CATEGORIE

Catalogna, Madrid ritira mandato arresto europeo per Puigdemont

sabato 9 dicembre 2017
2' di lettura

Roma, (askanews) - Nuovo colpo di scena nella complessa battaglia politico-giudiziaria fra lo Stato spagnolo e il fronte indipendentista in Catalogna: il procuratore generale di Madrid Pablo Llarena ha deciso di ritirare il mandato d'arresto europeo nei confronti dell'ex presidente catalano Carles Puigdemont e di quattro dei suoi ex-ministri: Antonio Comìn, Lluìs Puig, Meritxell Serret e Clara Ponsatì, che si trovano in Belgio, e ha comunicato la sua decisione alle autorità belghe. Formalmente Llarena ha motivato la sua inattesa decisione col fatto che i cinque indipendentisti hanno detto che torneranno in Spagna per partecipare alle elezioni regionali del 21 dicembre. Fonti giudiziarie hanno spiegato che in Spagna resta valido il mandato d'arresto nazionale e che i cinque verranno arrestati quando varcheranno il confine del Paese. Il problema di fronte a cui si è trovata la giustizia di Madrid è che il Belgio avrebbe probabilmente respinto alcuni capi d'accusa contenuti nel mandato europeo chiesto dalla Spagna - in particolare quelli per "ribellione" e "sedizione", delitti in Belgio non perseguibili come tali - il che avrebbe costretto a ridimensionare le imputazioni contro Puigdemont e gli altri quattro ex ministri. Questo avrebbe creato una disparità con i restanti membri dell'ex governo catalano e leader della società civile che sono indagati in Spagna - di cui quattro sono tuttora in custodia cautelare in carcere. Ma c'è anche una lettura più politica della decisione del procuratore generale, che in Spagna è un'emanazione diretta del governo: dopo il referendum popolare e il voto del parlamento catalano sull'indipendenza, entrambi proibiti e considerati illegali da Madrid, il governo centrale spagnolo di Mariano Rajoy ha revocato il governo regionale catalano sospendendo l'autonomia della Catalogna e ha indetto elezioni regionali anticipate per il 21 dicembre. Secondo il fronte indipendentista, che considera i leader detenuti in carcere come prigionieri politici, un diniego di estradizione da parte del Belgio avrebbe quindi rappresentato una sconfitta politica per l'esecutivo di Madrid, che appoggia partiti centralisti nelle prossime elezioni.

tag

Ti potrebbero interessare

Berlino, nel mercatino di Natale il robot umanoide serve popcorn

Berlino, 20 dic. (askanews) - In un mercatino di Natale di Berlino, una piccola folla curiosa si accalca davanti a uno stand: l'attrazione è un robot umanoide di Tesla, che serve popcorn. Ribattezzato "Optimus", dovrebbe essere commercializzato entro un anno e costare circa 20.000 euro.

Saluta, riempie i sacchetti con i popcorn caldi aiutandosi con una paletta e li porge ai clienti. E non si indispettisce davanti a foto e selfie. Qualcuno lamenta i "movimenti ancora un po' robotici", e la "mancanza di calore umano", per altri clienti, soprattutto i più giovani, "è divertente e può migliorare".

TMNews

Zelensky: Usa hanno proposto colloquio con Ucraina e Russia a Miami

Roma, 20 dic. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha affermato che Mosca non ha voce in capitolo nell'organizzazione delle elezioni in Ucraina, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha detto che potrebbe fermare gli attacchi in caso di elezioni a Kiev. "Non è Putin a decidere quando e in quale formato si svolgeranno le elezioni in Ucraina", ha detto Zelensky, che ha escluso anche i voti nei territori occupati dalla Russia.

Il leader ucraino ha inoltre affermato che gli Stati Uniti hanno proposto colloqui tra rappresentanti di Kiev e di Mosca a Miami, dove i russi sono arrivati per discutere con gli americani sul loro piano per l'Ucraina. Agli incontri dovrebbe partecipare anche il segretario di Stato Usa, Marco Rubio.

TMNews

Porte della Speranza, da San Vittore un progetto tra arte e carcere

Milano, 20 dic. (askanews) - Un dialogo tra arte, comunità carcerarie e società civile che prende la forma, simbolica ed evocativa del concetto di porta. Davanti alla Casa Circondariale di San Vittore a Milano è stata inaugurata la prima "Porta della Speranza", progettata dall'architetto Michele De Lucchi. "Un simbolo alle occasioni che si aprono a tutte le meditazioni e ragionamenti che fai dentro di te - ha spiegato raccontando il senso dell'opera - che ti portano sempre ad aprire una porta, un pensiero, e a metterti davanti una soglia, che se vuoi puoi superare, puoi oltrepassare e se non vuoi rimani chiuso. Oggi è proprio il tempo di aprire le porte e di passargli attraverso, perché siamo in un'epoca nella quale tutto sta cambiando e abbiamo bisogno di sperimentare tante cose nuove. Anche proprio il rapporto con il bene, il male, le colpe, l'accusare, il sentirsi accusati".

"Porte della Speranza" è un progetto promosso dalla Fondazione Pontificia Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede in collaborazione con il DAP Dipartimento Amministrazione Penitenziaria e realizzata dal Comitato Giubileo Cultura Educazione con Rampello & Partners, che lo ha curato. "Creare oggi e dirigere dei monumenti alla speranza, delle porte della speranza - ha aggiunto Davide Rampello - è un segno fondamentale. La speranza è la possibilità dell'uomo di immaginare la vita e abbiamo scelto non solo artisti, ma abbiamo scelto per questo straordinario progetto uomini, artisti, scienziati, uomini di teatro, in modo tale da avere una interpretazione corale di questo fondamentale sentimento".

La porta lignea di De Lucchi non distingue un dentro e un fuori: è un'architettura senza muro, un invito a considerare la trasformazione come un cammino condiviso e non come un gesto isolato. E si inserisce nella visione della Santa Sede verso il luogo carcerario. "Lo spirito dell'anno giubilare - ha concluso il cardinale José Tolentino de Mendonca, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede - è affermare la speranza, una speranza che deve arrivare a tutti e anche a tutti i contesti, nessuno è escluso da questo messaggio di speranza. Certamente è una realtà molto complessa quella dei carceri, ma è una realtà che, illuminata dalla speranza, diventa un una porta aperta in tante vite".

Dopo San Vittore, Porte della Speranza proseguirà coinvolgendo numerosi autori, chiamati a dialogare con altrettanti istituti penitenziari.

TMNews

Fa discutere il ticket di due euro per Fontana di Trevi: "Eccessivo"

Roma, 20 dic. (askanews) - Fa subito discutere la novità che riguarderà Roma nel prossimo anno. Il sindaco Roberto Gualtieri ha ufficializzato quello che si vociferava da giorni: dal primo febbraio 2026 si pagheranno due euro per vedere da vicino la Fontana di Trevi, una delle bellezze più affollate e fotografate dai turisti in visita nella Capitale.

Non solo; la novità riguarda l'accesso ai musei civici e ai monumenti di competenza di Roma Capitale che sarà gratis per tutti i residenti della Città Metropolitana mentre pagheranno un ingresso turisti e non residenti alla Fontana di Trevi e ad altri 5 siti e musei finora gratuiti. Ma la Fontana è quella che fa più discutere: si pagherà l'accesso all'invaso, regolamentando l'afflusso turistico così come durante i recenti lavori di manutenzione. Una novità che non piace a tutti.

"Non dovrebbe essere così, i turisti che vengono da fuori già spendono, già lasciano qualcosa al Comune di Roma, non lo trovo giusto, mi sembra un eccesso". "Da un lato potrebbe essere giusto perché c'è bisogno di pagare la pulizia della fontana, ci sono delle spese, dall'altro penso che la cultura debba essere accessibile a tutti". "Sono a favore - dice invece una turista spagnola - non penso che sia una cattiva idea perché capisco che con questi soldi potranno mantenere la città, che è piena di turisti, e credo che la questione del super-turismo sia molto importante".

Fontana di Trevi registra una media di 30.000 accessi al giorno, con punte di 70.000, per un totale di oltre 9 milioni di visitatori l'anno.

TMNews