L'Ottocento e Novecento bolognese in mostra da Fondantico
Bologna, 8 mag. (askanews) - Centoventi opere di artisti bolognesi attraverso due secoli: la galleria Fondantico presenta proprio nel capoluogo emiliano la nuova mostra annuale dedicata agli artisti locali: "Ottocento e Novecento bolognese - Da Antonio Basoli a Ugo Guidi".
A presentare ad askanews il filo rosso del racconto espositivo è Edoardo Battistini di Fondantico. "Un percorso artistico bolognese - ci ha detto - che però è sempre stato legato ai percorsi artistici nazionali quindi l'800-900 bolognese è pienamente in regola con i grandi movimenti artistici di quel periodo in Italia e in Europa e però è movimento che io chiamo anarchico, nel senso che i pittori bolognesi sono sempre stati molto autonomi e non si sono mai legati più di tanto a questi movimenti nazionali e hanno anzi costruito una pittura estremamente libertina, estremamente autonoma e caratteristica sicuramente".
L'esposizione parte dai lavori del vedutista di inizio Ottocento Antonio Basoli, che in qualche modo ha rappresentato per Bologna ciò che Vanvitelli è stato per Roma e Bellotto per Venezia. Sono poi esposte opere veriste, naturaliste, del gruppo Goupil, fino ad arrivare a Simbolismo e soprattutto al periodo della Secessione bolognese. "Poi - ha aggiunto Battistini - andiamo avanti con il Novecento storico con delle incisioni di Giorgio Morandi, con Pompilio Mandelli o Ilario Rossi, pittori che dopo Morandi sono stati completamente eclissati ma che comunque per la città rappresentano tanto".
Il percorso della mostra, aperta al pubblico fino all'8 giugno, si chiude con Guidi, l'artista che ha saputo rappresentare il gusto della borghesia bolognese del Dopoguerra.