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Relazioni Italia-Bielorussia più forti, nasce consiglio d'affari

sabato 9 dicembre 2017
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Mosca, (askanews) - Si è tenuta il 7 dicembre a Mosca la firma dell'accordo sulla creazione del Consiglio d'affari bielorusso-italiano. A firmarlo il presidente della Camera di commercio bielorussa Vladimir Ulakhovich e il presidente di Banca Intesa e dell associazione Conoscere Eurasia Antonio Fallico. Quest'ultimo ai microfoni di askanews spiega: "Oggi abbiamo fatto un passo importante nelle relazioni commerciali tra l'Italia e la Bielorussia, abbiamo firmato per il consiglio di affari bielorusso-italiano, questo è importante per noi, come 'Conoscere Eurasia', significa coinvolgere ancora più da vicino la Bielorussia, che è un Paese strategico per l'Unione economica eurasiatica. Dal punto di vista dei semplici affari tra l'Italia e la Bielorussia, mi aspetto un incremento del volume degli scambi e un incremento dei volumi degli investimenti reciproci italiani in Bielorussia, e bielorussi in Italia". Ora si prevede un'ampia partecipazione degli imprenditori bielorussi nelle attività in Italia dell'associazione Conoscere Eurasia, con il sostegno di Banca Intesa, tra cui, la più importante, l'annuale Forum Economico Eurasiatico di Verona. Fallico sottolinea che "per il momento questi rapporti sono modesti. Nel 2016 l interscambio tra l'Italia e la Bielorussia è stato solo di 683 milioni di dollari, mentre nel 2014 oltrepassava 2 miliardi di dollari. Noi pensiamo che ci sono margini per incrementare il volume di affari".

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David Donatello, Elena Sofia Ricci: sarà una serata emozionante

Roma, 7 mag. (askanews) - La 70esima cerimonia dei David di Donatello sarà "emozionante". Lo ha detto la conduttrice della serata, Elena Sofia Ricci, all'uscita dall'evento al Quirinale con tutti i candidati.

"Mattarella ha fatto un meraviglioso discorso per dare importanza a quanto il cinema può significare nell'evoluzione anche dei nostri giovani, è una delle più importanti risorse del nostro Paese", ha detto.

TMNews

Meloni: Legge femminicidio riconosce specificità del reato

Roma, 7 mag. (askanews) - Una delle leggi sul tema violenza contro le donne "è all'esame del Parlamento: introduce nell'ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo" in cui si "riconosce che nella violenza contro le donne c'è una specificità e cioè che troppe donne muoiono semplicemente perché sono donne e non per altre ragioni. La vera novità del testo - ha sottolineato Meloni - è la tipizzazione del femminicidio, il riconoscimento di questa forma di violenza come atto, cito, di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna".

"Personalmente ritengo che quelli che si configurano come reati di opinione abbiano sempre un confine un po' labile - ha aggiunto Meloni riferendosi a una richiesta di tipizzazione di un reato invocata dalla senatrice Unterberger -, però posso dirle tranquillamente che troverà la maggioranza disponibile a discutere nel merito della proposta con quello spirito unitario che ci ha consentito finora di fare molti passi in avanti e dotare l'Italia di quella che è assolutamente una normativa all'avanguardia".

TMNews

Blitz di Coldiretti contro falso Made in Italy proveniente dal Canada

Manfredonia, 7 mag. (askanews) - E' SOS invasione di grano dal Canada, con gli arrivi raddoppiati nel solo mese di gennaio 2025 dell'82% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, grano che viene trattato in preraccolta con il glifosato, una modalità vietata nel nostro Paese, per cui è importante tutelare le aziende agricole e i consumatori assicurando reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del blitz degli agricoltori di Coldiretti al porto di Manfredonia con gommoni e motoscafi. Gli agricoltori di Coldiretti sono andati all'arrembaggio della nave 'Rooster' proveniente dal Quebec, carica di quasi 24mila tonnellate di grano canadese, per la mobilitazione a difesa del Made in Italy ed impedire che vengano spacciati come pane e pasta italiani quelli ottenuti con grano importato.

Con lo slogan 'Mamma è ora di dare battaglia', 'Mamma sei sicura che quello che mangiano i tuoi figli non contenga schifezze', gli agricoltori presidiano il porto di Manfredonia per denunciare lo scenario critico per le imprese agricole e per i consumatori, con il crollo del prezzo del grano pugliese che ha perso 40 euro in 1 anno, mentre solo a gennaio sono arrivati 87,4 milioni di chili di grano duro dal Canada, già in aumento del 68% nel 2024. Coldiretti è favorevole agli scambi commerciali ma serve un'armonizzazione delle regole basate sul principio di reciprocità e di trasparenza. Una situazione che rischia peraltro di peggiorare a causa dei dazi. Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan la guerra commerciale tra Usa e Canada potrebbe far calare gli acquisti di cereali canadesi negli States spingendo di fatto a indirizzarli verso altri mercati. "Siamo e saremo sempre le sentinelle dei consumatori, è la nostra battaglia per garantire la trasparenza e l'indicazione chiara in etichetta del cibo che arriva sulle tavole degli italiani", ha detto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che "la lotta al falso made in Italy non si fa a parole, si fa con i fatti, con le azioni chiare ed inequivocabili, perché la Coldiretti non è contro le importazioni, anzi, ma pretende che quanto arriva in Italia dai Paesi extracomunitari sia chiaramente indicato in etichetta e soprattutto non venga miracolosamente nazionalizzato per fare pane e pasta made in Italy", ha tuonato Piccioni. "Gli arrivi massicci di grano dall'estero confermano un trend che negli ultimi anni ha visto una serie di Paesi, dal Canada alla Turchia, fino alla Russia, alternarsi di fatto nell'inondare il mercato italiano di prodotto, spesso in coincidenza con il periodo di raccolta", denuncia Mario de Matteo, vicepresidente di Coldiretti Puglia, nel denunciare che ""gli agricoltori pagano a caro prezzo le ripercussioni che inevitabilmente queste operazioni avranno sul loro reddito in un periodo difficile per un settore stretto tra pratiche sleali e cambiamenti climatici che rischiano di far sparire soprattutto le piccole aziende, proprio quando siamo alle porte della nuova campagna", insite de Matteo. Secondo le prime stime il quadro tendenziale è quello di un calo significativo delle superfici a grano duro con punte del 10% in Puglia, dove di fatto si concentra la produzione nazionale. Alla concorrenza sleale dall'estero si sono sommati, nelle aziende agricole pugliesi, gli effetti dell'aumento dei costi di produzione - insiste Coldiretti - legato alla difficile situazione internazionale e quelli dei cambiamenti climatici, con la siccità che lo scorso anno ha tagliato la produzione di un quinto. La minor disponibilità di prodotto non ha però effetto sui prezzi pagati agli agricoltori, proprio a causa delle importazioni sleali di cereali coltivati usando spesso prodotti da anni vietati in Europa. Nella coltivazione del grano turco vengono usate, ad esempio, sostanze da anni vietate in Europa, dal Carbendazim, un fungicida sospettato di avere effetti cancerogeni, al Malathion un altro fungicida tossico per le api, dal Cyflutrin, insetticida anch'esso cancerogeno, al Glifosato, l'essiccante vietato in Italia in pre raccolta e usato anche sul grano canadese e su quello russo, che viene prodotto utilizzando un'altra sostanza non permessa nella Ue, l'erbicida Fenoxaprop Pethyl. Il grano ucraino viene, invece prodotto usando il Chlorothalonil, un fungicida sospetto cancerogeno. Uno scandalo contro il quale Coldiretti si è mobilitata nei porti per verificare gli arrivi di grano straniero per chiedere più controlli alle frontiere sulla qualità e sulla salubrità delle merci importate e il rispetto del principio di reciprocità, così da garantire che tutti i prodotti agroalimentari che entrano nel nostro Paese rispettino gli stessi standard a livello ambientale, di sicurezza e di rispetto dei diritti dei lavoratori, che sono garantiti dagli agricoltori italiani.

TMNews

Nato, Meloni: Italia raggiungerà target 2% nel 2025

Roma, 7 mag. (askanews) - "Tutti i governi hanno confermato" l'impegno del 2% del Pil per la difesa per la Nato e "l'Italia raggiungerà questo target nel corso del 2025". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel premier question time in Senato. "C'è un governo che sa che mantenere gli impegni presi è fondamentale per farsi rispettare.

"L'Italia e l'Europa devono rafforzare le proprie capacità difensive per poter far fronte alle sfide geopolitiche in atto, per poter rispondere alle responsabilità a cui sono chiamate anche in ambito NATO. Lo ribadisco anche in questa sede con la coerenza di chi da patriota ha sempre sostenuto un principio semplice cioè che la libertà ha un prezzo che se fai pagare a qualcun altro la tua sicurezza devi sapere che non sarai tu a decidere pienamente del tuo destino e questo ha ricadute che vanno molto oltre la questione della sicurezza che coinvolgono anche le materie economiche e coinvolgono le materie commerciali in poche parole la possibilità stessa di difendere a pieno i propri interessi nazionali". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel question time in Senato.

"Questa convinzione - ha aggiunto - mi ha spinto e ci ha spinto a credere sempre nella necessità di costruire un pilastro europeo dell'alleanza atlantica, da affiancare a quello nordamericano in un'ottica di complementarietà strategica, capace di incentivare anche la formazione di una solita base industriale europea".

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