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Maximo Ibarra: Il Metaverso secondo Engineering

di TMNews sabato 11 marzo 2023
2' di lettura

Roma, 11 mar. (askanews) - Il metaverso è, tra le frontiere del digitale, quella forse più affascinante e ricca di sviluppi. In occasione dell'evento Obiettivo 5, il campus di formazione per l'equità e l'inclusione del Corriere della Sera organizzato presso l'università La Sapienza a Roma, askanews ha intervistato Maximo Ibarra, Ceo di Engineering società che per l'occasione ha inaugurato la Metaverse Dome Experience.

"Penso che siamo oltre la scommessa, ormai il metaverso è una realtà che si sta evolvendo, si sta sviluppando. Per cui in questo momento esiste un po' quella che noi chiamiamo interoperabilità di device attraverso i quali si può fruire un'esperienza di metaverso e di casi d'uso che in questo momento cominciano ad avere una presenza abbastanza diffusa anche a livello di mass market".

Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e PA, considera il metaverso un obiettivo strategico anche dal punto di vista tecnologico: "Noi ci stiamo investendo molto, una delle caratteristiche che noi abbiamo è quella di poter intercettare questi sviluppi tecnologici prima ancora che diventino maturi e quindi poter plasmare questa tecnologia prima rispetto agli altri. Sviluppi che iniziano a essere tradotti anche sul piano pratico. Uno dei casi d'uso su cui stiamo lavorando in questo momento è quello che riguarda la digitalizzazione di quello che può essere il contesto culturale, architettonico, della bellezza delle nostre città. Una di queste città è Orvieto. Per ora abbiamo fatto un progetto dove fondamentalmente esiste la possibilità di poter interagire con queste bellezze e questo patrimonio artistico. a anche quella di poter interagire con il comune dal punto di vista di quelli che sono alcuni servizi".

Come per tutte le innovazioni, il tempo perché queste siano fruibili sul mercato è un aspetto tutt'altro che secondario: "Stiamo parlando di un ecosistema di tecnologie. Quindi se noi immaginiamo quale potrebbe essere un'applicazione del metaverso che dal punto di vista dell'immersività, dell'esperienza sia piuttosto sofisiticata, direi che possiamo aspettare due-tre anni".

Tempi diversi per il mercato business: "Tra cinque anni ne vedremo delle belle anche per quanto riguarda applicazioni di metaverso per le aziende, quindi collaborazione, fare meeting da remoto, esperienze ibride. Avremo anche la possibilità di poter contare su dei device che diventano meno ingombranti, meno pesanti, dei visori che sono molto più light dal punto di vista del peso. E' un po' questa convergenza di tecnologie che accelera che permetterà nei prossimi anni, a step incrementali, che questa esperienza possa essere qualcosa che il pubblico normale può cominciare a fruire sia dal punto di vista del costo che della qualità dell'esperienza".

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Starmer minaccia Abramovich: i soldi del Chelsea vadano all'Ucraina

Milano, 17 dic. (askanews) - Il Primo Ministro britannico Keir Starmer minaccia l'oligarca russo Roman Abramovich di intraprendere azioni legali se l'ex proprietario del Chelsea FC non accetterà di versare all'Ucraina i 2,5 miliardi di sterline ricavati dalla vendita del club.

"Il mio messaggio ad Abramovich è questo: il tempo stringe", ha dichiarato il leader laburista alla Camera dei Comuni. "Onorate l'impegno preso e pagate ora. E se non lo fate, siamo pronti ad andare in tribunale affinché ogni centesimo raggiunga coloro le cui vite sono state distrutte dalla guerra illegale di Putin". Il governo ha rilasciato un'autorizzazione per aprire la strada al trasferimento di questi fondi attualmente congelati a una fondazione dedicata a cause umanitarie in Ucraina.

E le cose vanno davvero veloci. La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen afferma che l'Ue deve prendere una decisione sul finanziamento all'Ucraina in occasione di un vertice cruciale questa settimana, con i leader sotto pressione per concordare un piano per l'utilizzo dei beni russi congelati.

Nel frattempo esponenti dell'estrema destra europea, appartenenti al gruppo Patriots for Europe, si incontrano alla vigilia del vertice europeo per discutere il tema, che guardano con occhi decisamente diversi. Marine Le Pen è tra i primi ad arrivare. Come l'ungherese Viktor Orban: "Sul serio, non siamo stupidi. Stiamo dicendo che se si vuole finanziare una guerra, bisogna pagarla. Qui, c'è stata un'illusione creata dai leader, e comunque accettata da voi, che sia possibile finanziare la guerra e la ricostruzione in Europa senza i soldi nelle tasche dei cittadini europei, basandosi solo sui cosiddetti beni congelati, che sono un'illusione. Pagherete voi. Pagheremo tutti. È una pessima strategia, un errore enorme, e ne pagheremo tutti", dice Orban.

Andrej Babis, Primo Ministro della Repubblica Ceca fa notare che sul tema paesi "come l'Italia hanno cambiato posizione". "Il Belgio - dice - è il Paese più importante in questo dibattito. Sono stato qui la settimana scorsa e ho parlato con il Primo Ministro belga. Mi ha spiegato il problema. Vedremo quindi quale sarà la posizione, perché anche altri Paesi, come l'Italia e altri Paesi, hanno cambiato posizione. Quindi ci saranno negoziati fino all'ultimo momento del Consiglio e vedremo quale sarà la proposta finale".

Riaffermando il suo sostegno al congelamento dei beni russi, la premier Giorgia Meloni ha ribadito di non aver ancora "approvato... alcuna decisione sul loro utilizzo", aggiungendo che qualsiasi risultato "deve essere raggiunto su solide basi giuridiche". Le dichiarazioni giungono in vista di una cruciale riunione del Consiglio europeo a Bruxelles di domani e venerdì.

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Germania, inaugurato un centro anti-droni a Berlino

Berlino, 17 dic. (askanews) - Il ministro degli Interni tedesco ha inaugurato un nuovo centro anti-droni a Berlino. Intervenendo in conferenza stampa presso il centro, Alexander Dobrindt, ha affermato che la Germania è "l'obiettivo di una guerra ibrida", mentre i droni sono controllati da "potenze ostili".

"Il nostro Paese non è in guerra, ma siamo l'obiettivo di una guerra ibrida, e questo accade quasi ogni giorno. Parte di questa guerra ibrida è l'uso dei droni. Nelle ultime settimane e mesi, abbiamo assistito a un numero crescente di avvistamenti di droni e in molti casi presumiamo che questi droni siano controllati da potenze ostili", ha affermato Dobrindt.

"Le minacce ibride, proprio perché così diffuse - come osserviamo con i droni ma anche nel settore informatico - sono fattori di erosione della fiducia nello Stato", ha aggiunto il ministro degli Interni tedesco, annunciando una risposta rapida per ristabilire la fiducia, proprio con questo "centro congiunto per la difesa dai droni, che riunisce le competenze a livello federale e statale, dei servizi segreti, delle autorità e delle forze armate".

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Berlino, 17 dic. (askanews) - In un intervento al Bundestag, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha esortato l'Ue ad aumentare "la pressione su Putin" alla vigilia del vertice Ue a Bruxelles che dovrebbe adottare una decisione sull'utilizzo o meno degli asset russi per sostenere Kiev.

"Non basta prosciugare le fonti di reddito della macchina da guerra russa con ulteriori sanzioni. Non basta che in Europa continuiamo a fornire sostegno finanziario all'Ucraina come prima. Non basta investire tutto il nostro peso politico nei negoziati di pace. Senza dubbio lo stiamo facendo. Ma è chiaro che la pressione su Putin deve essere ulteriormente aumentata per spingerlo a negoziati seri".

"Da una parte una pace duratura non può e non deve essere raggiunta a spese dell'Ucraina o della sicurezza dell'Europa. Ciò significa anche che l'Ucraina non deve essere costretta a concessioni territoriali unilaterali e inaccettabili. Dall'altra parte, l'Ucraina deve essere in grado di difendersi efficacemente da futuri attacchi russi. Per questo, ha bisogno di forze armate forti e di garanzie di sicurezza affidabili da parte dei suoi partner".

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Per la nuova Leaf, Nissan ha investito 450 milioni di sterline per rinnovare il sito di Sunderland con tecnologie di fabbrica del futuro, dall'uso dei big data e della realtà virtuale alla mappatura digitale degli impianti. Nel processo produttivo sono stati introdotti robot industriali, veicoli a guida autonoma e sistemi di saldatura laser automatizzati.

Accanto allo stabilimento è operativa la nuova gigafactory Aesc per la produzione delle batterie con una capacità a regime di 11,8 gigawatt e mille adetti.

Prodotta a Sunderland dal 2013, la Leaf ha superato le 282mila unità complessive. La nuova generazione offre fino a 622 chilometri di autonomia, connettività avanzata con Google suite integrata e supporta la ricarica rapida fino a 150 kilowatt.

Sulla stessa linea della Leaf che arriverà sul mercato in primavera sarà realizzato anche il nuovo Nissan Juke elettrico che sarà presentato nel 2026.

A Sunderland Nissan produce anche Qashqai e Juke con alimentazioni termiche, ibride ed e-Power per avere la massima flessibilità in base alla domanda del mercato. Gli addetti sono circa 6.000, cui si aggiungono circa 30mila lavoratori dell'indotto, mentre la capacità produttiva è di circa 500mila veicoli l'anno.

Dal 1986 lo stabilimento ha prodotto circa 11,8 milioni di veicoli, il 70% destinato all'export europeo, confermando la centralità del sito nella strategia industriale di Nissan.

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