CATEGORIE

Il light designer Francesco Murano: così illumino l'arte

di TMNews venerdì 15 aprile 2022
2' di lettura

Roma, 15 apr. (askanews) - Ha illuminato le opere di Bill Viola e di Jago a Roma, di Chagall a Milano e i capolavori di Monet nella grande mostra al Palazzo Ducale di Genova. Francesco Murano è tra i più richiesti progettisti italiani d'illuminazione al servizio dell'arte, autore delle luci delle più importanti mostre in Italia. Ora ha illuminato anche "Disney. L'arte di raccontare storie senza tempo", a Palazzo Barberini, a Roma, fino al 25 settembre 2022.

"Per illuminare bene una mostra bisogna conoscere bene l'oggetto della mostra, quindi l'artista e il periodo storico, per esempio un artista classico tipo Caravaggio, suggerisce un'illuminazione raccolta, calda; per un'artista moderno come Andy Warhol o Pollock, anche perché spesso si parla di soggetti astratti, si può fare un'illuminazione più ampia e usare una temperatura di colore diciamo più fredda, questo per i contemporanei e diciamo dal dopoguerra si può fare, illuminare con luce fredda ad esempio un Michelangelo mi pare difficile".

Spesso dice, nelle mostre ci sono errori come ombre delle cornici, riflessi su fondi neri, pareti, didascalie che non si leggono; un'esposizione deve essere un ambiente piacevole e armonico. Ma a volte anche i grandi musei non hanno le apparecchiature adatte. "Amo molto usare i sagomatori che chiudono la luce e la peimetrano sull opera ma non sono sempre a disposizione del museo, poi bisogna conoscere la temperatura di colore, la tonolità del bianco che l'apparecchio produce e l indice di resa cromatica, come il colore della luce può influenzare il colore reale della materia, quest indice deve essere al massimo, maggiore di 90, in una scala da 0 a 100".

Murano ha illuminato mostre di artisti contemporanei ma la maggior parte delle volte di artisti non più in vita. "Nessuno sa come quell'artista voglia o come avrebbe voluto fosse illuminata la sua opera, noi illuminandola la interpretiamo e mettiamo quindi in contatto il visitatore con l'artista, siamo come dei medium tra diversi soggetti che vanno in relazione, si va alla mostra per entrare in relazione con l'autore non tanto con l'opera che si può ammirare in un catalogo".

tag

Ti potrebbero interessare

Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte

Milano, 20 mag. (askanews) - Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, il progetto d'arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, diffuso lungo tutta la Penisola in 20 piccoli centri con meno di 5.000 abitanti e realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e Threes.

Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

Gli artisti, i borghi e i curatori della sesta edizione:

Hetty Laycock a Ollomont (AO) in Valle d'Aosta, a cura Elena Graglia;

Bibi Manavi a Borgolavezzaro (NO) in Piemonte, a cura di Veronica Botta;

Jim C. Nedd a Framura (SP) in Liguria, a cura di Mireille Filippini per Threes;

Aiko Shimotsuma a Brunate (CO) in Lombardia, a cura di Edoardo De Cobelli;

Stefano Caimi a Luserna (TN) in Trentino-Alto Adige, a cura di Valerio Panella;

Giacomo Gerboni a Tarzo (TV) in Veneto, a cura di Giovanni Giacomo Paolin e Sara Maggioni;

Babau a Cormons (GO) in Friuli Venezia Giulia, a cura di Marta Oliva;

Vica Pacheco a Bagnara di Romagna (RA) in Emilia-Romagna, a cura di Sofia Baldi Pighi per Threes;

Stella Rochetich a Pratovecchio Stia (AR) in Toscana, a cura di Gabriele Tosi;

Qeu Meparishvili a Citerna (PG) in Umbria, a cura di Giovanni Rendina;

Giuseppe Abate a Altidona (FM) nelle Marche, a cura di Matilde Galletti;

Gabriele Ermini a Oriolo Romano (VT) in Lazio, a cura di Irene Angenica;

Adele Dipasquale a Roccacaramanico, fraz. di Sant'Eufemia a Maiella (PE) in Abruzzo, a cura di Andrea Croce; Roberto Casti a Macchiagodena (IS) in Molise, a cura di Alessia Delli Rocioli;

Tild Greene a Lustra (SA) in Campania, a cura di Giulia Pollicita;

Aymen Mbarki a Sammichele di Bari (BA) in Puglia, a cura di VOGA Art Project; Vaste Programme a Miglionico (MT) in Basilicata, a cura di Roberta Mansueto; Anna Ill a Simeri Crichi (CZ) in Calabria, a cura di Ehab Halabi Abo Kher;

Nicola Martini a Custonaci (TP) in Sicilia, a cura di Giulia Monroy;

Sara Persico a Burcei (SU) in Sardegna, a cura di Anna Pirisi per Threes.

TMNews

Cannes, Jafar Panahi torna sul red carpet di un festival dopo anni

Cannes, 20 mag. (askanews) - Il regista iraniano dissidente Jafar Panahi ha sfilato sul red carpet di Cannes dove è tornato dopo anni per presentare il nuovo film "A simple accident", in Concorso.

A Panahi, detenuto in Iran fino a febbraio 2022 - dal 2009 è stato ripetutamente incarcerato per il suo cinema ritenuto sovversivo dal regime della Repubblica islamica - ha riavuto il permesso di uscire dal Paese ad aprile del 2023 e ora è volato al Festival con il cast del film girato sempre in clandestinità.

Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

TMNews

In arrivo "Mercoledì 2", il dietro le quinte con Tim Burton e il cast

Roma, 20 mag. (askanews) - Cresce l'attesa per la seconda stagione di "Mercoledì", in arrivo su Netflix in due parti, la prima disponibile dal 6 agosto e la seconda dal 3 settembre.

Una nuova featurette mostra alcuni dietro le quinte, incluse le interviste al regista Tim Burton, agli showrunner Al Gough e Miles Millar, alla protagonista Jenna Ortega, a Catherine Zeta-Jones, Luis Guzmàn e ad altri membri del cast.

Mercoledì Addams (Jenna Ortega) torna ad aggirarsi per i corridoi gotici della Nevermore Academy, dove l'attende una nuova serie di nemici e problemi. In questa stagione deve destreggiarsi tra famiglia, amici e vecchi avversari, per affrontare un altro anno di caos oscuro e bizzarro. Armata della sua caratteristica arguzia tagliente e del suo fascino imperturbabile, Mercoledì si ritrova al centro di un nuovo agghiacciante mistero soprannaturale.

Nella stagione due, rivelano le interviste, sarà più approfondito il rapporto con la madre Catherine Zeta-Jones, che si vede anche tirare di scherma.

TMNews

Gaza, Starmer: aiuti autorizzati da Israele assolutamente inadeguati

Londra, 20 mag. (askanews) - "Non possiamo permettere che la popolazione di Gaza muoia di fame", ha detto oggi il premier britannico, Keir Starmer, definendo "totalmente e assolutamente inadeguata" la quantità di auti autorizzata dalle autorità israeliane nell'enclave palestinese dopo 11 settimane di blocco. Parlando davanti alla Camera dei comuni, Starmer ha rimarcato la necessità di "coordinare la nostra risposta, perché questa guerra dura da troppo tempo". Proprio oggi il Regno Unito ha annunciato la sospensione dei negoziati con il governo israeliano su un nuovo accordo di libero scambio e ha deciso di convocare al ministero degli Esteri l'ambasciatrice israeliana nel Regno Unito, Tzipi Hotovely.

Dura la risposta di Israele: "Il mandato britannico è terminato esattamente 77 anni fa. Le pressioni esterne non faranno deviare Israele dal suo cammino nella lotta per la sua esistenza e la propria sicurezza contro i nemici che cercano di distruggerlo", ha ribattuto il ministero degli Esteri dello Stato ebraico.

TMNews