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Giusy Ferreri col pancione nel video insieme a Zampaglione

domenica 27 agosto 2017
1' di lettura

Milano (askanews) - Mostra orgogliosa e felice il pancione. Giusy Ferreri presto sarà mamma e nel video ufficiale del nuovo singolo dal titolo 'L'amore mi perseguita', duetta con Federico Zampaglione che ha scritto il brano e diretto il video girato a Milano. "L'Amore mi perseguita" è un bellissimo dono ricevuto da Federico Zampaglione - racconta Giusy Ferreri - È un brano passionale che racconta di un amore che, nonostante sembri lasciarsi andare, ritorna costantemente sui suoi passi per ammettere e riconoscere che a volte ciò che unisce due persone è più forte di ciò che le divide. Un amore talmente forte che quasi ti perseguita Una storia d'amore a lieto fine tratta dall'album "Girotondo", da cui è già stato tratto "Partiti adesso" già Disco d'Oro. La cantante, all'ottavo mese di gravidanza, si dovrebbe prendere una piccola pausa dal lavoro dopo la nascita di Beatrice ma intanto ha fortemente voluto questo video che la vede felice e quasi mamma.

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Fumata bianca: eletto il nuovo Papa alla quarta votazione

Città del Vaticano, 8 mag. (askanews) - Fumata bianca al Conclave dei cardinali riuniti nella Cappella Sistina in Vaticano dal pomeriggio di ieri, mercoledì 7 maggio: alla quarta votazione è stato eletto il nuovo Papa. Le campane hanno subito iniziato a suonare a festa, e c'è grande gioia tra i fedeli.

Si attende ora l'uscita sulla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro del cardinale protodiacono Dominique Mamberti, che con la formula "Annuntio vobis gaudium magnum, habemus Papam..." proclamerà al mondo il nome del Pontefice.

Quindi, come è tradizione, anche il nuovo Papa si affaccerà per salutare i fedeli.

TMNews

Mancini (ANPAS): "Si investa in formazione"

Roma, 8 mag. - "Anpas si occupa da oltre 120 anni di soccorso sanitario in emergenza-urgenza ma anche di protezione civile: è un'organizzazione che aggrega circa 950 associazioni territoriali presenti da nord a sud del nostro Paese, all'interno delle quali sono ospitati circa 100.000 volontari, oltre 500.000 soci e un numero di lavoratori che si aggira intorno alle 5000 unità. Il lavoro consiste, da una parte, nell'assistenza di natura socio sanitaria alla popolazione e dall'altra, in educazione, formazione e sviluppo della cultura del soccorso". Lo ha detto Niccolò Mancini - Presidente ANPAS, nel corso di Largo Chigi, format tv di The Watcher Post. "L'Istat ci dice che il mondo del volontariato ha visto negli ultimi cinque anni un calo apparentemente consistente: io credo che il senso di civismo e di partecipazione dei nostri cittadini sia veramente molto sviluppato e lo constatiamo durante le grandi emergenze. Oggi dobbiamo lavorare su questo senso di responsabilità sociale che può essere ancora più efficace se convogliato verso forme di organizzazione che permettano di massimizzare gli interventi. Ed è su questo punto che c'è la necessità di politiche di regolamentazione che investano da un lato sulla formazione e sulla costruzione di competenze e dall'altro, nel dare omogeneità sul territorio in modo che si possa contare, in tutto il Paese, su soccorsi che siano omogenei", ha concluso Mancini.

TMNews

Soccorritori, Malavasi (Pd): definire standard nazionali formazione

Roma, 8 mag. - "La formazione è un tema cruciale per arrivare a definire e istituire il ruolo dei professionisti soccorritori e autisti soccorritori. Oggi il sistema di emergenza urgenza funziona bene e non va complicato, ma serve garantire uniformità ed equità, con professionisti che abbiano attestati validi su tutto il territorio nazionale, perché la formazione professionale è una competenza regionale e negli anni si sono create disuguaglianze che rischiano di minare la qualità del sistema odierno. I professionisti soccorritori e autisti soccorritori sono figure preziosissime che non operano solo su emergenza e urgenza, ma garantiscono anche servizi di welfare. Vanno assicurati quindi percorsi formativi vincolati a una standardizzazione nazionale (senza annullare la competenza regionale sulla materia) con ore di formazione e tirocinio sotto cui non si può scendere, per garantire equità e uniformità del percorso formativo. In sostanza vanno garantiti livelli essenziali di formazione, come condizione per potenziare e qualificare ulteriormente un sistema già oggi di eccellenza". Lo ha detto Ilenia Malavasi, deputata del Pd e membro della Commissione Affari Sociali a Largo Chigi, il format in Onda su Urania Tv. Malavasi ha aggiunto che il sistema di soccorso non deve avere disomogeneità ed essere presente in modo equo e diffuso. "I soccorritori e gli autisti soccorritori sono attori di un sistema allargato a cui va garantito un contratto di lavoro e un'indennità di servizio, riconoscendo il valore sociale dell'attività che svolgono quotidianamente verso gli altri". Sul riconoscimento ufficiale dei professionisti soccorritori ci sono in essere quattro proposte di legge, una a firma di Ilenia Malavasi che sottolinea: "Abbiamo bisogno di unire le proposte per arrivare a testo condiviso in modo laico, dando dignità a tutte le proposte in campo e prendendone le parti migliori".

TMNews

L'Ottocento e Novecento bolognese in mostra da Fondantico

Bologna, 8 mag. (askanews) - Centoventi opere di artisti bolognesi attraverso due secoli: la galleria Fondantico presenta proprio nel capoluogo emiliano la nuova mostra annuale dedicata agli artisti locali: "Ottocento e Novecento bolognese - Da Antonio Basoli a Ugo Guidi".

A presentare ad askanews il filo rosso del racconto espositivo è Edoardo Battistini di Fondantico. "Un percorso artistico bolognese - ci ha detto - che però è sempre stato legato ai percorsi artistici nazionali quindi l'800-900 bolognese è pienamente in regola con i grandi movimenti artistici di quel periodo in Italia e in Europa e però è movimento che io chiamo anarchico, nel senso che i pittori bolognesi sono sempre stati molto autonomi e non si sono mai legati più di tanto a questi movimenti nazionali e hanno anzi costruito una pittura estremamente libertina, estremamente autonoma e caratteristica sicuramente".

L'esposizione parte dai lavori del vedutista di inizio Ottocento Antonio Basoli, che in qualche modo ha rappresentato per Bologna ciò che Vanvitelli è stato per Roma e Bellotto per Venezia. Sono poi esposte opere veriste, naturaliste, del gruppo Goupil, fino ad arrivare a Simbolismo e soprattutto al periodo della Secessione bolognese. "Poi - ha aggiunto Battistini - andiamo avanti con il Novecento storico con delle incisioni di Giorgio Morandi, con Pompilio Mandelli o Ilario Rossi, pittori che dopo Morandi sono stati completamente eclissati ma che comunque per la città rappresentano tanto".

Il percorso della mostra, aperta al pubblico fino all'8 giugno, si chiude con Guidi, l'artista che ha saputo rappresentare il gusto della borghesia bolognese del Dopoguerra.

TMNews