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Luiss Business School, nasce Osservatorio welfare:focus su futuro

di TMNews venerdì 19 febbraio 2021
3' di lettura

Roma, 19 feb. (askanews) - Come sarà il welfare del futuro e quale sarà il futuro del welfare? Interrogativi che già prima della pandemia da Covid-19 erano quanto mai di attualità alla luce di una popolazione la cui vita media si allunga sempre di più. Domande che l'emergenza sanitaria e la velocità con cui ha messo il mondo intero difronte a profondi cambiamenti, sono sono divenute ancora più urgenti. Nasce proprio da queste sfide l'Osservatorio Welfare della Luiss Business School, diretto da Mauro Marè e presentato nel corso del webinar: "Il Welfare del futuro, dopo la pandemia". Al webinar hanno preso parte Marina Calderone, presidente Consiglio nazionale ordine consulenti del lavoro, Maria Bianca Farina, presidente Poste italiane, Pier Carlo Padoan, presidente designato UniCredit, e Roberto Pessi, prorettore dell'Università Luiss Guido Carli.

Ad introdurre i lavori il presidente della Luiss Business School, Luigi Abete: "Sono tutti temi presenti sul tavolo negli ultimi anni e negli ultimi mesi - spiega Abete - che con il governo Draghi diventano di importanza congiunturale perchè è evidente che solo una condivisione di questi temi può consentire di attivare la macchina della crescita post pandemia".

Temi evidenziati nel corso del webinar da Paolo Boccadrelli, direttore della Luiss Business School che ha voluto sottolineare come il cambiamento dei modelli nel mondo del lavoro unito all'invecchiamento della popolazione con i riflessi sulla Sanità avranno un impatto enorme sul welfare: "Le domande che ci siamo posti come Business School quale sarà l'evoluzione del mercato del welfare, in termini sia di servizi per i privati sia per gli operatori che sono nell'alveo del settore pubblico o del terzo settore e quali saranno le sfide che tutte le imprese, tutte le organizzazioni dovranno cogliere, ad esempio per garantire ai propri dipendenti, collaboratori una situazione di benessere e capacità di intercettare le sfide del futuro con maggiore serenità ed equilibrio. Quindi per noi è diventato un progetto strategico perchè risponde ai bisogni di un mercato professionale, quello degli operatori di settore. Ma anche le sfide che le aziende e i manager delle aziende devono cogliere per poter garantire alle proprie organizzazioni un percorso di sviluppo più sostenibile ed adeguato alle sfide del tempo".

Proprio la necessità di conuigare pubblico e privato è stata poi sottolieata dalla presidente di Poste, Maria Bianca Farina, per la quale si può fare e si deve fare molto per integrare al meglio la protezione assicurativa con il welfare pubblico. Partnership pubblico-privato come mostrano esperienze estere di successo in cui il pubblico trova completamento nelle risorse private.

A chiudere i lavori il professor Giuliano Amato che nel suo intervento ha sottolineato il bisogno di un nuovo equilibrio per il welfare a trecento sessanta gradi. "Vedo che il welfare ha uno spazio crescente oggi, vedo che ha una serie di bisogni da soddisfare, ritengo e torno a lunto di partenza, che la voglia di ridisegnarlo da cima a fondo sia una voglia da reprimere perchè possa solo lasciare le cose come stanno e che conviene conventrarsi su punti nodali rispetto al cambiamento, il vecchio che non muore mai mettiamolo in un villaggio assistito anzichè lasciarlo solo in casa, piuttosto che metterlo in una residenza orribile e lì darà un rendimento con la sua pensione anziché perderla, creiamo un differenziale efficace tra domanda e offerta di lavoro, accorgiamoci che abbiamo una grande quantità di risparmio e cerchiamo di usare con intelligenza questo risparmio connettendone i flussi e le canalizzazioni".

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Washington, Israele: incitamento antisemita soprattutto dall'Europa

Gerusalemme, 22 mag. (askanews) - "C'è una linea diretta che collega l'incitamento antisemita e anti-israeliano a questo omicidio. Questo incitamento viene fatto anche da leader e funzionari di molti Paesi e organizzazioni internazionali, soprattutto europei". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar dopo l'omicidio a colpi di pistola fuori dal museo ebraico di Washington in cui sono stati uccisi due dipendenti dell'ambasciata israeliana che aveva organizzato un evento nelle sale del museo.

"Questo è ciò che accade quando i leader del mondo si arrendono alla propaganda terroristica palestinese - e la servono", ha aggiunto il ministro, "le loro dichiarazioni e i loro attacchi incolpano Israele, invece di Hamas. Hamas ha iniziato la guerra il 7 ottobre, è l'unico responsabile della sua continuazione ed è l'unico responsabile delle sofferenze di israeliani e palestinesi".

Le accuse arrivano anche il giorno dopo l'incidente avvenuto al campo profughi di Jenin, dove l'esercito israeliano ha aperto il fuoco, sparando colpi di avvertimento, durante la visita di una delegazione di diplomatici, fra cui molti europei. L'episodio ha provocato lo sdegno e la reazione della comunità internazionale che ha chiesto spiegazioni al governo israeliano, il quale si è scusato per l'accaduto.

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Sostenibilità, Oungre (A2A): Innovazione leva decarbonizzazione

Roma, 22 mag. - Non si poteva non parlare di sostenibilità alla quarta edizione dello Young Innovators Business Forum promosso da ANGI-Associazione Nazionale Giovani Innovatori al Meet di Milano. Relatore d'accezione è stato Patrick Oungre, Group Head of Innovation, AI and R&D del gruppo A2A.

"La nostra azienda crede nell'innovazione come leva per contribuire realmente alla decarbonizzazione. Bisogna investire e fare scouting di tecnologie, che sono in continua evoluzione. Dobbiamo avere la capacità di intercettare subito gli strumenti che il mondo tech ci mette pian piano a disposizione e di accompagnare i giovani ricercatori o le start-up alle prime armi a capire che quella nuova tecnologia può far compiere il cambio di passo verso la decarbonizzazione. Il nostro team lavora al fianco dei Giovani Innovatori proprio per aiutarli a far sì che la loro tecnologia contribuisca a cambiare il mondo", ha detto Oungre.

Sul fronte degli investimenti, ha aggiunto, "l'Italia ancora sconta a livello europeo un po' di lentezza nel comprendere che, per sviluppare veramente l'ecosistema, le risorse erogate devono essere importanti. Oggi l'investito nel nostro Paese ammonta a poco più di un miliardo di euro all'anno in venture capital, mentre Germania e Francia presentano numeri superiori di otto-nove volte. Se vogliamo contribuire allo sviluppo italiano, dunque, dobbiamo cambiare passo e farlo in fretta. L'Italia si merita di essere protagonista dell'innovazione".

In collaborazione con Angi

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A Roma l'iniziativa "Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro"

Roma, 22 mag. (askanews) - Inaugurata a Roma un'installazione a forma di sigaretta, lunga 14 metri e alta 3, presso Piazza San Silvestro. L'opera, che rappresenta il tunnel della dipendenza dal fumo, è parte della campagna di sensibilizzazione itinerante "Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro" condotta da WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe) in collaborazione con l'Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia Medica del Policlinico di Tor Vergata di Roma, volta a porre l'attenzione sulle patologie fumo-correlate.

Silvia Novello, Presidente WALCE, ha dichiarato: "Valce ha disegnato negli ultimi 15 anni tutta una serie di iniziative e progetti che in maniera capillare e personalizzata vanno a promuovere la prevenzione primaria su diverse fasce di popolazione. Il tunnel è diretto all'intera popolazione perché è aperto a tutti e all'interno è possibile svolgere un percorso esperienziale con tutta una serie di messaggi chiave per vivere meglio e vivere sano, quindi non soltanto focalizzati sul fumo, anche se il fumo di sigaretta è il nostro primo obiettivo e lo è perché l'85% dei casi di tumore polmonare sono ancora legati all'abitudine tabagica".

Sabrina Mariotti, Referente WALCE per la Regione Lazio, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Il fumo di sigaretta in realtà è tra le prime cause di tumore al polmone e può determinare il tumore del polmone a piccole che a grandi cellule ed è dimostrata dal punto di vista scientifico e biologico una correlazione diretta da parte delle sostanze che si sprigionano nel fumo di sigaretta con il danno dell'epitelio della mucosa bronchiale che poi nel tempo può determinare lo sviluppo della malattia tumorale".

L'iniziativa permette a cittadini, sanitari, media ed istituzioni di svolgere un percorso multimediale all'interno del tunnel, accompagnati da oncologi, pneumologi e psicologi per conoscere a pieno i danni del tabacco e dei dispositivi elettronici per essere informati sui percorsi di disassuefazione, sui fattori di rischio legati al tumore del polmone e su altre malattie dell'apparato respiratorio. All'interno dell'installazione, inoltre, è possibile anche sottoporsi ad un test spirometrico testimoniando, così, anche il valore della prevenzione.

"La sensibilizzazione e l'educazione sono fondamentali, così come cercare di tenere sempre alta l'attenzione anche da parte dei più giovani" - afferma Vanessa Cattoi, Coordinatrice alla Camera dell'Intergruppo 'Insieme per un impegno contro il cancro' - "Anche l'iniziativa che viene proposta oggi da WALCE, e quindi anche il fatto di coinvolgere gli istituti scolastici proprio per cercare di sensibilizzare fin dalla giovane età, testimonia l'importanza degli stili di vita. L'incidenza che il fumo in particolar modo ha sulle patologie oncologiche è un aspetto veramente importante che, anche come Intergruppo insieme per un impegno contro il cancro, stiamo cercando di portare avanti".

La giornata inaugurale dell'iniziativa condotta da WALCE ha sottolineato l'importanza di far coesistere il tema della prevenzione con strategie di comunicazione volte a sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze derivanti dal vizio del fumo.

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III International Meeting Confprofessioni-Apri International

Roma, 22 mag. - "Confprofessioni intende guidare le Pmi nel percorso di internazionalizzazione. Per farlo, ogni impresa deve poter contare sul sostegno di professionisti qualificati: noi ci impegniamo affinché le nostre aziende acquisiscano le competenze necessarie per aprirsi a nuovi mercati. Un secondo obiettivo è attrarre investimenti esteri nelle strutture italiane. Al legislatore chiediamo non solo fondi e risorse economiche, ma anche strumenti concreti di supporto: ad esempio semplificazioni per l'accreditamento all'estero, come nel Piano Mattei, e incentivi per Paesi strategici quali l'Armenia e altre aree in cui le nostre imprese possono espandersi". Lo ha dichiarato Marco Natali, presidente della Confederazione Italiana Liberi Professionisti, nel corso della III edizione dell'Annual International Meeting, promosso da Confprofessioni e Apri International che si è svolto a Palazzo Rospigliosi a Roma. All'appello del presidente Natali ha risposto Maria Elena Boschi (Italia Viva), vicepresidente della Commissione parlamentare di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi: "L'internazionalizzazione delle PMI è resa complessa dalle incertezze legate ai dazi americani, che spingono le imprese a cercare nuovi mercati. Per affrontare questa sfida servono professionisti preparati e un sostegno concreto del "sistema Paese". In passato, con il nostro governo, abbiamo attuato garanzie pubbliche e stanziato milioni per il Piano Made in Italy, favorendo l'espansione all'estero. Fondamentale è anche difendere i nostri marchi autentici contrastando l'italian sounding". Sulla necessità di sostenere le Pmi si è espresso anche Antonio Misiani (Pd), vicepresidente della commissione Bilancio al Senato: La guerra commerciale lanciata dagli Stati Uniti penalizza fortemente i Paesi esportatori come l'Italia, che intrattiene scambi significativi con il mercato americano. Per tutelare le nostre Pmi, è necessario uno sforzo congiunto tra pubblico e privato volto a diversificare e difendere le quote di mercato internazionali, compensando le perdite negli Usa". Gli obiettivi di Apri International sono stati illustrati dal vicepresidente di Confprofessioni Luigi Carunchio: "Stiamo costruendo una rete a supporto dei professionisti italiani attraverso la realizzazione di un network dove è possibile sviluppare sinergie tra tutte le attività che i professionisti stessi svolgono nell'ambito delle proprie specializzazioni e dei Paesi di riferimento dove operano per promuovere l'internazionalizzazione e l'innovazione delle imprese". Per Giuseppe Tripoli, segretario generale Unioncamere: "Le imprese italiane stanno andando molto avanti sul fronte dell'internazionalizzazione. Basta pensare che negli ultimi 5 anni l'export è cresciuto del 30% raggiungendo la cifra di 625mld di beni esportati più 150 circa di servizi esportati. L'export aiuta le imprese a crescere anche in capacità innovativa, occorre allargare questa platea ad almeno altre 20mila imprese che sono in condizioni di poterlo fare. Il Pnrr sta aiutando questo processo, penso all'innovazione nel turismo e nei rapporti con la PA, la digitalizzazione. Sarà importante che dopo giugno 2026 ci siano strumenti finanziari che continui a sostenere questo sforzo innovativo". Le opportunità offerte dalla Zes unica del Mezzogiorno hanno caratterizzato l'intervento di Stefano Ducceschi, senior advisor Apri International: "Il Sud è una straordinaria opportunità per promuovere investimenti esteri. La Zes unica del Mezzogiorno, che contiene ben otto regioni del nostro Paese, è capace di attrarre risorse importanti dall'estero. I dati parlano di circa 629 autorizzazioni uniche concesse con un volume di investimenti di circa 24 miliardi di euro e 32mila nuovi addetti. Il primo luglio presenteremo la Zes unica del Mezzogiorno nell'ambasciata di Berlino, sarà l'occasione per spiegare a tutta la Germania questa opportunità". L'internazionalizzazione è un processo che non riguarda solo le imprese ma anche le istituzioni, come sottolineato da Fulvio Baldi, sostituto procuratore della Corte di Cassazione: "Negli ultimi anni sono stati fatti passi in avanti importanti nella direzione dell'internazionalizzazione della giustizia. Sono stati creati organi deputati alle strutture internazionale che sono stati messi in rete tra loro. Anche la Procura generale della Cassazione ha un ufficio relazioni internazionali molto attivo. Esistono reti per i serious crime nelle indagini internazionali. Ci sono magistrati di collegamento con altri paesi. Rispetto a 20 anni fa è sorta una galassia che noi stiamo percorrendo con convinzione e questo è un segnale molto positivo".

In collaborazione con Confprofessioni

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