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Il nuovo Sky Line Park a Roma: arte, sport e inclusione

di TMNews mercoledì 4 maggio 2022
2' di lettura

Roma, 4 mag. (askanews) - Sport, arte ed inclusione sociale si integrano nel progetto del nuovo Sky Line Park al Casilino realizzato dall'associazione Fusolab con il sostegno di IGT. Campi sportivi per padel skateboard, calcetto e molto altro ma anche una palestra all'aperto e attività per bambini, un'arena estiva per spettacoli, spazi di coworking. Tutto sul terrazzo inutilizzato di un parcheggio multipiano: recupero di un'area urbana per gli abitanti dei quartieri Alessandrino, Centocelle, Torre Maura e Torre Spaccata.

L'emozione di Dario Minghetti, presidente Fusolab, dopo anni di fatiche dagli inizi dei concerti e delle mostre in uno scantinato: "Adesso stare qui al quarto piano in questo spazio aperto per noi è veramente un sogno che è costato tante energie ma di cui siamo contenti, perché dà veramente una nuova possibilità al quartiere e a tutta la zona".

Per il CEO di IGT Global Lottery Fabio Cairoli, un progetto che consolida la vocazione alla responsabilità sociale e il sostegno ai territori in cui opera l'azienda: "Abbiamo aggiunto un concetto di piazza, quindi di inclusione e aggregazione sociale ancora più spinto. Abbiamo scelto di far partecipare l'arte e la cultura in maniera nuova dando visibilità ad artisti italiani ma di fama internazionale di street art. Abbiamo voluto dare un piccolo segno di sostenibilità ambientale: tutte le rappresentazioni artistiche sono fatte con tecnologia Airlite, che contribuisce a ridurre la CO2 nell'aria. E' una sintesi di ciò che ci ha guidato nel passato e ci sta orientando per il futuro".

Gli artisti italiani sono Alice Pasquini, Giulio Vesprini e Uno, che hanno dipinto le loro opere sui campi da gioco e sul tracciato panoramico verticale. Presente alla cerimonia inaugurale anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: "Noi siamo contenti quando il mondo associativo riesce a realizzare cose e a costruire il sostegno del pubblico e anche del privato; un modello misto complementare molto importante per realizzare politiche pubbliche soprattutto quando ci sono associazioni radicate sul territorio che lavorano da tanto tempo".

Il Casilino Sky Park aprirà a viale della Bella Villa il 2 giugno.

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La basilica era gremita di fedeli e il pontefice li ha salutati, benedicendoli.

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Milano, 20 mag. (askanews) - Fondazione Elpis presenta la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, il progetto d'arte contemporanea ideato nel 2020 da Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, diffuso lungo tutta la Penisola in 20 piccoli centri con meno di 5.000 abitanti e realizzato in collaborazione con Maurizio Rigillo di Galleria Continua e Threes.

Nel 2024, Una Boccata d'Arte ha raggiunto un importante traguardo: la realizzazione di 100 progetti complessivi, firmati da 100 artisti in 100 borghi italiani. La mostra "Dove non sono mai stato, la sono" fino al 6 luglio 2025 presso Fondazione Elpis a Milano racconta questa esperienza quinquennale attraverso un allestimento che restituisce l'importanza delle reti territoriali sviluppate nel corso di questi anni.

In occasione della conferenza stampa, la Presidente Marina Nissim ha illustrato ad Askanews il progetto: "Oggi siamo qui a presentare la sesta edizione di Una Boccata d'Arte, un progetto che nasce nel 2020. I giovani artisti vengono portati in 20 borghi ogni anno, un borgo per regione, e sono invitati a dialogare, a avere un momento di incontro e a lavorare all'interno del borgo. È un evento prettamente partecipativo, di condivisione, di scambio, di riflessione e di rigenerazione.

In questo spazio, che è lo spazio a Milano di Fondazione Elpis, abbiamo oggi una mostra che vuole documentare i primi cinque anni di Una Boccata d'Arte. Abbiamo delle opere di alcuni artisti che hanno presentato il loro lavoro sul territorio e soprattutto la mostra vuol far capire la dimensione e l'importanza di questo progetto. In cinque anni, avendo già toccato cento borghi, siamo riusciti a lasciare 40 opere permanenti sul territorio e questo vuol dire che questo segnale, questa scintilla, questo progetto temporaneo in realtà ha lasciato una testimonianza permanente e questa è lamia più grande soddisfazione". Ad ogni edizione, Una Boccata d'Arte acquisisce sempre maggior consapevolezza rispetto alla necessita di dare vita a opere e progetti in cui le comunitàpossano riconoscersi: sono tanti gli artisti che hanno lavorato sulle memorie preesistenti o sulla definizione di nuove occasioni di aggregazione, in molti casi mettendo in campo le proprie identità culturali d'origine.

Dal 28 giugno al 28 settembre 2025 la sesta edizione coinvolge borghi, in un'espansione del progetto verso spazi in disuso, luoghi di aggregazione dimenticati o ai margini del tessuto urbano. L'edizione 2025 si compone di interventi dalla spiccata valenza partecipativa e ambientale, in alcuni casi con opere pensate per restare come segni permanenti nei territori. I progetti nascono da ricerche approfondite sul campo grazie alla mediazione dei curatori regionali.

Gli artisti, i borghi e i curatori della sesta edizione:

Hetty Laycock a Ollomont (AO) in Valle d'Aosta, a cura Elena Graglia;

Bibi Manavi a Borgolavezzaro (NO) in Piemonte, a cura di Veronica Botta;

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Nicola Martini a Custonaci (TP) in Sicilia, a cura di Giulia Monroy;

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Cannes, Jafar Panahi torna sul red carpet di un festival dopo anni

Cannes, 20 mag. (askanews) - Il regista iraniano dissidente Jafar Panahi ha sfilato sul red carpet di Cannes dove è tornato dopo anni per presentare il nuovo film "A simple accident", in Concorso.

A Panahi, detenuto in Iran fino a febbraio 2022 - dal 2009 è stato ripetutamente incarcerato per il suo cinema ritenuto sovversivo dal regime della Repubblica islamica - ha riavuto il permesso di uscire dal Paese ad aprile del 2023 e ora è volato al Festival con il cast del film girato sempre in clandestinità.

Il regista 64enne mancava da un festival da anni; sette anni fa sulla Croisette era stato presentato il suo "Tre volti", in sua assenza, così come a Venezia nel 2022 dove "Gli orsi non esistono" vinse il premio speciale della giuria che non potè ritirare. Per lungo tempo è stato privato del passaporto e della libertà di viaggiare ma ora finalmente può accompagnare i suoi film che sono sempre apprezzati e rappresentano una voce libera.

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