Roma, 4 giu. (askanews) - La Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati ospita fino al 13 giugno la mostra "Il viaggio del Plasma", un percorso visivo che racconta il processo di produzione delle terapie con plasmaderivati. Un'occasione per puntare i riflettori sul valore della donazione del sangue e il percorso virtuoso, che porta alla produzione di terapie salvavita. Abbiamo parlato con Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati:
"Parlare di valore della donazione, parlare di cultura. Della donazione è una cultura che va alimentata parlando, quindi va alimentato con un discorso che lega la prevenzione alla cura e mai come la raccolta del plasma aiuta a combattere, a guarire malattie che viceversa non andrebbero affrontate come si deve. Qui l'iniziativa serve a parlare, parlare, far conoscere per fare in modo che dai 18 ai 65 anni si possa donare sempre di più".
Un viaggio straordinario che trasforma un gesto di solidarietà in una concreta speranza di cura per migliaia di pazienti con malattie rare e invalidanti. È poi intervenuta Anna Maria Bencini, General Manager di Takeda Italia:
"Noi come azienda supportiamo e sponsorizziamo tantissime attività che possano portare ad una maggiore donazione. Questa mostra il viaggio del plasma, è solo una, quella che abbiamo qua ha delle tappe, tante tappe che sono state fatte in Italia proprio per sensibilizzare la popolazione alla donazione del sangue e allo stesso tempo come azienda farmaceutica Takeda ha un ruolo molto importante in Italia per la lavorazione del plasma e per la produzione dei farmaci plasma derivati che appunto ricordiamo sono farmaci che hanno la capacità di curare tante malattie rare gravi e che non hanno alternative terapeutiche".
Nel 2024, l'Italia ha raggiunto un record con oltre 900mila chili di plasma raccolti, avvicinandosi così all'autosufficienza nazionale, ma c'è ancora molto lavoro da fare. Infine è intervenuto Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria:
"Dobbiamo preservare da una parte la generosità per diminuire la dipendenza e aumentare l'autosufficienza italiana europea di plasma e dall'altra dobbiamo incalzare e collaborare con il governo affinché la spesa per plasma sia assicurata al di fuori del tetto della spesa farmaceutica ovvero non gravata dagli oneri come il payback. Questo è ancor più assurdo relativamente a farmaci prodotti attraverso un meccanismo naturale che è la donazione e il frazionamento. Credo che sia il momento giusto per dare ampio respiro e valore a chi investe nel paese per lavorare il sangue e produrre plasma".
La donazione è aperta a persone sane tra i 18 e i 65 anni, è sicura e prevede controlli medici gratuiti. Perché donare è un gesto d'amore gratuito capace di salvare tante vite.