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Alternative al fumo, è indispensabile una corretta informazione

sabato 4 novembre 2017
2' di lettura

Roma, (askanews) - Sono molti i fumatori, nel mondo, che vorrebbero ridurre il rischio causato dalle sigarette. Di alternative credibili si è parlato in un convegno organizzato dalla Fda, a Washington, e da più parti è stata sottolineata la necessità di una corretta informazione nei confronti della popolazione dei fumatori. Spesso, però, quello che manca è proprio un quadro corretto delle alternative, come l'Iqos della Philip Morris o il cosiddetto 'vaping'. Sono prodotti con un impatto molto minore sulla salute, come concordemente riconosciuto dalla comunità scientifica, ma che i consumatori ancora non conoscono bene. Il tema è stato al centro dell'intervento di Lynn Kozlowski, già professore di psicologia alla Wesleyan University e associato all' Addiction Research Foundation di Toronto, dove è stato il responsabile del programma sul consumo di tabacco. Autore di numerosi studi e pubblicazioni sul tabacco è ora alla Dean School di Salute Pubblica. "Molte ricerche, negli Stati Uniti, dimostrano che su dieci individui adulti nove di questi non sono a conoscenza del fatto che prodotti alternativi al fumo, prodotti che vengono inalati, sono molto meno nocivi delle sigarette. Infatti molti pensano che siano nocivi come le sigarette se non di più. E questo è assolutamente sbagliato". "Uno dei messaggi più diffusi mandati dalle agenzie governative è che non esistono prodotti sicuri. Invece abbiamo delle ricerche, in possesso anche dei governi, che dimostrano che tali messaggi sono in un certo modo disinformanti" continua Kozlowski. "C'è dunque un grande divario da colmare tra una informazione che dice che niente è sicuro e una che dice che esistono prodotti prodotti molto meno nocivi. La cosa importante è essere a conoscenza dei livelli di rischio che questi prodotti alternativi comportano. Per esempio una delle peggiori conseguenze del fumare sigarette è il tumore ai polmoni, o causare danni irreversibili ai polmoni; i prodotti alternativi non provocano nessuno di questi danni quindi anche solo l'inalazione è molto meno dannosa".

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Dopo San Vittore, Porte della Speranza proseguirà coinvolgendo numerosi autori, chiamati a dialogare con altrettanti istituti penitenziari.

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Fa discutere il ticket di due euro per Fontana di Trevi: "Eccessivo"

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Non solo; la novità riguarda l'accesso ai musei civici e ai monumenti di competenza di Roma Capitale che sarà gratis per tutti i residenti della Città Metropolitana mentre pagheranno un ingresso turisti e non residenti alla Fontana di Trevi e ad altri 5 siti e musei finora gratuiti. Ma la Fontana è quella che fa più discutere: si pagherà l'accesso all'invaso, regolamentando l'afflusso turistico così come durante i recenti lavori di manutenzione. Una novità che non piace a tutti.

"Non dovrebbe essere così, i turisti che vengono da fuori già spendono, già lasciano qualcosa al Comune di Roma, non lo trovo giusto, mi sembra un eccesso". "Da un lato potrebbe essere giusto perché c'è bisogno di pagare la pulizia della fontana, ci sono delle spese, dall'altro penso che la cultura debba essere accessibile a tutti". "Sono a favore - dice invece una turista spagnola - non penso che sia una cattiva idea perché capisco che con questi soldi potranno mantenere la città, che è piena di turisti, e credo che la questione del super-turismo sia molto importante".

Fontana di Trevi registra una media di 30.000 accessi al giorno, con punte di 70.000, per un totale di oltre 9 milioni di visitatori l'anno.

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