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Lo chef del Ratanà: non si riparte in 48 ore, non vendo solo cibo

di TMNews mercoledì 20 maggio 2020
3' di lettura

Milano, 20 mag. (askanews) - La voglia e la necessità di ripartire sono un sentimento diffuso tra i ristoratori milanesi, dopo due mesi di chiusura totale. Eppure c'è anche chi ha deciso di non ripartire subito il 18 maggio. Cesare Battisti, patron del Ratanà a Milano è uno di loro: il suo ristorante ai piedi del Bosco Verticale, nel quartiere Isola, resterà chiuso ancora per qualche giorno.

"Il Ratanà riaprirà il primo giugno non ha riaperto il 18 maggio perchè le disposizioni sono state date 48 ore prima - ha raccontato ad askanews - E comunque, secondo noi, le disposizioni che sono state date sono insufficienti. Noi vorremmo riaprire in assoluta sicurezza con norme chiare soprattutto per la protezione del nostro personale e dei nostri clienti".

Per questo il suo ristorante all'interno della sede della Fondazione Catella "andrà oltre alle norme di sicurezza imposte

"Abbiamo preso contatti con uno studio medico, il personale sarà sottoposto a sierologico tutte le settimane per una protezione interna e verso i clienti, saremo dotati di mascherine Ffp2 durante il servizio e durante la permanenza in sala e si cercherà di scaglionare sia gli arrivi sia il tempo libero (i turni per fare pranzo e cena). Tutte le mattine rileveremo le temperature corporee proprio per garantire la sicurezza del ristorante".

Queste scelte sono il riflesso dell'idea stessa che Cesare Battisti ha del ristorante:

"Credo che dovrebbero farlo tutti i ristoranti perchè noi non possiamo fare solo da mangiare: il ristorante è un luogo socialmente importante, dove si vende serenità, convivialità, dove si fanno affari, dove scambiare quattro chiacchiere in tranquillità e deve essere un luogo sicuro sia per il nostro personale sia per i clienti", ha detto.

In questi giorni che lo separano dalla riapertura, Battisti sta sanificando gli ambienti, facendo i distanziamenti in cucina, cercando di recuperare i dispositivi sanitari e seguendo corsi anti-covid per la sicurezza sul lavoro. Tutti investimenti che gravano sulle casse di un locale ma che sono necessari per ripartire.

"Quando i ristoranti sono chiusi da due mesi e passa - ragiona - è come fare una nuova apertura, non si può fare in 48 ore. Questo capita perchè solitamente i ristoratori sono considerati artigiani in realtà fare ristorazione vuol dire fare impresa, ci sono ristoratori che hanno 100 dipendenti, noi stessi ne abbiamo 34 non siamo artigiani, c'è bisogno di una progettualità".

A tutto questo si aggiunge anche il fatto nuovo del distanziamento, che impone una ulteriore riduzione delle potenzialità del locale. Nel suo ristorante dove "attualmente in sala ci sono 65 coperti e 40 nel dehors, con le nuove norme i coperti si ridurranno più o meno del 25%.

Ma Battisti, che in qualità segretario generale degli Ambasciatori del gusto, veste anche un ruolo di rappresentanza della categoria, riconosce l'impegno profuso dal governo, anche se restano ancora tanti nodi da sciogliere:

"La cassa integrazione destinata ai ristoranti è 9+5 non 9+9 settimane, poi dal 31 di agosto altre 4 settimane - ci racconta - Così noi ci ritroviamo con l'80% del lavoro in meno e da metà giugno avremo tutti i ragazzi in forza al ristorante. Questo può determinare la chiusura di tantissimi ristoranti".

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Italia-Canada, Meloni riceve a Chigi primo ministro Carney

Roma, 17 mag. (askanews) - La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il primo ministro del Canada Mark Carney. "In ambito G7 ci sono le grandi questioni internazionali sulle quali Italia e Canada si trovano da sempre sulla stessa lunghezza d'onda, penso alla questione Ucraina, sulla quale condividiamo gli sforzi per una pace giusta e duratura". ha detto la presidente del Consiglio in una breve dichiarazione prima dell'inizio dell'incontro con il primo ministro canadese Mark Carney.

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I 7grani live in Madagascar per la pace con orchestra dei monaci buddisti

Como, 17 mag. (askanews) - Da Como al Madagascar per la pace e la musica, la band 7grani ha partecipato al "First Buddha's Birthday and world Peace art festival 2025", il festival per celebrare il compleanno di Buddah. Hanno suonato insieme all'Orchestra Sinfonica Jinghui Guangxuan composta da monaci buddisti che nel 2015 è entrata nel Guinness dei primati come il più grande gruppo musicale zen composto da monaci.

Nel Tempio Xizu all'interno del Monastero situato sul Monte Lok, i 7Grani hanno portato la loro musica folk rock fondendosi con la magia dell'orchestra in un concerto unico. "Sono stati momenti di grandissima emozione" spiegano i tre fratelli Settegrani.

Durante l'evento, la band ha eseguito oltre alle proprie canzoni, alcuni brani popolari cinesi tra cui "Mo li Hua" e un brano dedicato al direttore dell'orchestra Maestro Wule e alla sua vita dedicata alla musica come strumento di pace. Due mondi musicali apparentemente così diversi hanno creato un ponte di dialogo nel segno della pace e dell'armonia.

Nel piccolo tour in Madagascar organizzato dal "Centro per l'interscambio e sviluppo culturale Italia-Cina (ICCX)" anche l'ex calciatore Andrea Pirlo.

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Stitch incontra il David di Michelangelo a Firenze e crea scompiglio

Firenze, 17 mag. (askanews) - In vista dell'arrivo al cinema di Lilo & Stitch, l'attesissimo film rivisitazione in live-action del classico d'animazione Disney del 2002, Disney Italia, in collaborazione con la Galleria dell'Accademia di Firenze, ha realizzato un inedito e divertente contenuto video. Un progetto speciale che vede l'inconfondibile personaggio di Stitch muoversi all'interno del Museo e scoprire uno dei capolavori assoluti dell'arte: il David di Michelangelo.

Il video mostra Stitch con il suo stile dirompente, mentre si muove tra le sale, evitando il personale di sicurezza e creando scompiglio tra gruppi di visitatori e restauratori all'opera. Tutto cambia quando si trova improvvisamente davanti al David: un momento di autentica meraviglia che suggella l'incontro tra l'immaginazione contemporanea e la grande scultura rinascimentale.

Profondamente colpito e ispirato dall'arte italiana, Stitch decide di lasciare un segno del suo passaggio: lo vediamo realizzare una scultura in gesso, impreziosita da un drappo che richiama i codici formali dell'arte classica.

L'iniziativa è frutto della collaborazione tra Disney Italia, il Ministero della Cultura e la Galleria dell'Accademia e nasce con l'intento di avvicinare il pubblico di tutte le età, in particolare quello più giovane, al patrimonio culturale italiano attraverso un linguaggio visivo immediato e fortemente evocativo.

La statua di Stitch sarà esposta in una sala presso la Galleria dell'Accademia e sarà possibile ammirarla dal 20 maggio al 20 giugno 2025.

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Ammiraglio Berutti: salvaguardare Blu Economy, 10% nostro Pil

Napoli, 17 mag. (askanews) - "Il mare è un bene che noi dobbiamo tutelare non solo dal punto di vista sicurezza, tutti gli operatori che lavorano nel mare devono lavorare in sicurezza. Le nostre rotte, che portano le navi nei nostri porti, devono essere libere per la navigazione e la Marina, la Difesa con la Marina fa proprio questo, rende le rotte di comunicazione verso l'Italia, verso il Mediterraneo, verso l'Europa libere e fruibili da tutti. Quindi questo credo che sia un segnale che noi dobbiamo dare a tutti tenendo conto che la Blu Economy è il 10% del nostro pil, che è tantissimo, e noi la dobbiamo salvaguardare". L'ha detto a Napoli, a margine del convegno 'La geostrategia del mare: l'interesse nazionale e il futuro sostenibile dell'Italia', promosso dall'Associazione nazionale per il Clima Globe Italia in occasione del tour Mediterraneo Vespucci con il Villaggio IN Italia.

"Il Mediterraneo è un mare piccolo, è 1% di tutte le acque del nostro globo, ci passa il 20% del traffico mondiale. Questo perché è uno snodo centrale tra l'Indo Pacifico e l'Atlantico, delle due zone economicamente più importanti del mondo. La rotta più breve è quella attraverso il Mediterraneo.

Ovviamente il Mediterraneo, come sapete, in questo periodo non è un'area semplice, un'area dove ci sono crisi, dove ci sono conflitti di ogni tipo che fanno sì che la navigazione non è più così sicura come dovrebbe essere e mi riferisco alla crisi del Mar Rosso, mi riferisco anche alla crisi in Ucraina che ha leggermente influenzato sul Mediterraneo. Pensate che queste due crisi hanno ridotto il traffico mercantile, attraverso Suez, del 40%. Le navi di grandi dimensioni, che provengono dall'Indo Pacifico e vengono nel Mediterraneo, hanno un porto di riferimento che è Gioia Tauro. Gioia Tauro è un porto che, grazie ai suoi fondali profondi, permette l'ormeggio di queste navi enormi che portano i container. Si chiama porto di transhipment perché questi container poi vengono spostati su navi più piccole che coprono tutto il Mediterraneo, quindi, fa di Gioia Tauro un porto importante nel Mediterraneo. Affinché Gioia Tauro, dove il governo italiano ha investito, possa continuare a lavorare, noi dobbiamo assicurare che le navi ci vadano nel Mediterraneo ecco perché la Difesa, con la Marina militare, partecipa all'operazione dell'Unione europea Aspides che è quella che cerca di mantenere le rotte di comunicazioni con il Mediterraneo tramite Suez, libere e sicure per tutti gli operatori" ha concluso Berutti.

Psc

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