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Covid, Istat: 746.146 morti nel 2020: mai così dal dopoguerra

di TMNews venerdì 5 marzo 2021
2' di lettura

Roma, 5 mar. (askanews) - Nel 2020 il totale dei decessi è stato il più alto mai registrato in Italia dal secondo dopoguerra: 746.146 morti, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% di eccesso). Sono i dati del quinto Rapporto dell'Istat e dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) sull'analisi della mortalità dell'anno 2020 per il complesso dei decessi e per il sottoinsieme dei soggetti positivi al Covid-19 deceduti. Tra marzo e dicembre 2020 si sono osservati 108.178 decessi in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019 (21% di eccesso).

Dall'inizio dell'epidemia e fino al 31 dicembre 2020, emerge dal dossier, in Italia il contributo dei decessi Covid-19 alla mortalità per il complesso delle cause è stato, a livello medio nazionale, del 10,2%, con differenze geografiche: 14,5% al Nord, 6,8% al Centro e 5,2% nel Mezzogiorno. Il contributo più rilevante è dovuto all'incremento delle morti della popolazione con 80 anni e più, ne sono decedute 486.255, 76.708 in più rispetto al quinquennio precedente.

Gli effetti della seconda ondata epidemica sulla mortalità in Italia proseguono nel 2021. A gennaio si stimano 70.538 decessi, duemila in più rispetto alla media dello stesso mese del periodo 2015-2019 e 8.500 in più di gennaio 2020; questo eccesso per il 75% riguarda le regioni del Nord: Lombardia, Veneto e Emilia-Romagna. Inoltre, durante la prima fase si sono contati oltre 211.750 decessi (da marzo a maggio del 2020); tra ottobre e dicembre 2020, nella seconda ondata, 213mila morti: 52mila in più rispetto alla media dello stesso periodo degli anni 2015-2019.

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