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Nasce Purosangue, la prima Ferrari con 4 porte e 4 sedili

di TMNews martedì 13 settembre 2022
3' di lettura

Maranello (Modena), 13 set. (askanews) - La Ferrari non ha mai fatto e mai farà un Suv, quella è roba per altri. E allora la Purosangue cos'è? E' una Ferrari. O meglio, è la prima Ferrari a quattro porte e a quattro sedili. Ma è e resta una Ferrari. Il Cavallino non si trasforma in uno di quei grossi veicoli dalla guida alta che tendono sempre più ad assomigliarsi l'uno all'altro. La Purosangue non assomiglia a nessuno: è una Ferrari, punto e basta. Ma ci pensate a quattro portiere? Chi le mai viste su una Rossa.

A Maranello la sfida che è partita anni fa l'hanno presa maledettamente sul serio. Mica hanno fatto una GT con quattro ruote un po' più grandi. O una GT un po' più alta. Gli squilibri tipici della formula crossover o Suv - baricentro alto, ruote grandi, ampio spazio all'interno - erano e sono incompatibili con una Ferrari. Per questo a vederla nessuno la chiamerà Suv: qui siamo di fronte a una vera e propria auto sportiva con un motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore, con una power transfer unit collegata davanti al motore per una inedita modalità di trasmissione 4x4.

Pensate: è una Ferrari, a partire dal V12 aspirato, che è la motorizzazione iconica della Ferrari. Qui la formula è stata portata fino a 6.500 di cilindrata. Il cambio è a doppia frizione, crescono i rapporti che passano da 7 a 8. Per la Purosangue è stato brevettato un sistema di sospensioni attive unico al mondo: utilizza una tecnologia sviluppata assieme a Multimatic che combina l'azionamento di un motore elettrico con un ammortizzatore idraulico di alta precisione riducendo così il rollio in curva.

Il telaio, poi, è tutto realizzato in casa tenendo conto dell'esperienza nell'uso di leghe di alluminio per ridurre ancora di più il peso rispetto alle vetture precedenti. Per gli interni a Maranello si è partiti da un foglio bianco per riempirlo di accessori e particolari mai visti prima, come il display dedicato al passeggero anteriore, i sedili separati, quelli posteriori che si possono reclinare per incrementare lo spazio di carico nel vano baule. Per la prima volta su una Ferrari viene offerta la possibilità di personalizzare il cielo dell'abitacolo con un tetto in vetro. Ingegneri e designer hanno lavorato quattro anni con un chiodo fisso: ridurre il più possibile peso e volumi; così è nata una supersportiva scomposta in due livelli: un sottoscocca, più tecnico, e un livello superiore che pare quasi sospeso sugli archi ruota.

E' talmente Ferrari che non stravolgerà la catena di montaggio a Maranello e non succederà che si raddoppia lo stabilimento per realizzare un Suv. Essendo una Ferrari - ci dicono dalla cabina di comando - nasce assieme alle altre; la Purosangue arriverà al massimo ad assorbire il 20% della produzione globale, anche per evitare le speculazioni. Gli ordini dei primi duemila clienti che l'hanno vista in anteprima in questi giorni sono già arrivati, gli altri dovranno aspettare almeno quattro anni. Forse questa è la risposta allo scetticismo di Sergio Marchionne per il quale un Suv a Maranello non si sarebbe mai visto. Infatti è arrivato Purosangue.

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Accordo del Regno Unito con l'Ue per rientrare nel programma Erasmus

Roma, 17 dic. (askanews) - La Gran Bretagna è pronta a rientrare nel programma di scambio studentesco Erasmus dell'Unione europea, quasi cinque anni dopo averlo abbandonato in seguito alla Brexit.

Europa e Regno Unito hanno concluso i negoziati per riaderire al programma Erasmus+ dal 2027, si legge in un comunicato congiunto, "aprendo nuove opportunità di cooperazione nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport per i cittadini e in particolare per le giovani generazioni".

Ne sono felici molti studenti britannici. A Manchester, il 21enne Edward dice:

"Penso che sia importante avere legami più stretti con l'Ue perché lì ci sono più opportunità. Sarebbe molto più facile trasferirsi all'estero e sperimentare una vita diversa fuori dall'Inghilterra, soprattutto per studiare all'estero. Ma a causa della Brexit, abbiamo perso questa opportunità ed è piuttosto deludente".

"Sì, sicuramente sarebbe qualcosa che mi piacerebbe fare. Mi darebbe un vantaggio rispetto agli altri studenti, perché potrei esplorare e conoscere culture diverse e modi diversi di lavorare", afferma Caroline, studentessa 24enne. "Penso che sia una buona opportunità - aggiunge Roisin, 18 anni - soprattutto senza i costi aggiuntivi che devo sostenere qui. E potrei studiare all'estero, il che è fantastico, perché si vedono tante cose mentre si studia, quindi è un'ottima opportunità".

Il programma, che dovrà essere approvato da tutti i paesi membri dell'Ue, sarà aperto agli studenti universitari ed esteso anche ad altri studenti che frequentano corsi di istruzione superiore e di apprendistato. Il governo britannico ha affermato che oltre 100.000 persone nel Paese potrebbero beneficiare del programma già solo nel primo anno.

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Starmer minaccia Abramovich: i soldi del Chelsea vadano all'Ucraina

Milano, 17 dic. (askanews) - Il Primo Ministro britannico Keir Starmer minaccia l'oligarca russo Roman Abramovich di intraprendere azioni legali se l'ex proprietario del Chelsea FC non accetterà di versare all'Ucraina i 2,5 miliardi di sterline ricavati dalla vendita del club.

"Il mio messaggio ad Abramovich è questo: il tempo stringe", ha dichiarato il leader laburista alla Camera dei Comuni. "Onorate l'impegno preso e pagate ora. E se non lo fate, siamo pronti ad andare in tribunale affinché ogni centesimo raggiunga coloro le cui vite sono state distrutte dalla guerra illegale di Putin". Il governo ha rilasciato un'autorizzazione per aprire la strada al trasferimento di questi fondi attualmente congelati a una fondazione dedicata a cause umanitarie in Ucraina.

E le cose vanno davvero veloci. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen afferma che l'Ue deve prendere una decisione sul finanziamento all'Ucraina in occasione di un vertice cruciale questa settimana, con i leader sotto pressione per concordare un piano per l'utilizzo dei beni russi congelati.

Nel frattempo esponenti dell'estrema destra europea, appartenenti al gruppo Patriots for Europe, si incontrano alla vigilia del vertice europeo per discutere il tema, che guardano con occhi decisamente diversi. Marine Le Pen è tra i primi ad arrivare. Come l'ungherese Viktor Orban: "Sul serio, non siamo stupidi. Stiamo dicendo che se si vuole finanziare una guerra, bisogna pagarla. Qui, c'è stata un'illusione creata dai leader, e comunque accettata da voi, che sia possibile finanziare la guerra e la ricostruzione in Europa senza i soldi nelle tasche dei cittadini europei, basandosi solo sui cosiddetti beni congelati, che sono un'illusione. Pagherete voi. Pagheremo tutti. È una pessima strategia, un errore enorme, e ne pagheremo tutti", dice Orban.

Andrej Babis, Primo Ministro della Repubblica Ceca fa notare che sul tema paesi "come l'Italia hanno cambiato posizione". "Il Belgio - dice - è il Paese più importante in questo dibattito. Sono stato qui la settimana scorsa e ho parlato con il Primo Ministro belga. Mi ha spiegato il problema. Vedremo quindi quale sarà la posizione, perché anche altri Paesi, come l'Italia e altri Paesi, hanno cambiato posizione. Quindi ci saranno negoziati fino all'ultimo momento del Consiglio e vedremo quale sarà la proposta finale".

Riaffermando il suo sostegno al congelamento dei beni russi, la premier Giorgia Meloni ha ribadito di non aver ancora "approvato... alcuna decisione sul loro utilizzo", aggiungendo che qualsiasi risultato "deve essere raggiunto su solide basi giuridiche". Le dichiarazioni giungono in vista di una cruciale riunione del Consiglio europeo a Bruxelles di domani e venerdì.

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Germania, inaugurato un centro anti-droni a Berlino

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"Non basta prosciugare le fonti di reddito della macchina da guerra russa con ulteriori sanzioni. Non basta che in Europa continuiamo a fornire sostegno finanziario all'Ucraina come prima. Non basta investire tutto il nostro peso politico nei negoziati di pace. Senza dubbio lo stiamo facendo. Ma è chiaro che la pressione su Putin deve essere ulteriormente aumentata per spingerlo a negoziati seri".

"Da una parte una pace duratura non può e non deve essere raggiunta a spese dell'Ucraina o della sicurezza dell'Europa. Ciò significa anche che l'Ucraina non deve essere costretta a concessioni territoriali unilaterali e inaccettabili. Dall'altra parte, l'Ucraina deve essere in grado di difendersi efficacemente da futuri attacchi russi. Per questo, ha bisogno di forze armate forti e di garanzie di sicurezza affidabili da parte dei suoi partner".

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