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Tornare a Bergamo: la GAMeC come esperienza e rappresentazione

di TMNews mercoledì 4 novembre 2020
2' di lettura

Bergamo, 4 nov. (askanews) - Tornare a Bergamo nei giorni in cui in Italia la seconda ondata della pandemia di coronavirus porta, di nuovo a chiusure e limitazioni è un'esperienza già di per sé forte; farlo per visitare, nelle ultime ore di apertura al pubblico prima del nuovo stop ai musei, la mostra "Ti Bergamo", nata da ciò che la Galleria d'arte moderna e contemporanea della città orobica ha fatto durante il lockdown di primavera, è ancora più intenso ed emozionante. Soprattutto perché il progetto, curato dal direttore della GAMeC Lorenzo Giusti, ha un sottotitolo molto chiaro: quello di cui si prova a parlare attraverso le opere d'arte è la comunità di Bergamo, quelle persone che sostanzialmente per prime, e spesso da sole, si sono trovate a fronteggiare la tempesta del contagio da Covid-19. E intorno a loro si sono stretti artisti, intellettuali, personaggi dello spettacolo, curatori, medici, politici.

"Volevamo restituire questa idea di comunità - ha detto Lorenzo Giusti ad askanews - estremamente allargata. La mostra poi è una mostra strana, perché interseca i piani, mette insieme elementi molto diversi tra loro, esprime un cortocircuito emotivo. Ma non è una mostra sul Covid, anzi è una mostra estremamente positiva che pensa a una nuova modalità per intessere relazioni, per tenere insieme i legami".

Il punto è proprio questo: l'idea di costruire qualcosa - una mostra nella fattispecie - partendo da un momento drammatico, ma non solo come una sorta di monumento, piuttosto come un modo di essere e di pensarsi, dopo quel momento, sfruttando le possibilità che l'emergenza ha costretto a immaginare anche in chiave futura, come progetto che non si ferma. Così da quell'idea di costruire un legame con la comunità e il mondo esterno che è stata Radio GAMeC, progetto segnalato anche dall'Unesco, sono poi nate altre esperienze, altre pratiche, altre espressioni, che la mostra prova a rimettere insieme. In un modo che, come la radio, non ha mai negato di voler essere in primo luogo "sentimentale", ossia vivo, partecipe, reale.

"C'è stata una grande energia in un certo momento qui - ha aggiunto Giusti - una adrenalina che ha dato vita a tante creazioni, a tante manifestazioni, a tante iniziative di beneficienza, di testimonianza di vicinanza a Bergamo E' stato un momento particolare, il museo ha cercato di raccontarlo: in un primo momento attraverso la radio, in un secondo momento con gli strumenti che gli sono propri, quelli dell'immagine e quelli della presentazione dell'immagine".

Una rappresentazione che trova, nella mostra, molteplici forme e molteplici nomi, da Filippo Berta ai MASBEDO, da Olimpia Zagnoli a Simone Fattal, da Emiliano Ponzi ad Andrea Mastrovito, solo per citare alcuni degli artisti esposti. Ma non è questo elenco, per quanto prestigioso, a dare il senso dell'importanza della mostra, che resta un'esperienza ulteriore, avvolgente e capace di essere una testimonianza unica di un luogo e soprattutto di un tempo, il nostro.

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Execus, la MarTech italiana racconta le sfide future

Milano, 16 mag. (askanews) - Execus S.p.A., società capofila dell'omonimo Gruppo attivo nel digital marketing, Ad-tech e social selling, annuncia l'ingresso di un nuovo amministratore delegato, Giorgio Spina, al fianco di Andrea stecconi (CEO) e Gianni Adamoli nuovo Presidente del CDA.

Abbiamo intervistato Giorgio Spina, CEO di Execus:

"Execus nasce con l'obiettivo di intercettare e anticipare i cambiamenti di mercato, trasformando ogni nuova esigenza in un'opportunità di business per i nostri clienti. La nostra forza risiede nella capacità di crescere lungo due direttrici complementari. Da un lato, sviluppiamo la crescita organica attraverso una rete estesa di consulenti specializzati, che ci consente di mantenere un contatto diretto e continuo con PMI e grandi aziende, comprendendone in profondità le esigenze e proponendo soluzioni su misura. Dall'altro lato, come società quotata, possiamo perseguire una strategia di crescita inorganica, acquisendo e integrando realtà innovative, spesso dotate di tecnologie proprietarie altamente avanzate ma con difficoltà a raggiungere pienamente il mercato. La nostra piattaforma agisce come acceleratore di crescita: aiutiamo queste aziende a svilupparsi più rapidamente, favorendo la valorizzazione e la diffusione delle loro soluzioni tecnologiche, con l'ambizione di costruire insieme una crescita esponenziale condivisa."

Tra le principali sfide, il ruolo crescente dell'intelligenza artificiale, già integrata nei servizi offerti da Execus. Su questo è intervenuto anche il Andrea Stecconi, CEO del Gruppo:

"Execus si posiziona come uno dei principali attori del settore MarTech grazie alla capacità di offrire soluzioni concrete e ad alto valore aggiunto per il marketing digitale, soprattutto nel mondo delle PMI. Siamo pionieri anche nel campo della sostenibilità digitale: con Green Web Meter, la nostra piattaforma proprietaria, siamo riusciti a innovare il mercato, offrendo un servizio unico che non solo migliora le prestazioni tecniche dei siti web - in termini di velocità, efficienza e user experience - ma anche il loro impatto ambientale. Green Web Meter utilizza un algoritmo validato dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che consente di misurare e ridurre le emissioni di CO legate al traffico web, rendendo il digitale più sostenibile.

Parallelamente, abbiamo sviluppato altre soluzioni che sfruttano a pieno l'intelligenza artificiale per fare delle survey automatizzate (NPS, CSI, ecc.) raccogliendo feedback personalizzati, in tempo reale, dai propri clienti. In questo modo, aiutiamo le PMI e le grandi aziende non solo a digitalizzarsi, ma anche a farlo in modo competitivo, rafforzando il loro posizionamento nel mercato globale."

Innovazione, nuove tecnologie, alta professionalità. Execus S.p.A. ribadisce il suo impegno al fianco dell'imprenditoria italiana.

TMNews

Meloni: assenti a riunione a 4 su Ucraina? Perché non inviamo truppe

Tirana, 16 mag. (askanews) - "Rispetto a questo dibattito sulla mancata presenza italiana nelle riunioni tra Gran Bretagna, Francia, Polonia, Germania e Ucraina, io devo ribadire una cosa che ho già spiegato diverse volte: cioè che l'Italia ha da tempo dichiarato di non essere disponibile a mandare truppe in Ucraina. Non avrebbe senso per noi partecipare a dei formati che hanno degli obiettivi sui quali non abbiamo dichiarato la nostra disponibilità. Credo che sia un fatto di chiarezza e di coerenza". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa in piazza Scanderbeg a Tirana dopo il bilaterale con il premier albanese Edi Rama.

"E a chi si lamenta - ha continuato - l'opposizione per esempio, chiedo la stessa chiarezza e la stessa coerenza. Cioè: ci si chiede di partecipare a questi formati perché dovremmo mandare le truppe in Ucraina o ci si chiede di partecipare a questi formati per fare una foto e poi dire di no? Perché in queste cose bisogna essere seri, e io sono una persona seria".

"Ovviamente l'Italia, che ha sempre sostenuto l'Ucraina e continua a sostenerla, nell'ambito di quello che è stato deciso, in ambito Ue e in ambito Nato, continua a partecipare a tutti gli altri tavoli, tutti gli altri livelli, tutti gli altri format e a tutti le altre iniziative - ha concluso - ma su questa iniziativa specifica noi non abbiamo dato la nostra disponibilità. Spero di essere stata ancora una volta molto chiara".

TMNews

Amirante (Nuovi Orizzonti): attenti al grido sordo dei giovani

Roma, 16 mag. (askanews) - "Insieme alla Camera di Commercio di Frosinone-Latina stiamo portando avanti questo ciclo di incontri invitando amici che nel loro campo, anche l'impresa, hanno messo al centro l'uomo e la dignità della persona che è quello che Nuovi Orizzonti sente di dover fare e su cui sensibilizzare questo mondo che sembra andare verso l'autodistruzione, attenti al grido anche di tanti giovani e queste iniziative sono un modo anche per dare voce a questo grido che ogni giorno raccogliamo, sordo ma terribile. Cerchiamo di essere testimoni di speranza in un mondo dove anche la speranza inizia a vacillare, speranza che invece non delude come ci ha ricordato anche Papa Leone XIV. E che Papa Francesco definiva l'ancora a cui aggrapparci nei momenti difficili".

Così Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti, in occasione del dibattito pubblico su economia, etica e spiritualità, ricordando la figura di Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, svoltosi a Cittadella Cielo a Frosinone.

TMNews

Video di Macron, Starmer, Merz e Tusk: posizione Russia inaccettabile

Milano, 16 mag. (askanews) - Nei giorni dei primi colloqui fra Russia e Ucraina dopo tre anni di guerra, a Istanbul, la diplomazia internazionale è al lavoro per cercare di arrivare a un cessate il fuoco. Ma al momento non ci sono veri progressi e la posizione della Russia "è inaccettabile" hanno detto i leader europei, a margine della sesta riunione della Comunità politica europea (Cpe) in corso a Tirana, a cui ha partecipato anche Giorgia Meloni.

In una videodichiarazione congiunta, i Capi di Stato e di governo di Francia, Regno Unito (Keir Starmer) Germania (Friedrich Merz) e Polonia (Donald Tusk,) hanno fatto sapere di averne parlato anche col presidente Trump.

"Abbiamo appena avuto un incontro con il Presidente Zelensky e poi una telefonata con il Presidente Trump per discutere gli sviluppi dei negoziati di oggi. La posizione russa è chiaramente inaccettabile, e non per la prima volta - ha detto il premier britannico Keir Starmer.

"Abbiamo avuto una discussione congiunta con il presidente Trump, in cui abbiamo tutti convenuto che è inaccettabile per la seconda volta che la Russia e il Presidente Putin non rispondano alle richieste avanzate dagli americani, sostenute dall'Ucraina e dagli europei - ha detto ll presidente francese Macron - nessun cessate il fuoco, nessun incontro a livello decisionale e nessuna risposta alla proposta di cessate il fuoco".

Per Friedrich Merz "gli sforzi diplomatici che abbiamo fatto finora sono purtroppo falliti a causa della mancanza di volontà della Russia di fare i primi passi nella giusta direzione. Ma non ci arrenderemo".

"La parte russa non intendeva negoziare in presenza degli Stati Uniti - ha aggiunto Donald Tusk - La parte russa ha nuovamente posto condizioni assolutamente inaccettabili non solo per l'Ucraina, ma per tutti noi. Continueremo a lavorare insieme".

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