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Biennale, Eugenio Viola conferma: Tosatti per Padiglione Italia

di TMNews martedì 21 settembre 2021
2' di lettura

Milano, 22 set. (askanews) - "Ormai non è un mistero, confermo che l'artista del Padiglione Italia è Gian Maria Tosatti". Eugenio Viola, scelto dal ministro Franceschini come curatore del Padiglione Italia alla Biennale d'arte del prossimo anno, sulla base di una terna selezionata dalla Direzione generale Creatività contemporanea, ha ufficialmente comunicato il nome dell'artista che esporrà nel grande spazio alle Tese dell'Arsenale.

"Ritengo la ricerca di Gian Maria Tosatti - ha aggiunto Viola - un unicum nel panorama artistico italiano. La sua formazione performativa tra Varsavia e Pontedera, è confluita nel suo lavoro che si configura sotto forma di dispositivi estetici complessi che investono media differenti e passaggi di scala arditi".

Viola e Tosatti hanno già lavorato insieme ed insieme esprimono, pur con toni diversi, una stessa tensione che possiamo solo definire etica, nel senso più ampio e forte del termine. "Quando mi è stata offerta la possibilità di pensare un progetto per gli spazi del Padiglione Italia - ci ha detto ancora il curatore -, che è anche il padiglione più grande tra le partecipazioni nazionali, ho pensato che fosse la possibilità per affrontare tutta una serie di problemi etici e socialmente impegnati che appartengono al mio modo di intendere la curatela. Credo che sia necessario, che sia etico, portare una serie di urgenze ed emergenze che dal corpo dell'arte passano al corpo sociale".

In attesa di vedere che cosa porteranno in Biennale Tosatti e Viola, resta il fatto significativo che il progetto propone, dopo anni di collettive, un solo artista. "Ho proposto un solo artista - ha concluso Eugenio Viola - per equipararci a quelli che sono gli standard delle altre partecipazioni nazionali e mi sembrava anche interessante provare a costruire un discorso unitario tra me e l'artista che ho invitato. Lo schema trinitario adottato nelle ultime edizioni è stato sostituito da un artista che invece è uno e trino".

Un'immagine di mistica artistica che, a ben guardare, laicamente si adatta molto bene sia al lavoro di Tosatti, sia a quello di Viola. E dal loro Padiglione Italia adesso, è inevitabile, ci si aspetta parecchio.

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Zelensky: pronti a qualsiasi negoziato per porre fine alla guerra

Kiev, 14 mag. (askanews) - Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato che l'Ucraina è pronta a "qualsiasi formato" di negoziati per porre fine alla guerra con la Russia, in vista dei colloqui a Istanbul del 15 maggio, ma ha affermato che le sue prossime mosse dipenderanno da chi rappresenterà la Russia all'incontro.

"L'Ucraina è pronta a qualsiasi forma di negoziato e non abbiamo paura degli incontri. Domani, in Turchia", ha detto Zelensky durante il suo discorso quotidiano. "Sto aspettando di vedere chi arriverà dalla Russia, poi deciderò quali passi l'Ucraina dovrà compiere", ha aggiunto. Il Cremlino non ha ancora annunciato la propria delegazione per i colloqui.

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Nato, Cavo Dragone: l'Alleanza sta diventando sempre più forte

Bruxelles, 14 mag. (askanews) - "L'Alleanza è forte e sta diventando sempre più forte" e la minaccia scaturita dalla guerra in Ucraina "ci ha reso ancora più uniti, se ne avessimo avuto bisogno". Così l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della Nato, rispondendo a una domanda di askanews.

"La risposta alla minaccia è stata unica. Non c'è stata alcuna differenza nel modo in cui (ciascuno) ha reagito all'aggressione della Russia all'Ucraina. E probabilmente questo è stato un fattore collante, per ottenere la coesione a questo livello, che è davvero ottima", ha spiegato Cavo Dragone. "E la coesione è il fulcro centrale dell'Alleanza. Quindi, intendo dire, le 32 nazioni si sono mosse davvero, davvero in perfetta sintonia. E penso che in futuro, perché non dobbiamo abbassare la guardia, anche se, grazie a Dio, un giorno ci sarà la pace in quella parte del mondo, non dovremo abbassare la nostra attenzione perché, ci sarà molto altro da fare. E la nostra responsabilità non è solo per oggi, ma per domani, per le generazioni future. Quindi dobbiamo essere in forma, pronti, e stiamo lavorando per mantenerci a quel livello, il che significa continuare a lavorare per il futuro".

"Ma vi dico una cosa, la maturità e la volontà dell'Alleanza sono davvero forti. E penso che in qualche modo la guerra in Ucraina ci abbia aiutato a raggiungere tutto questo", ha aggiunto.

Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio askanews

Immagini Nato

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24esima Triennale, in mostra anche Paradossi e opportunità di Milano

Milano, 14 mag. (askanews) - Nello spazio di Cuore in Triennale la mostra Milano. Paradossi e opportunità. A partire dall'analisi dei dati urbani condotta dal SI Lab dell'Universita Bocconi, sono stati individuati sei grandi paradossi che oggi segnano Milano. A ciascuno di essi è stato associato un artista selezionato in collaborazione con Black History Months Milano, al quale è stato chiesto di proporne un'interpretazione personale attraverso una propria opera: Leyla Degan, Theophilus Imani, De lio Jasse, Muna Mussie, Jim C. Nedd, Justin Randolph Thompson.

Con la curatela di Damiano Gulli e Jermay Michael Gabriel, direttore di Black History Months Milano e la collaborazione scientifica di Alessandra Casarico, Felix Eychmu ller e Chiara Serra di SI Lab Bocconi, il progetto si configura come un grande archivio vivente e relazionale pensato per stimolare una riflessione sul futuro di Milano e sulla necessità di innovarla in modo inclusivo, responsabile e coraggioso. A raccontare il progetto ad askanews la coordinatrice Seble Woldeghiorghis.

L'ha raccontata ad Askanews la coordinatrice del progetto Seble Woldeghiorghis: "L'attenzione su Milano nasce dall'esigenza di avere un'esposizione che ha uno sguardo internazionale, ma che non si dimentica della città in cui siamo. Abbiamo provato a guardare Milano attraverso il prezioso aiuto della ricerca del SI Lab della Bocconi: queste energie e direzioni opposte che poi si traducono in destini differenti per i cittadini che la abitano. L'abbiamo chiamata Paradossi e opportunità perché questi paradossi incidono su una parte sempre più ampia di popolazione, ma l'opportunità sta nel guardarli, nel riconoscere che ci sono per provare a immaginare politiche differenti che facciano un po' tornare Milano la città delle opportunità per tutti, non solo per una piccola parte. Credo che il cambiamento sia possibile soprattutto se noi innanzitutto lavoriamo con la cooperazione tra i vari saperi della città. Noi qui abbiamo messo insieme Università Bocconi, artistiche comunità della città. Se si lavora insieme, si può fare. Io credo che uno dei paradossi racconti molto bene l'energia di Milano, quello sulla Partecipazione. Se da un lato abbiamo un calo alla partecipazione alle elezioni politiche e al voto, Milano è in realtà una città delle associazioni, del Terzo Settore: tanta volontà di partecipare. Se lavoriamo insieme e partiamo dal presupposto che si può cambiare, forse riusciamo a far tornare Milano grande città delle opportunità per tutti".

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Cannes, Tom Cruise accende il red carpet con "Mission: Impossible 8"

Cannes, 14 mag. (askanews) - Era uno dei red carpet più attesi del 78esimo Festival di Cannes e in molti, forse, sono rimasti un po' delusi, perché si aspettavano colpi di scena: Tom Cruise è arrivato sul tappeto rosso con occhiali da sole per "Mission: Impossible - The Final Reckoning", l'ottavo capitolo della saga diretto da Christopher McQuarrie.

Il cast del film, presentato Fuori concorso a Cannes, è stato accompagnato sulla scalinata da musicisti che suonavano le celebri musiche del franchise.

Nessun incontro per la stampa, con tanto di polemiche, ma Cruise, 62 anni, ha partecipato a sorpresa a una masterclass di McQuarrie dove non ha detto se intende continuare a fare film nei panni dell'agente Ethan Hunt, lasciando il dubbio, oltre ad aver parlato delle acrobazie e delle scene spericolate che porta avanti in questo ruolo da anni.

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