CATEGORIE

La procura tedesca comunica ai McCann che Maddie è stata uccisa

di TMNews martedì 16 giugno 2020
1' di lettura

Roma, 16 giu. (askanews) - Maddie McCann è stata uccisa. In una lettera il procuratore tedesco che indaga sul caso, Hans Christian Wolters, avrebbe scritto ai genitori della bambina inglese di 3 anni scomparsa in Portogallo nel 2007: "Siamo vicini al vostro dolore, vostra figlia è morta". Lo riferisce il tabloid britannico "Daily Mirror".

Wolters è a capo dell'indagine su Christian Brueckner, il 43enne tedesco già condannato per pedofilia e principale sospettato della scomparsa di Maddie.

Al Mirror il procuratore parlando dal suo ufficio a Braunschweig ha poi aggiunto: "Siamo vicini al dolore dei genitori, ma se rivelassimo loro maggiori dettagli ciò potrebbe compromettere l'indagine. Abbiamo prove concrete che il nostro sospettato ha ucciso Madeleine e questo significa che è morta. Ai genitori è stato detto che la polizia tedesca ha le prove della sua morte ma non abbiamo comunicato loro ulteriori dettagli".

Sempre il Daily Mirror scrive che Brueckner è attualmente indagato per il terribile stupro e assassinio di un altro bambino di 13 anni. Il corpo di Tristan Brubach fu ritrovato in un sottopassaggio di Francoforte. Il ragazzino era stato strangolato, stuprato, torturato e mutilato, secondo la stampa tedesca.

tag

Azione Amnesty per Gaza: "Stop a genocidio. Governo prenda posizione"

Roma, 15 mag. (askanews) - Cartelli e striscioni con su scritto "Stop al genocidio a Gaza", "Europa e Italia complici", con le foto di Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen, e ancora "Basta armare Israele", e "Cessate il fuoco ora"; sono stati innalzati a Roma davanti alla Farnesina, nel flashmob organizzato da Amnesty International a cui hanno preso parte altre associazioni, cittadini, rappresentanti di Ong (ActionAid, Anpi, AOI, Arci, Articolo21, AssopacePalestina, Cospe, Cred, Defence for Children International Italia, Donne in nero, Greenpeace Italia, Sbilanciamoci, Terres des Hommes).

Un drappo rosso srotolato sotto una carrozzina con un finto neonato, a simboleggiare la scia di sangue a Gaza, le vittime innocenti e la richiesta di fermarsi; un'azione fatta il 15 maggio, giorno in cui ricorre la Nabka, "la Catastrofe", termine con cui i palestinesi ricordano l'esodo a cui furono costrette migliaia di famiglie nel 1948 a seguito della guerra arabo-israeliana e della nascita dello Stato di Israele. Riccardo Noury portavoce di Amnesty International Italia:

"Siamo qui davanti alla Farnesina per chiedere all'Italia di prendere una posizione, perché un giorno è possibile che una sentenza stabilirà che l'Italia è stata complice di genocidio e politicamente il governo ne risponderà al Parlamento, ma da un punto di vista morale, la mancanza d'azione dell'Italia rappresenta un'accettazione del genocidio in corso nella Striscia di Gaza". Anna Meli presidente della Ong Cospe: "Sono troppo timide le parole del governo, servono atti concreti, serve il riconoscimento della Corte penale internazionale e delle sue sentenze e serve fermare subito gli accordi per il commercio delle armi".

Presente anche Alfio Nicotra, della Carovana solidale in partenza con 60 persone da Roma verso Rafah con 18 parlamentari, rappresentanti di Ong, giornalisti e giuristi: "Per sottolineare che al di fuori della Striscia ci sono centinaia di camion pieni di aiuti alimentari che stanno andando a male perché dal 2 marzo Israele ha deciso che non deve passare uno spillo. Si muore di fame e di sete, questo è proibito dal diritto internazionale e noi andiamo a ricordare a Israele e ai nostri governi che non possono continuare a voltarsi dall'altra parte".

In partenza, anche Luisa Morgantini, di Assopace Palestina, tornata da poco dalla Cisgiordania: "Tenteremo di entrare a Gaza, non ci riusciremo ma vogliamo far sentire la nostra voce ai palestinesi che vivono l'incubo del genocidio a Gaza e la pulizia etnica in Cisgiordania, dove ho visto il campo profughi di Jenin totalmente svuotato, chiuso con i cecchini che sparano, dobbiamo fermare e disarmare Israele". Al flashmob anche l'attrice Laura Morante: "Mi sembrava doveroso esserci, io penso che chi non si schiera in questo momento in modo deciso e categorico sarà giudicato dalla storia".

TMNews

La Russa: sovraffollamento carceri? Ddl Giachetti può essere strada

Roma, 15 mag. (askanews) - "C'è però una proposta Giachetti, un ddl, che è quello di aumentare i 45 giorni (la proposta di legge del deputato di Italia viva Roberto Giachetti ipotizza di portare la liberazione anticipata speciale da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata, ndr), non so se possa essere considerata accoglibile in toto, ma è un argomento per cui farò moral suasion perché se ne discuta. Ho chiesto a Giachetti di venirmi a trovare, perché voglio capire con lui come si può discutere di questo tema, magari riservandola a chi ha da scontare la parte finale della pena, magari riservandola a chi già ha scontato un numero di anni tali da garantire sulla sua buona condotta": lo ha affermato il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso del suo intervento al convegno "Per un gesto di clemenza nelle carceri" a Palazzo Giustiniani.

"Io credo - ha detto ancora La Russa - che su quella strada un incontro fra maggioranza e opposizione, approfondito, possa e debba, magari solo limitando nel tempo la novità normativa, cioè dicendo 'è una norma emergenziale che dura tre anni', ma affrontare la questione con l'obiettivo di consentire a chi deve scontare la pena in carcere di farlo in una condizione non eccessiva di sovraffollamento".

TMNews

Legge sul libro, Giuli: ministero della Cultura farà la sua parte

Torino, 15 mag. (askanews) - "Ho già incontrato il mondo del libro e le sue rappresentanze. Quello sulla legge del libro è un percorso che riguarda il Parlamento. Io posso sicuramente fare la mia parte, il ministero farà la sua parte. La centralità del Parlamento prevede che l'iniziativa debba essere condivisa dalle due camere, ma sicuramente arriverà un momento in cui bisognerà porsi il problema di normare il mondo del libro nel modo più opportuno e su questo, statene certi, il MIC farà la propria parte". Lo ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli a proposito della strutturazione di una legge complessiva sul libro, a margine dell'inaugurazione del Salone internazionale di Torino.

"Stiamo finendo di scrivere i decreti attuativi - ha aggiunto Giuli - i risultati, gli effetti del decreto Cultura si vedranno non appena entrerà in vigore il complesso della legge con i decreti attuativi, quando ci saranno i bandi, quando verranno finalmente erogati i soldi. Manca poco tempo, quindi questo primo trimestre che non ci piace avrà comunque una linea di tendenza diversa, subirà una linea di tendenza diversa quando finalmente entreranno a regime i nostri finanziamenti".

TMNews

Giuli: non mi interessano attacchi, conta dialogo e costruire dei ponti

Torino, 15 mag. (askanews) - "Io dico che ha ragione il comandante Favino quando dice bisogna dialogare, che servono ponti, serve confronto. Non ho mai negato né mai negherò dialogo e confronto civile con chiunque abbia bisogno di un confronto da parte del ministero della Cultura. Abbiamo bisogno di rassicurazioni, di certezze in un sistema complicato di fronte a problemi che si possono e si devono risolvere insieme. Quindi non mi interessano le firme, non mi interessa che siano pro o contro, mi interessano i ponti e quello che ha detto il comandante Favino per me è legge". Lo ha detto dal Salone del libro di Torino il ministro della Cultura Alessandro Giuli, a proposito delle critiche ricevute da esponenti del mondo dello spettacolo.

TMNews