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Proteste Russia, oltre 1.500 fermi. Navalny in carcere 30 giorni

sabato 17 giugno 2017
1' di lettura

Mosca, (askanews) - Oltre 1.500 sostenitori del blogger di opposizione russo Aleksey Navalny sono stati arrestati durante le manifestazioni di protesta anti-corruzione in Russia. In totale, 823 manifestanti sono stati presi in custodia dalla polizia a Mosca e oltre 600 sono stati arrestati a San Pietroburgo. Secondo l'ong Ovd-Info oltre cento arresti sono stati eseguiti in altre città della Russia come Vladivostock, Kaliningrad, Norilsk e Sochi. Lo stesso Navalny è stato arrestato e condannato a 30 giorni di reclusione con l'accusa di avere organizzato la protesta. "Quanto sta accadendo conferma una volta ancora che dei gruppi molto grandi di persone non possono subire la repressione - ha dichiarato Navalny - il governo non può fare niente contro decine di migliaia di persone che protestano. Quindi, dobbiamo continuare a condurre queste azioni, pacificamente, anche quando non abbiamo il permesso". Gli arresti sono stati compiuti mentre il capo di stato Vladimir Putin festeggiava il giorno della Costituzione in un sontuoso ricevimento tra le mura del Cremlino. La comunità internazionale ha condannato il modo in cui la Russia ha gestito le proteste degli oppositori. La Casa Bianca ha chiesto al Cremlino di liberare i manifestanti arrestati.

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A Roma il Gruppo dei 5, Crosetto accoglie i ministri della Difesa

Roma, 16 mag. (askanews) - Si svolge a Roma, a Palazzo Aeronautica, la riunione dei ministri della Difesa di cinque Paesi. Si tratta del "Gruppo dei 5", composto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha accolto i colleghi di Francia Sebastien Lecornu, Germania Boris Pistorius, Polonia Kosiniak Kamysz e Regno Unito John Healey.

E5 - spiega il ministero della Difesa - è un forum di consultazione, con carattere informale, nato in risposta alle sfide geopolitiche contemporanee per rafforzare il dialogo, soprattutto nel contesto di sicurezza e difesa del continente.

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Ucraina, Meloni: "Si è visto chi è disponibile a passi verso la pace"

Tirana, 16 mag. (askanews) -Sull'Ucraina "si è visto in queste ore, rispetto a una certa propaganda, chi sia disponibile a fare dei passi importanti in favore della pace e chi invece sia chiaramente meno disponibile. Penso però che non dobbiamo gettare la spugna, penso che dobbiamo insistere per un cessate il fuoco incondizionato e insistere per un accordo di pace serio, che preveda garanzie di sicurezza per l'Ucraina e lavorare anche in questi formati per questo obiettivo". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al suo arrivo ai lavori della Comunità politica europea (Cpe) a Tirana.

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Migranti, Meloni: accordo Albania dimostra funzionamento dei rimpatri

Tirana, 16 mag. (askanews) - "Non ho fatto in tempo e non farò in tempo" a visitare i Cpr italiani in Albania ma "stiamo andando avanti, mi pare che il lavoro dimostri, anche per la velocità, il funzionamento dei rimpatri e si dimostra che, come avevamo promesso, stiamo andando avanti". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al suo arrivo ai lavori della Comunità politica europea a Tirana.

TMNews

Rama si inginocchia a Meloni sul tappeto rosso del vertice Cpe

Tirana, 16 mag. (askanews) - La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a piazza Scanderbeg, nel cuore di Tirana, per partecipare alla sesta riunione della Comunità politica europea (Cpe). La premier è stata accolta, così come gli altri leader, dal primo ministro albanese Edi Rama su un tappeto rosso. Rama, noto per il suo stile di abbigliamento non conformista, con sneakers bianche e vestito scuro, si è inginocciato davanti a lei (come già avvenuto in altre occasioni). La premier, divertita, gli ha detto: "Lo devi fare quando siamo soli io e te".

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