CATEGORIE

A Roma riapre Cinema Troisi grazie ai ragazzi del Cinema America

di TMNews lunedì 20 settembre 2021
2' di lettura

Roma, 20 sett. (askanews) - Riapre a Roma dopo 8 anni di chiusura il Cinema Troisi grazie all'Associazione Piccolo America, che festeggia così i primi dieci anni di un'esperienza che ha segnato nel profondo la scena culturale della città. Nel cuore di Trastevere riprende vita dunque, completamente rinnovata, una storica sala cinematografica, da 300 posti, dotata delle tecnologie di proiezione più all'avanguardia, con un foyer-bar, una terrazza, uno spazio polifunzionale per mostre ed eventi e soprattutto un'aula studio-biblioteca con 80 postazioni, completamente gratuita, aperta per 365 giorni l'anno 24 ore su 24. Grazie ad investimenti pubblici e privati si è realizzato così il sogno di dare vita a uno spazio di cultura aperto a tutta la città, frutto delle esperienze del Cinema America Occupato e del Cinema in Piazza.

A questo proposito il Presidente dell'Associazione Piccolo America Valerio Carocci, spiega: "Aveva l'idea di rispondere ad un'esigenza concreta, quella di realizzare uno spazio aperto h24 in cui poter studiare, progettare, stare insieme e riunirci. Questo filo è stata la coerenza in tutti questi 10 anni. Siamo cambiati, abbiamo scelto il piano delle istituzioni, che abbiamo coinvolto, come BNL, Ministero dei Beni Culturali, Regione Lazio, Siae, nella progettazione di uno spazio che in città non c'era per ragazzi come noi che provenivano dalla periferia, attraversavano nella periferia e arrivavano nel centro storico".

Il Cinema Troisi riapre in grande stile con "Titane", il film vincitore della Palma d'oro all'ultimo festival di Cannes. La stessa regista Julia Ducournau, insieme al suo attore Vincent Lindon, è venuta a complimentarsi, ad esprimere ammirazione e a ringraziare i ragazzi dell'Associazione Piccolo America. Lindon ha definito l'apertura di questa sala "un atto politico".

Alla domanda se questo cinema sia anche una risposta alle aggressioni che sia lui che altri ragazzi dell'associazione hanno subito in passato, Carocci risponde: "Dire che questo posto è una risposta alle aggressioni significherebbe dare valore a quelle aggressioni, che non ne hanno e che sono semplicemente degli atti vili. Noi questo spazio abbiamo deciso di aprirlo prima delle aggressioni, nel 2015. Sono passati quasi 7 anni quindi siamo felici perché è un traguardo raggiunto. Oggi compiamo dieci anni, quindi fateci tanti auguri".

tag

Ti potrebbero interessare

Salvini: dazi? Ursula fermi patto di stabilità e "cazzata" Green deal

Roma, 31 lug. (askanews) - "Al di là del tema dei dazi, su cui sta lavorando la commissione, quello che contesto alla presidente Von der Leyen è che non stia muovendo un dito per quello che può fare lei: cioè fermare le regole che limitano la crescita dei paesi, a partire dal patto di stabilità. Perché Ursula Von der Leyen, ancora oggi 31 luglio 2025, non ferma il Green deal che è una fesseria e non ferma il patto di stabilità che in questo momento blocca le economie? Non è colpa di Trump, Putin, Zelensky o dei sovranisti. Se non lo fa, sbaglia e condanna le imprese italiane, questo dipende solo da lei". Lo ha detto il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini interpellato al Senato sull'accordo sui dazi tra Usa e Ue.

Von der Leyen "riconosca gli errori fatti: il Green deal è una cazzata, è insostenibile nei modi, nei tempi, è una condanna alle nostre imprese, ai cittadini, alle famiglie. Il patto di stabilità che ci impedisce di investire per aumentare stipendi e aprire ospedali è una sciocchezza. Ursula perché non lo fai? Chi la sostiene glielo dovrebbe chiedere con la stessa forza di chi non l'ha mai sostenuta", ha concluso.

TMNews

Iveco, Fiom: vendita inaccettabile, governo garantisca presenza pubblica

Roma, 31 lug. (askanews) - "La decisione di Exor, quindi della famiglia Elkan e Agnelli, di cedere gli asset di Iveco è una scelta per noi inaccettabile". Lo ha detto Michele De Palma al termine del Tavolo Iveco al Mimit.

"Noi pensiamo che il brand Iveco debba rimanere italiano perché la forza di Iveco è nei lavoratori degli stabilimenti che fanno ricerca, sviluppo, produzione. Per questo abbiamo chiesto al governo di garantire una presenza anche pubblica dentro i nuovi assetti nell'eventuale cessione della parte Iveco a Tata".

"E dall'altro lato abbiamo detto che nel passaggio ad Iveco Defense a Leonardo costituisce un elemento per noi di garanzia, sia da un punto di vista occupazionale che da un punto di vista contrattuale. E riteniamo assolutamente necessario che nelle prossime settimane e il governo ci ha risposto positivamente, ci sia un confronto sia con Tata, sia con Leonardo e sia con Iveco per poter garantire occupazione e impianti nel nostro Paese".

"E' ora di smetterla di vendere l'industria migliore del nostro Paese all'estero. Noi dobbiamo garantire gli impianti, il lavoro, ma anche l'italianità del gruppo", ha concluso De Palma.

TMNews

Minori estremisti, 22 perquisizioni della polizia in tutta Italia

Roma, 31 lug. (askanews) - La polizia ha eseguito 22 perquisizioni in tutta Italia (delegate dalle Procure della Repubblica presso i Tribunali per Minorenni territorialmente competenti) nei confronti di giovani, tra i 13 e i 17 anni, sospettati di essere attivi in contesti estremisti di matrice suprematista, antagonista e jihadista - coordinate dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

Le indagini hanno fatto emergere un maggior coinvolgimento di minori in contesti di devianza e criminalità minorile in ambiti di eversione e terrorismo interno e internazionale, con un ruolo determinante del web, secondo gli agenti, per i percorsi di radicalizzazione, grazie alla velocità e alla riservatezza nello scambio di messaggi per divulgare contenuti ai fini dell'indottrinamento e dell'addestramento.

Tra i perquisiti, un ragazzo che pubblicava sui social sue foto con il volto travisato mentre impugnava armi da taglio e da sparo e altri che condividevano online contenuti di natura nazista e antisemita.

TMNews

Gaza, obitorio pieno di corpi dopo spari su folla in attesa di aiuti

Gaza City, 31 lug. (askanews) - Immagini dall'ospedale Al-Shifa di Gaza City dove non c'è quasi più posto per i cadaveri che arrivano all'obitorio.

Secondo l'agenzia di protezione civile di Gaza, almeno 30 persone sono state uccise quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco su una folla in attesa di aiuti umanitari nel Nord di Gaza.

Le forze israeliane hanno dichiarato di non essere a conoscenza delle vittime dell'incidente avvenuto a Nord di Gaza City il 30 luglio, mentre le Nazioni Unite hanno avvertito che le pause nell'offensiva non sono sufficienti per affrontare la crescente carestia.

Secondo il ministero della Sanità di Gaza, guidato da Hamas, 101 persone sono state uccise e 625 ferite dal fuoco delle Idf nella Striscia nelle ultime 24 ore. Tra queste, 81 persone sono state uccise mentre cercavano aiuti umanitari.

TMNews