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Sogin, nuova fase di smantellamento centrale nucleare di Latina

di TMNews mercoledì 5 agosto 2020
2' di lettura

Roma, 5 ago. (askanews) - Nuova fase per lo smantellamento della centrale nucleare di Latina. Sogin, che è la società del ministero dell'Economia cui fanno capo le attività di dismissione degli impianti italiani, ha dato il via ai lavori che riguardano la parte esterna dell'edificio reattore con la demolizione degli schermi dei generatori di vapore. Complessivamente lo smantellamento dell'intera centrale ha un valore di circa 310 milioni di euro. Questa nuova fase dei lavori, che durerà sette anni cambierà lo skyline dello stesso edificio reattore, come ha spiegato Agostino Rivieccio, responsabile Sogin per la disattivazione della centrale:

"Oggi iniziamo gli schermi in calcestruzzo. Inizieremo a settembre, ottobre per quanto riguarda i sei generatori di vapore, i grandi cilindri rossi sul lato Est e sul lato Ovest, per terminare nel 2024 e arriveremo al 2027 con l'abbassamento della quota dell'edificio reattore dagli attuali 53 metri ai 38".

Nata nel 1958, quella di Latina era la più grande centrale

nucleare europea e oggi è all'avanguardia nel processo di

smantellamento con cui si recupererà il 93% del materiale utilizzato. L'ottica è quella dell'economia circolare. L'ultima fase riguarderà il reattore vero e proprio con la grafite ma per questo è necessario che prima sia individuato il Deposito nazionale che l'Italia aspetta da tempo. Intanto a Latina i tecnici Sogin stanno studiando le modalità più opportune per la rimozione della grafite del reattore.

"Gli unici che si stanno cimentando in questa attività - chiarisce Rivieccio - siamo noi italiani della centrale di Latina insieme ad un gruppo di francesi con una collaborazione che si sta portando avanti negli anni, ma indipendentemente da questa collaborazione qui a Latina portiamo avanti i nostri studi e prossimamente inizieremo delle caratterizzazioni dal punto di vista meccanico della grafite perchè vogliamo vedere meccanicamente che cosa è successo durante l'esercizio per capire cosa succederà nel momento in cui andremo ad estrarre dal reattore i blocchi di grafite".

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Gioia, emozione e cori dei fedeli per il nuovo Papa

Città del Vaticano, 8 mag. (askanews) - La gente esulta e piange in Piazza San Pietro mentre il fumo bianco si alza dal camino della Cappella Sistina dopo che i cardinali di tutto il mondo hanno eletto Robert Francis Prevost come nuovo papa. Grande l'emozione dei fedeli che fanno cori e versano lacrime di gioia-Piazza San Pietro si stringe così attorno a Leone XIV.

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Papa Leone XIV: costruire ponti per essere un popolo in pace

Città del Vaticano, 8 mag. (askanews) - "Aiutateci anche voi, gli uni gli altri, a costruire ponti, con il dialogo, con l'incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace". Lo ha detto Papa Leone XIV nel suo primo discorso dopo l'elezione dalla Basilica di San Pietro.

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Papa Prevost, Leone XIV è il primo pontefice statunitense

Roma, 8 mag. (askanews) - Agostiniano, nato a Chicago, stretto collaboratore di Francesco per essere stato Prefetto del Dicastero per i vescovi, Robert Francis Prevost è il primo Papa statunitense con il nome di Leone XIV. Ha un passato di missionario e conosce bene l'America Latina.

Prevost diventa così il 267mo Papa. Sessantanove anni, tocca a lui raccogliere il lascito di Bergoglio, che lo aveva creato cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023.

Profilo discreto, conosce bene le 'periferie esistenziali' tanto care a Francesco. Considerato il candidato di centro, ha riscosso il voto della Sistina per il suo essere un pastore universale, lontano dagli schieramenti più estremi. Una lunga esperienza maturata in anni di attività missionarie e di gestione di diocesi e seminari in Perù. Prevost conosce i vescovi di tutto il mondo per il suo ruolo a capo del dicastero per i Vescovi,. Incaricato di consigliare il Papa sulle nomine episcopali e anche presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina.

Il nuovo Papa aveva conosciuto Jorge Mario Bergoglio quando era arcivescovo di Buenos Aires. Dopo l'annuncio della morte, l'aveva ricordato così: "Era un uomo che voleva vivere autenticamente, con coerenza, il Vangelo. Voleva una Chiesa povera, che cammina con i poveri, che serve i poveri". Con Francesco condivide l'attenzione ai drammi dei migranti e del cambiamento climatico. Su questa scia, molto probabilmente, andrà il suo pontificato.

Certamente Leone XIV ha riunito i voti di America latina e America del nord. Qualcuno dice che a influenzare la scelta ci sarebbe stata anche la mano di Donald Trump, attraverso il negoziato del cardinale di New York, Timothy Dolan. Il presidente ha reagito subito su Truth Social: congratulazioni, è un grande onore rendersi conto che è il primo papa americano, non vedo l'ora di incontrarlo.

Il nuovo Papa però in passato non ha temuto di scontrarsi con la Casa Bianca. In un tweet di febbraio, contestava direttamente il vicepresidente ripubblicando un articolo della rivista National Catholic Reporter: JD Vance si sbaglia, Gesù non ci chiede di fare graduatorie nel nostro amore per gli altri.

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Le prime parole di papa Leone XIV: la pace sia con voi

Città del Vaticano, 8 mag. (askanews) - "La pace sia con tutti voi": così il nuovo Papa, Robert Francis Prevost, ha salutato la folla in piazza San Pietro. Sono le sue prime parole.

"Fratelli e sorelle carissimi - ha detto - questo è il primo saluto del Cristo Risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra".

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