CATEGORIE

Iraq: l'esercito iracheno riconquista Kirkuk, curdi si ritirano

sabato 21 ottobre 2017
2' di lettura

Kirkuk, Iraq (askanews) - Le forze irachene sono entrate nella sede del governatorato di Kirkuk, capoluogo dell'omonima provincia nell'Iraq settentrionale, ricca di petrolio e dal 2014 sotto il controllo del governo del Kurdistan iracheno. I peshmerga, le forze militari curde, hanno preferito ripiegare senza contrastare l'avanzata. L'intervento delle truppe di Bagdad segue il duro contrasto con le autorità curde che hanno organizzato un referendum per l'indipendenza della regione autonoma del Kurdistan. "Grazie a Dio, non abbiamo dovuto scontrarci con i peshmerga dato che hanno preferito ripiegare nei loro territori e abbiamo potuto così entrare a Kirkuk in maniera pacifica", racconta un colonnello dell'esercito iracheno che ha preso parte alla riconquista della città. "Kirkuk è territorio iracheno" sottolinea un ufficiale delle milizie sciite di mobilitazione popolare. "Per questo non abbiamo avuto alcun problema, lo Stato iracheno ha una strategia che copre tutto il paese. Ci sentiamo fratelli dei curdi e del popolo di Kirkuk". La riconquista governativa, che in 24 ore ha raggiunto quasi tutti gli obiettivi prefissati, è avvenuta praticamente senza colpo ferire, a quanto pare per le divisioni interne che lacerano i due grandi partiti curdi. All'arrivo delle forze irachene, molte famiglie curde sono fuggite dai loro quartieri, riparando nei territori del Kurdistan iracheno. Dopo il ritiro dei peshmerga, le unità militari irachene hanno anche ripreso il controllo di Bay Hassan e Havana, due dei più grandi campi petroliferi della regione di Kirkuk, a nord della città. Stupisce, e molto, invece, il silenzio di Washington sulla vicenda, complessa e delicata che potrebbe avere ripercussioni devastanti per l'assetto dello Stato iracheno. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha infatti affermato che gli Usa non si stanno occupando della crisi tra i curdi e il governo di Bagdad per il controllo della provincia irachena di Kirkuk. "Non ci piace il fatto che si stiano scontrando. Non siamo schierati con nessuno dei due contendenti" ha dichiarato Trump in una conferenza stampa improvvisata nei giardini della Casa bianca. "Per anni abbiamo avuto ottime relazioni con i curdi, come tutti sanno, e abbiamo anche sempre appoggiato il governo iracheno anche se, a dirla tutta, non avremmo mai dovuto mettere piede laggiù. Ma in questa battaglia siamo equidistanti", ha concluso il presidente statunitense.

tag

Smotrich: Israele "occuperà Gaza per rimanerci"

Milano, 5 mag. (askanews) - Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato un piano per ampliare l'offensiva nella Striscia di Gaza e che prevede la "conquista di Gaza, il controllo dei territori" e degli aiuti umanitari. Lo ha confermato il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich: Israele "occuperà Gaza per rimanerci" e "non ci sarà alcun ritiro, nemmeno in cambio degli ostaggi" ha dichiarato il ministro in un intervento a una conferenza a Gerusalemme riportata dai media locali.

L'esponente dell'estrema destra israeliana ha spiegato che il piano approvato la scorsa notte dal gabinetto di sicurezza prevede manovre in profondità dell'enclave palestinese: "Conquisteremo territorio e ci rimarremo. Finalmente prenderemo il controllo di tutti gli aiuti umanitari, in modo che non riforniscano Hamas".

Secondo quanto riportato da Haaretz, Smotrich ha quindi confermato che potrebbe essere in agenda la questione di annettere la Striscia di Gaza: "Una volta che la occuperemo e rimarremo nella Striscia di Gaza, potremo iniziare a parlare di sovranità".

Il piano, presentato dal Capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), il Generale Eyal Zamir, prevede che l'esercito prenda il controllo del territorio a Gaza, sposti la popolazione a sud, attacchi Hamas e impedisca al gruppo palestinese di controllare gli aiuti umanitari. Nel corso della riunione è stato deciso che il piano di aiuti non sarà attuato a breve perchè il gabinetto ritiene che nell'enclave palestinese ci siano ancora sufficienti scorte di cibo.

TMNews

Germania, firmato il contratto di coalizione tra Unione Cdu-Csu e Spd

Berlino, 5 mag. (askanews) - L'Unione Cdu-Csu (centrodestra) del prossimo cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha firmato il contratto di coalizione con il partito socialdemocratico tedesco, SPD, suggellando la formazione del nuovo governo tedesco, che giurerà formalmente martedì 6 maggio.

TMNews

Lollobrigida: "Evitare una guerra commerciale, danneggia chi produce"

Rho, 5 mag. (askanews) - "Quelli che sono i dettagli di una trattativa complessa come quella in essere, dobbiamo valutarli all'esito della trattativa, non c'è un metodo giusto o sbagliato per arrivare a un risultato, c'è un risultato e se il risultato è positivo anche la trattativa lo è stata". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, a margine dell'inaugurazione di TuttoFood a Rho, a proposito della linea dell'Europa nella trattativa con gli Usa sui dazi.

"Certamente l'Italia è riuscita a garantire una interlocuzione con gli Stati Uniti, è evidente a tutti che è stata condotta in piena sintonia con la Commissione europea, smorzando quegli spiriti animosi, a volte nutriti di pregiudizio verso gli Stati Uniti che confondono quelli che sono dei rapporti obbligati che noi abbiamo con Stati che hanno gli stessi nostri valori, le stesse nostre istituzioni e sono dei partner imprescindibili come gli Stati Uniti che scelgono chi li governa con il voto democraticamente".

Lollobrigida ha sottolineato che "noi dobbiamo rispettare qualsiasi scelta che gli Stati Uniti fanno e avere un approccio tra virgolette laico rispetto agli altri governi che però sia corroborato da una relazione costante nel tentativo - questo è stato il ruolo, io credo, di fronte agli occhi di tutti della presidente Meloni - di mediare, di mettere in connessione le parti cercando di arrivare al risultato che per i nostri imprenditori è quello di evitare a tutti i costi una guerra commerciale. Le guerre non portano vantaggi a chi produce", ha concluso.

TMNews

Von der Leyen: 500 milioni di euro per attrarre ricercatori in Ue

Parigi, 5 mag. (askanews) - "La scienza è un investimento e dobbiamo fornire gli incentivi giusti. Ecco perché posso annunciare che proporremo una nuova dotazione di 500 milioni di euro per il periodo 2025-2027 al fine di rendere l'Europa un polo d'attrazione per i ricercatori". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, durante il suo intervento all'evento "Scegliere l'Europa per la scienza", alla Sorbona di Parigi.

"Ciò sosterrà i ricercatori e gli scienziati più brillanti d'Europa e del mondo", ha precisato, confermando che l'Unione europea intende creare "un nuovo 'super-finanziamento' settennale del Consiglio europeo per la Ricerca, per offrire ai migliori ricercatori una prospettiva a lungo termine".

Von der Leyen ha ricordato che grazie al Consiglio europeo per la Ricerca, c'è già un sostegno ai ricercatori che si stabiliscono in Europa, fornendo un'integrazione alla loro borsa di studio. "Ora stiamo raddoppiando l'importo che possono ricevere quest'anno", ha spiegato. "E voglio estendere questo sostegno anche agli anni 2026 e 2027. Allo stesso tempo, dobbiamo concentrarci anche sulla prossima generazione" ha detto.

Von der Leyen ha spiegato che l'obiettivo è raggiungere il 3% del Pil per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo entro il 2030.

TMNews