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"Il divin codino", l'uomo dietro il campione Baggio su Netflix

di TMNews lunedì 24 maggio 2021
2' di lettura

Roma 24 mag. (askanews) - "Il divin codino", il film su Netflix dal 26 maggio, non è la glorificazione del campione Roberto Baggio ma è soprattutto la storia di un uomo che sfida se stesso, il proprio destino, che si forgia anche attraverso i propri fallimenti, anche se il mancato rigore nella finale del mondiale del 1994 lo ha un po' segnato. Il film diretto da Letizia Lamartire è interpretato da un bravissimo Andrea Arcangeli, Valentina Bellè, nel ruolo della moglie del calciatore, e Andrea Pennacchi in quello del padre, uomo rigido e di poche parole con cui Baggio ha avuto un rapporto di grande amore ma molto complesso. La regista e l'interprete raccontano il loro incontro con il campione:

"Ero veramente preoccupata, a prescindere dal film, che comunque era un film complesso e difficile, ma cosa pensasse lui, quindi quando l'ho incontrato la prima volta e lui m i ha accolta, ma davvero, in quello che è il progetto che riguarda la sua vita, da lì in poi è stato tutto più semplice. E poi la parte finale, quando abbiamo visto il film insieme, devo dire che è stato veramente commovente".

"Ricordo questo momento un po' catartico in cui ci siamo visti, ci siamo guardati, io cercavo qualcosa di me in lui, e lui cercava qualcosa di lui in me. E poi è stato bello alla fine capire che eravamo entrambi in imbarazzo, e questa è la qualità più grande di Roberto, perché lui è sempre umile, sempre semplice".

Il calciatore e sue moglie hanno raccontato con semplicità la loro storia e sono stati spesso sul set. Nel film emerge la lotta di Baggio contro le avversità, gli incidenti, sempre supportato dalla sua fede nel Buddhismo e dal legame con le radici.

"Abbiamo sviscerato quelli che sono i momenti più dolorosi, sicuramente, della carriera di Roberto, ma anche sono momenti di svolta, perché da lì ha incontrato il buddismo, c'è stato sempre un cadere e rialzarsi continuamente. E' quello che poi l'ha reso, agli occhi della gente, un vero e proprio eroe, ma un eroe di tutti".

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Non solo; la novità riguarda l'accesso ai musei civici e ai monumenti di competenza di Roma Capitale che sarà gratis per tutti i residenti della Città Metropolitana mentre pagheranno un ingresso turisti e non residenti alla Fontana di Trevi e ad altri 5 siti e musei finora gratuiti. Ma la Fontana è quella che fa più discutere: si pagherà l'accesso all'invaso, regolamentando l'afflusso turistico così come durante i recenti lavori di manutenzione. Una novità che non piace a tutti.

"Non dovrebbe essere così, i turisti che vengono da fuori già spendono, già lasciano qualcosa al Comune di Roma, non lo trovo giusto, mi sembra un eccesso". "Da un lato potrebbe essere giusto perché c'è bisogno di pagare la pulizia della fontana, ci sono delle spese, dall'altro penso che la cultura debba essere accessibile a tutti". "Sono a favore - dice invece una turista spagnola - non penso che sia una cattiva idea perché capisco che con questi soldi potranno mantenere la città, che è piena di turisti, e credo che la questione del super-turismo sia molto importante".

Fontana di Trevi registra una media di 30.000 accessi al giorno, con punte di 70.000, per un totale di oltre 9 milioni di visitatori l'anno.

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