CATEGORIE

Riforma legge sanitaria: Lombardia rilancia medicina territoriale

di TMNews mercoledì 28 luglio 2021
3' di lettura

Milano, 29 lug. (askanews) - In Lombardia la riforma della legge sanitaria muove i suoi primi passi, con l'approvazione in giunta della proposta targata Letizia Moratti. Una proposta giunta dopo i mesi difficili della pandemia, che ha mostrato alcuni limiti del sistema sanitario regionale, come la medicina territoriale da cui questa riforma vuole ripartire. Proprio le novità introdotte dal testo sono state al centro del webinar La nuova riforma sanitaria lombarda organizzata da Motore Sanità, che attraverso iniziative come questa punta a mettere in connessione cittadini e istituzioni. Ne abbiamo parlato con uno dei partecipanti al webinar, Emanuele Monti, Ppresidente Commissione Sanità e politiche sociali

"Dopo 10 anni di definanziamento della sanità pubblica, 37 miliardi di euro di tagli su svariati governi ecco che oggi si investe sul territorio, come? attraverso i distretti un erogazione dei servizi intorno a 100.000 abitanti con ovviamente criteri in base alle città metropolitane e territori montani e provinciali con una rete maggiore con i medici di famiglia, infermiere di famiglia con tutti gli erogatori del territorio per cercare innanzitutto di sviluppare la presa in carico della cronicità".

La riforma, che prevede la creazione di 100 distretti, 216 case della comunità e 64 ospedali, sarà finanziaria con fondi del Pnrr e in parte con fondi regionali: "2,6 miliardi di euro stanziati a favore della sanità territoriale ma anche ospedaliera, socio-sanitario o l'assistenza domiciliare integrata, realizzazione di nuove strutture che verranno fatte con un calendario cronoprogramma molto definito, molto chiaro condiviso con il ministero e il governo".

La riforma della cosiddetta legge Maroni del 2015 dovrebbe entrare a regime, da cronoprogramma, entro 3 anni dall'approvazione in consiglio regionale. Il testo però prima deve passare in commissione sanità: "150 audizioni, 3 mesi di lavoro, 3 sedute settimanali, due convegni con tutte le associazioni pazienti e dirigenti della sanità pubblica Lombarda da qui ne è derivato un testo di legge approvato dalla giunta che potremmo dire è già un'ottima sintesi di quello che serve alla Lombardia. Con questo testo arriveremo al 27 di ottobre ad approvarlo in commissione sanità entro la fine del mese di novembre in consiglio regionale".

Criticità nel merito e anche nel metodo sono state sollevate da Carlo Borghetti, vicepresidente del consiglio regionale e membro della Commissione Sanità e politiche sociali: "La proposta di riforma di revisione della legge Maroni del 2015 ha mosso solo qualche passo rispetto alla direzione di rinforzo della sanità territoriale. Sostanzialmente recepisce il minimo sindacale delle proposte che dal governo Draghi sono arrivate alla Regione attraverso Agenas che chiedeva un rilancio dei dipartimenti di prevenzione e l'istituzione dei distretti".

In particolare Borghetti ritiene che aver lasciato le Ats e le Asst non aiuti la governance della medicina sul territorio. Più efficace a suo dire sarebbe stata una ricostituzione delle Asl provinciali con i distretti come articolazione. Ma le critiche del consigliere dem, come si accennava, sono anche nel metodo:

"E' il consiglio regionale che ha il compito di fare le leggi. E' molto anomalo che la giunta si sia confezionata una sua proposta che viene adesso calata in commissione sanità. Noi vogliamo tempo adeguato di discussione in commissione sanità che vuol dire qualche mese per poter poi fare proposte efficaci e calate sul territorio, messe a terra come si usa dire oggi entro la fine della legislatura così i lombardi potranno nel 2023 dire se quello che Moratti e soci hanno messo in campo è adeguato oppure no ai bisogni che i Lombardi oggi hanno".

tag

Ti potrebbero interessare

Il Papa prende possesso della Basilica di San Paolo fuori le Mura

Roma, 20 mag. (askanews) - Papa Leone XIV ha preso ufficialmente possesso della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura a Roma, dove ha pregato sulla tomba di San Paolo. Domenica 25 maggio prenderà possesso delle altre due basiliche papali, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.

Il Papa è arrivato in auto al piazzale di San Paolo, dalla parte

della fiancata laterale, dove ha inizio il porticato esterno ed è stato subito salutato dal Padre Abate, Dom Donato Ogliari e dal cardinale Arciprete della Basilica, James Michael Harvey. Poi indossata la stola sopra la mozzetta e il rocchetto si è avviato il processione verso l'interno della Basilica. Alla processione hanno preso parte anche i monaci benedettini.

La basilica era gremita di fedeli e il pontefice li ha salutati, benedicendoli.

Arrivato all'altare della Confessione, Papa Prevost è, quindi, sceso nel luogo della sepoltura per venerare il sepolcro di San Paolo inginocchiandosi e restando qualche momento in preghiera prima di iniziare la celebrazione con il segno di croce e il saluto liturgico.

TMNews

Mattarella a Bruxelles: vita Italia sempre più intrecciata all'Ue

Bruxelles, 20 mag. (askanews) - "Voi siete uno spaccato dell'Italia qui a Bruxelles, dalla vostra presenza così diffusa e ampia emerge quanto sia ormai strettametne intrecciata, sotto ogni profilo, la vita del nostro Paese e l'Ue". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando a Bruxelles la delegazione italiana.

"Siete il punto di collegamento più importante, il vostro ruolo qui, sia come rappresentanti che come cittadini europei in questa capitale dell'Europa, è estremamente prezioso - ha proseguito il capo dello Stato - dimostra quanto sia crescente l'interlocuzione tra il nostro Paese e l'Ue, di conseguenza cresce anche l'impegno degli italiani qui in missione, in questa straordinaria avventura di integrazione che stiamo continuando a vivere di anno in anno".

"Svolgete con abnegazione, dedizione e impegno e anche con fatica il vostro lavoro ai tanti livelli diversi da quelli apicali a quelli di collaborazione, ma tutti preziosi in questo tessuto connettivo che lega l'Italia alla Ue. Grazie e auguri per il vostro lavoro", ha concluso Mattarella.

TMNews

Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte

Milano, 20 mag. (askanews) - Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, il progetto d'arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, diffuso lungo tutta la Penisola in 20 piccoli centri con meno di 5.000 abitanti e realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e Threes.

Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

Gli artisti, i borghi e i curatori della sesta edizione:

Hetty Laycock a Ollomont (AO) in Valle d'Aosta, a cura Elena Graglia;

Bibi Manavi a Borgolavezzaro (NO) in Piemonte, a cura di Veronica Botta;

Jim C. Nedd a Framura (SP) in Liguria, a cura di Mireille Filippini per Threes;

Aiko Shimotsuma a Brunate (CO) in Lombardia, a cura di Edoardo De Cobelli;

Stefano Caimi a Luserna (TN) in Trentino-Alto Adige, a cura di Valerio Panella;

Giacomo Gerboni a Tarzo (TV) in Veneto, a cura di Giovanni Giacomo Paolin e Sara Maggioni;

Babau a Cormons (GO) in Friuli Venezia Giulia, a cura di Marta Oliva;

Vica Pacheco a Bagnara di Romagna (RA) in Emilia-Romagna, a cura di Sofia Baldi Pighi per Threes;

Stella Rochetich a Pratovecchio Stia (AR) in Toscana, a cura di Gabriele Tosi;

Qeu Meparishvili a Citerna (PG) in Umbria, a cura di Giovanni Rendina;

Giuseppe Abate a Altidona (FM) nelle Marche, a cura di Matilde Galletti;

Gabriele Ermini a Oriolo Romano (VT) in Lazio, a cura di Irene Angenica;

Adele Dipasquale a Roccacaramanico, fraz. di Sant'Eufemia a Maiella (PE) in Abruzzo, a cura di Andrea Croce; Roberto Casti a Macchiagodena (IS) in Molise, a cura di Alessia Delli Rocioli;

Tild Greene a Lustra (SA) in Campania, a cura di Giulia Pollicita;

Aymen Mbarki a Sammichele di Bari (BA) in Puglia, a cura di VOGA Art Project; Vaste Programme a Miglionico (MT) in Basilicata, a cura di Roberta Mansueto; Anna Ill a Simeri Crichi (CZ) in Calabria, a cura di Ehab Halabi Abo Kher;

Nicola Martini a Custonaci (TP) in Sicilia, a cura di Giulia Monroy;

Sara Persico a Burcei (SU) in Sardegna, a cura di Anna Pirisi per Threes.

TMNews

Cannes, Jafar Panahi torna sul red carpet di un festival dopo anni

Cannes, 20 mag. (askanews) - Il regista iraniano dissidente Jafar Panahi ha sfilato sul red carpet di Cannes dove è tornato dopo anni per presentare il nuovo film "A simple accident", in Concorso.

A Panahi, detenuto in Iran fino a febbraio 2022 - dal 2009 è stato ripetutamente incarcerato per il suo cinema ritenuto sovversivo dal regime della Repubblica islamica - ha riavuto il permesso di uscire dal Paese ad aprile del 2023 e ora è volato al Festival con il cast del film girato sempre in clandestinità.

Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

TMNews