento è stato occupato abusivamente da sedici persone, tra cui una decina di bambini, rimaste senza un tetto. Quattro famiglie che, una volta al suo interno, hanno realizzato anche delle opere in muratura per consentire la divisione degli ambienti in tre miniappartamenti con ingressi separati. "Nel momento in cui decade la funzione di un edificio si può immaginare che divenga altro - prosegue Maniscalco - Per cui, a fronte di una carenza cronica di servizi in pieno centro storico, si poteva pensare di fare diventare uno spazio per bambini e anziani". L'Azienda Arnas Civico, proprietaria del bene, ha sporto denuncia a seguito dell'occupazione che ha impedito di fatto i lavori di messa in sicurezza del villino. E' stato anche avviato l'iter che consentirà, sebbene i tempi siano quantomai incerti, lo sgombero di un edificio che appartiene alla collettività. "Il tema dell'emergenza abitativa è un nodo cruciale che spetta risolvere alla politica, a intellettuali, tecnici - ha sottolineato Maniscalco - Alla Sovrintendenza, alle istituzioni preposti alla tutela, spetta la cura di questi monumenti. Per cui dobbiamo immaginare che i problemi dell'emergenza abitativa non vengano sistemati a scapito dell'architettura di qualità, di pregio, come quella di Ernesto Basile che è l'architetto che ha progettato l'aula di Montecitorio a Roma".

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Dazi, Trump furioso per il termine "Taco": è solo negoziazione

Washington, 29 mag. (askanews) - Donald Trump si è irritato, rispondendo a una domanda su cosa pensasse del termine "Taco"(Trump Always Chickens Out, Trump si tira sempre indietro per paura) coniato da alcuni giornalisti per desrivere la sua strategia sui dazi e le oscillazioni dei mercati americani che ogni volta risalgono dopo i suoi dietrofront.

"Mi tiro indietro? Non l'ho mai sentito dire - ha dichiarato Trump - intende dire che ho ridotto i dazi alla Cina dal 145% che avevo stabilito a 100, e poi a un altro numero?".

"Ho imposto all'Unione Europea dei dazi del 50% e loro mi hanno chiamato dicendo: 'Per favore, incontriamoci subito'. Per favore, incontriamoci subito. E io ho detto: 'Ok, vi darò tempo fino...', e ho chiesto loro: 'Qual è la data?'. Perché non erano disposti a un incontro. E dopo aver fatto quello che ho fatto, hanno detto: 'Ci vediamo quando volete'. E la data finale è il 9 luglio. Questo lo chiama tirarsi indietro?" ha prosegito.

Poi alla giornalista che ha posto l'interrogativo, ha detto: "È una domanda sgradevole, si chiama negoziazione".

Intanto, un tribunale statunitense ha bloccato ieri i cosiddetti dazi "reciproci" imposti dall'inizio di aprile su tutti i prodotti che entrano negli Stati Uniti. Sebbene i tre giudici della Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti (ITC) non abbiano contestato nella loro decisione il diritto degli Stati Uniti di aumentare i dazi doganali sulle importazioni, hanno stabilito che tali dazi rientrano nelle prerogative del Congresso e che Donald Trump ha quindi ecceduto i suoi poteri.

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Arriva il cartoon "Maracuda-Diventare grandi è una giungla"

Roma, 29 mag. (askanews) - Arriverà dal 5 giugno nelle sale il film d'animazione "Maracuda - Diventare grandi è una giungla", dopo la presentazione in anteprima sabato 31 maggio a Cartoons on the Bay, il festival (promosso da Rai e organizzato da Rai Com) dedicato al mondo dell'animazione televisiva, cinematografica e cross-mediale.

Il film, diretto dal regista e animatore russo, Viktor Glukhushin, di cui vediamo una clip in anteprima, sarà distribuito in esclusiva in Italia da Adler Entertainment.

Ambientato nel colorato mondo di una foresta incantata dell'età della pietra, dove le tribù di cacciatori-raccoglitori convivono con animali preistorici e uccelli magici extraterrestri, il film vede il protagonista Maracuda, goffo figlio del risoluto capo tribù, affrontare un'avventura che gli farà scoprire la sua vera forza interiore e l'importanza di credere in sé stesso.

Maracuda si avventura nella foresta per mettersi alla prova e incontra Tink, un magico uccello e insieme vivono incredibili avventure. Nel corso delle loro imprese, Tink trasforma involontariamente il padre di Maracuda in un bruco, spingendo il ragazzo a insegnargli come controllare i suoi poteri. Nel corso delle sfide, imparerà ad assumersi le proprie responsabilità, mentre il padre dovrà mostrare maggiore comprensione e compassione.

Il film vuole offrire una riflessione sul percorso da seguire per trovare il proprio posto nel mondo, scoprire i propri talenti e imparare ad accettarsi così come si è, costruendo la fiducia in sé stessi. Senza dimenticare di far luce sul ruolo fondamentale che un genitore ricopre nel processo di crescita di bambini e ragazzi che si affacciano alla scoperta del mondo.

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Musk esce dall'amministrazione Trump, l'annuncio su X

Roma, 29 mag. (askanews) - Elon Musk ha confermato la sua intenzione di lasciare il governo di Donald Trump, che lo aveva messo a capo di un'agenzia incaricata di tagliare la spesa pubblica, scatenando ampie critiche tra la classe politica americana.

"Mentre il mio mandato previsto come funzionario speciale del governo volge al termine, vorrei ringraziare il presidente Donald Trump per avermi dato l'opportunità di tagliare le spese superflue", ha scritto l'imprenditore sul suo social network X.

Una decisione ufficializzata dopo alcune indiscrezioni; il capo di Tesla e SpaceX, che negli ultimi mesi era una presenza costante accanto a Trump, aveva poco prima espresso "delusione" per le iniziative più importanti dell'agenda del presidente, il progetto fiscale e la legge di bilancio che, secondo lui, avrebbe "compromesso" il suo lavoro di consulente per l'efficienza e aumentato il deficit del Paese.

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Meloni a Samarcanda, l'incontro con il presidente uzbeko Mirziyoyev

Samarcanda, 29 mag. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Samarcanda dove ha incontrato il presidente della Repubblica dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev.

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