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Settimana mondiale glaucoma, focus su importanza prevenzione

di TMNews venerdì 11 marzo 2022
2' di lettura

Roma, 11 mar. (askanews) - Una settimana dedicata, a livello mondiale, alla comunicazione sull'importanza di controllare la vista per evitare di scoprire, troppo tardi, di essere alle prese con una malattia estremamente invalidante: il glaucoma. Askanews ne ha parlato con il dottor Francesco Oddone, Responsabile Unità Operativa (UO) Glaucoma della Fondazione Bietti sostenuta da Fondazione Roma. Innanzitutto cosa è esattamente il glaucoma?

"Il glaucoma è una malattina neurodegenerativa che colpisce il nervo ottico. Cioè il nervo deputato al trasferimento della vista dall'occhio verso il cervello. Una malattia potenzialmente molto inabilitante, prima causa di cecità irreversibile al mondo. Al di là della cecità, che può sorgere negli stadi più tardivi della malattia, può essere inabilitante anche durante il suo decorso, soprattutto negli stadi intermedi ed avanzati".

Importante allora l'iniziativa della Settimana mondiale del glaucoma, per spingere ad una maggiore prevenzione:

"Il Glaucoma che non possiamo prevenire dal punto di vista della sua insorgenza ma possiamo diagnosticare precocemente, e la diagnosi precoce è il passo più importante per poter proteggere la vista. Il glaucoma infatti per la maggior parte del suo decorso è sostanzialmente asintomatico e si stima che la metà delle persone che hanno il glucoma non sanno di averlo perchè non hanno mai fatto una visita oculistica. Nel corso della quale invece è possibile rilevarlo ed iniziare in maniera tempestiva tutte le cure necessarie. La prevenzione è dunque fondamentale perchè tutto quello che si perde con il glaucoma dal punto di vista visivo non si può più recuperare. Quindi quanto più in anticipo partiamo con le cure quanto più possiamo proteggere la vista".

Cure che oggi possono contare su importanti avanzamenti, come conferma il dottor Francesco Oddone: "La tecnologia ha fatto passi da gigante sia dal punto di vista diagnostico, oggi abbiamo strumenti sofisticatissimi per la diagnosi precoce di questa malattia, strumenti non invasivi molto rapidi. E' quindi opportuno, questo è il messaggio, fare regolarmente visite oculistiche soprattutto dopo i 40 anni anche prima se si hanno familiari con glaucoma. Anche dal punto di vista terapeutico abbiamo innovazioni veramente continue sia per la terapia medica basata su colliri o su impianti a lento rilascio sia dal punto di vista chirurgico quando necessario. Per cui abbiamo veramente tutto ciò che ci serve per diagnostica precocemente la malattia e trattarla nel modo più opportuno e precoce possibile. Manca solo che i cittadini si facciano visitare regolarmente in modo da poter effettivamente fare una diagnosi precoce e proteggere la loro vista".

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Novo Selo (Bulgaria), 23 dic. (askanews) - Il calore delle truppe entusiaste per il suo arrivo e l'orgoglio di essere italiani, non soltanto nel suo discorso ma anche nella stretta di mano a ogni singolo militare. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, ieri in Libano, domani a Sarajevo, è venuto anche in Bulgaria, a Novo Selo a portare gli auguri di Natale alle donne e agli uomini che passeranno queste festività lontano da casa, facendo il proprio dovere.

Un discorso molto sentito peraltro, che ha descritto la grande differenza che può fare un contingente italiano all'estero, grazie non solo alla professionalità, ma anche all'umanità e alla capacità di comunicare degli italiani. Di farsi partecipi.

Il tutto mentre il mondo sta cambiando sempre più velocemente, le sfide si moltiplicano. Ieri ancora una volta i rapporti dell'intelligence statunitense hanno avvertito che il presidente russo Vladimir Putin intende conquistare tutta l'Ucraina e rivendicare parti dell'Europa che appartenevano all'ex impero sovietico. "Noi non siamo pronti ad affrontare la follia di nessuno e quindi non saremmo pronti se quello che dice l'intelligence americana si verificasse perché non siamo pronti ad avere una guerra in casa, non lo siamo per mentalità, non lo siamo perché abbiamo disinvestito in difesa negli ultimi 40 anni, non lo siamo per mille motivi, quindi non lo siamo" ha detto Crosetto, rispondendo in conferenza stampa a Novo Selo in Bulgaria, a una domanda di askanews sulle recenti indiscrezioni trapelate dalla Intelligence Usa.

Poi in merito alla "Strategia dell'istrice" spesso citata dal ministro, Crosetto ha aggiunto: "C'è un animale piccolo che fa paura a quelli grandi, perché chiunque si avvicina si fa male, allora un paese piccolo come il nostro deve adottare una strategia e l'Europa da questo punto di vista, essendo impreparata, può adottare solo quella strategia, cioè quella di far paura perché se qualcuno prova a toccarla si fa male. È la stessa cosa, è la stessa strategia che ha usato Israele e per cui è sopravvissuto in questi anni ed è quella cui dovremmo abituarci. Dissuadere chiunque voglia in qualche modo farci male perché se ci tocca si fa male lui per prima", ha aggiunto il ministro.

Di fronte a un futuro nel quale sempre più c'è la Nato ma l'Europa dovrà iniziare a difendersi da sola. Giunto il momento, come per quei figli che prima o poi devono lasciare il nido.

"Purtroppo viviamo in un mondo in cui le minacce non si sostituiscono, si sovrappongono, per cui l'abbiamo visto, quello che vediamo in Ucraina: è una guerra tradizionale fatta addirittura in trincee, sembra quella della prima guerra mondiale. Poi l'abbiamo vista in Israele: una guerra combattuta con satelliti che intercettano missili che vanno sempre più veloci e a questo si aggiunge la guerra ibrida. Ma non ce n'è una che sostituisce un'altra, è una somma di attacchi che alcuni attori, alcuni paesi utilizzano, quella ibrida è quella che non si vede e che si può combattere tutti i giorni senza scatenare una reazione da parte degli altri. Sono le centinaia di attacchi hacker, migliaia; a oggi sono 1800 che abbiamo subito in Italia, alcuni molto gravi".

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Servizio di Cristina Giuliano

Montaggio di Gualtiero Benatelli

Immagini askanews

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