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Sharm chiama Italia, turisti e vip vivono in una bolla Covid-free

di TMNews martedì 23 marzo 2021
3' di lettura

Roma, 23 mar. (askanews) - Sharm el Sheikh chiama Italia. Sono in tanti gli italiani che hanno cercato (e stanno cercando) una via di fuga dalla zona rossa nella famosa località egiziana sul Mar Rosso. Tra questi ci sono BenDj, volto noto della movida milanese, e da pochi giorni Guenda Goria (figlia di Maria Teresa della Ruta e Amedeo Goria), che dopo sei mesi nella Casa del Grande Fratello ha pensato bene di trasferirsi nella sua seconda residenza a Sharm, come ha raccontato ad askanews:

"In realtà, non ho mai fatto segreto di essere una delle tante italiane che vivono anche all'estero, nel senso che io ho passato qui nel 2020 circa 6 mesi della mia vita, io ho casa qui, la mattina mi alzo vado a fare la spesa e vivo una vita molto semplice".

"In più c'è stata questa occasione lavorativa che è stato questo workshop organizzato dal Domina Coral Bay, da tantissimi tour operator e anche dal governo egiziano e italiano, per provare a rilanciare il turismo".

"A Sharm el Sheikh tanta gente dice 'Covid-free', ma Covid-free non esiste. Ma il vantaggio è che qui è tutto all'aperto. Poi la regola è che ogni persona non può entrare nell'albergo. Se io domani voglio andare a mangiare nel ristorante di un altro hotel non mi fanno entrare. Poi qui al Domina c'è la clinica all'interno, c'è l'ambulanza, quindi siamo assistiti, viviamo in un'isola felice. Siamo al sicuro, sono anche stati registrati dei casi, ma sono rimasti nella loro abitazione assistiti dal medico. La gente mangia al ristorante, una vita normale", ha spiegato e il dj e producer italo-tunisino che si trova da tre mesi in Egitto e in questo periodo si è spostato per lavoro anche a Dubai, mentre solitamente in Italia lavora alla Bullona o al Twiga di Forte dei Marmi.

Al Domina Coral Bay (di proprietà dell'italiano Ernesto Preatoni) si vive come in una "bolla Covid-free", si viene tamponati prima di arrivare al resort, durante la permanenza e poi al rientro, e così, in tutta sicurezza ci si può dare alla pazza gioia, tra cene, balli e relax in spiaggia. Non sono mancati gli insulti però da parte di alcuni utenti sui social.

"Io ci terrei a trasmettere questo messaggio, evitando la caccia alle streghe perché se sono qui ho delle motivazioni professionali e anche private, anche di vita, ho casa etc. Non devo giustificare niente a nessuno. Ma se la mia presenza qui può aiutare a porre l'attenzione sul settore del turismo e sul fatto che ci sono tantissime agenzie di viaggio, che sono in gravissime difficoltà e tantissimi tour operator che vogliono provare a riaprire anche qui a Sharm el Sheikh. Perché oggi si può partire sicuri, perché possiamo avere l'accesso facile ai tamponi e quindi basta che uno si tampona in Italia, durante la permanenza e quando torna e quindi si può viaggiare".

Per rilanciare il turismo lo scorso fine settimana Domina ha organizzato un workshop (Sharm chiama Italia), di cui Guenda Goria è stata ambasciatrice, per presentare quello che potrebbe rivelarsi un modello di turismo sicuro per l'estate 2021.

"Turismo in Italia, ma turismo anche all'estero. Perché io sono qui con un sacco di persone italiane, io sono in un villaggio di proprietà italiana, le mie amiche sono italiane, ci sono tanti italiani che hanno investito in attività e ristoranti, e sono in una difficoltà pazzesca. Le misure anti-Covid sono assolutamente severe qui come in Italia. Inutile continuare con lo spauracchio 'non si può viaggiare'. Bisogna dire 'si può viaggiare in maniera consapevole e sicura'", ha concluso l'ex gieffina.

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Milano, 19 mag. (askanews) - Il mercato dei medicinali contraffatti rappresenta fino al 10% circa del settore farmaceutico globale. Un problema non solo economico ma un vero e proprio rischio per la salute collettiva. Con il decreto legislativo del 6 febbraio 2025, anche l'Italia ha implementato la direttiva europea "anticontraffazione del farmaco" tesa a introdurre un sistema di tracciamento e dunque a impedire che arrivino ai pazienti medicinali falsificati o contraffatti. Lo strumento per raggiungere questo obiettivo è il GS1 DataMatrix, già adottato negli altri paesi UE e introdotto in Italia con un altro decreto del ministero della Salute.

"Il decreto pubblicato il 6 marzo 2025 - spiega Bruno Aceto, ceo GS1 Italy - stabilisce che su tutti i farmaci prescritti e commercializzati in Italia sia apposto un GS1 DataMatrix che è quindi uno standard GS1 per l'identificazione e la marcatura dei prodotti. Per noi è un risultato importante perché arriva dopo mesi di lavoro che abbiamo fatto con i rappresentanti delle aziende farmaceutiche, le associazioni di categoria. Abbiamo coordinato un gruppo di lavoro per supportare anche le istituzioni nella definizione della soluzione tecnica".

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"La prima informazione - argomenta Aceto - è l'identificativo univoco di prodotto che si chiama GTIN, Global Trade Eight Number che appartiene appunto al sistema GS1. Poi c'è il codice seriale del prodotto, il lotto di produzione, la data di scadenza e il numero di autorizzazione alle emissioni in commercio che veniva lasciato dall'Aifa".

Queste informazioni che dovranno essere presenti e leggibili sulla confezione e contenute nel GS1 DataMatrix impediranno fenomeni di falsificazione e contraffazione. "L'identificazione univoca, insieme alla gestione dei registri europei e globali, di controllo, consente di incrociare i dati di produzione del farmaco ai dati di commercializzazione del farmaco - afferma ancora Aceto - quindi non può esserci un prodotto che ha lo stesso codice e in quanto tale un codice che non è presente negli archivi, quindi un GS1 DataMatrix che fosse inventato o copiato verrebbe immediatamente riconosciuto".

Questa novità arriva a 20 anni dall'introduzione nel settore sanitario dei codici a barre GS1, che ha rivoluzionato l'identificazione e la tracciabilità di farmaci e dispositivi medici in oltre 70 Paesi del mondo. Col GS1 datamatrix inizia ora un'altra rivoluzione silenziosa per il nostro Paese

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"Melania e io siamo addolorati per la recente diagnosi di Joe Biden. Porgiamo i nostri più calorosi auguri a Jill e alla sua famiglia e auguriamo a Joe una rapida guarigione".

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"Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell'amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un'unica famiglia" ha detto Leone XIV nella sua omelia di inizio pontificato. Il Papa ha inoltre pregatoper popolo di Gaza "ridotto alla fame" e la "martoriata Ucraina", invocando una pace giusta e definitiva. Presenti alla messa, tra i tanti, il vicepresidente Usa JD Vance e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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