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Fratelli scultori, ecco Diego: l'altro Giacometti

di TMNews martedì 11 aprile 2023
2' di lettura

Milano, 11 apr. (askanews) - Una storia di fratelli, di collaborazione e di scultura. Se intorno ad Alberto Giacometti si è costruita una delle leggende artistiche del Novecento, la figura del fratello Diego è molto meno nota, ma oggi viene riportata sotto i riflettori da una mostra, non a caso intitolata "L'altro Giacometti", ospitata alla Fondazione Luigi Rovati di Milano. Nato a 13 mesi di distanza da Alberto, Diego vive un rapporto di grande vicinanza con il fratello, per cui si occupa della realizzazione delle sculture, e lo affiancherà per tutta la vita.

"Arriverà a Parigi solo nel 1925 - ha spiegato ad Askanews il curatore della mostra Casimiro Di Crescenzo - ma dal 1930 comincia ad aiutare il fratello nel suo lavoro di scultore e in poco tempo si dimostra un abilissimo lavoratore e permette ad Alberto di concentrarsi sulla sua ricerca, perché si occupava di tutti i lavori quotidiani, come i contatti con le fonderie, Per esempio nel periodo surrealista tutte le sculture in marmo è Diego che le realizza".

Accanto a questo però Diego Giacometti sviluppa anche una sua personale poetica scultorea, che parte dall'amore per gli animali e la natura, per poi prendere anche la strada del design e arrivare alla realizzazione di mobili e oggetti di grande successo, che fanno in qualche modo da contraltare ai suoi bestiari immaginifici.

"Alberto è concentrato in questa ricerca sulla rappresentazione dell'uomo - ha aggiunto Di Crescenzo - Diego invece crea un proprio mondo molto fiabesco, fatto di animali che si incontrano e che non hanno solo una funzione decorativa, a trasformano una consolle in una specie di paesaggio".

Paesaggi e forme che si integrano bene con lo spazio della Fondazione Rovati, la sua vocazione eclettica, ma ancorata all'idea di oggetto e di reperto culturale, come se ogni indagine in fondo fosse una sorta di archeologia di noi stessi. L'ultima sezione della mostra, che è aperta al pubblico fino al 18 giugno, è poi dedicata a Diego usato come modello, sia per i dipinti del padre Giovanni, sia per opere del fratello.

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Zelensky: non credo che Putin rispetterà cessate il fuoco di tre giorni

Milano, 5 mag. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha messo in guardia dalle possibili "provocazioni" russe, dopo aver affermato di "non credere" che la Russia rispetterà l'imminente tregua di tre giorni che coinciderà con le celebrazioni del Giorno della Vittoria a Mosca.

"Oggi e da diversi giorni affermano di volere un cessate il fuoco parziale, ma dovete sapere che il numero di aggressioni oggi è il più alto da mesi. Negli ultimi giorni, hanno registrato più di 200 aggressioni", ha detto Zelensky in una conferenza stampa congiunta domenica a Praga insieme al presidente ceco Petr Pavel. Il leader ucraino si è detto convinto che, a meno che non vengano esercitate maggiori pressioni, il leader del Cremlino Putin non intraprenderà alcuna azione concreta per porre fine al conflitto in Ucraina.

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Sipario sui Novendiali, da mercoledì il Conclave per il nuovo Papa

Milano, 5 mag. (askanews) - Con l'ultima messa di domenica in Vaticano il lutto della Chiesa cattolica per la morte di papa Bergoglio lascia il posto alla politica per la scelta in pochi giorni del suo successore. Con la fine dei nove giorni filati di Messe in suffragio di Francesco, il Collegio dei Cardinali allargato, che ormai da due settimane governa la sede vacante, passa il timone al collegio più ristretto dei Cardinali elettori a 133 membri.

Da ora, dunque, si tratta e si conta sul successore: la seduta doppia, mattina e pomeriggio, delle Congregazioni certifica che allo stato un nome certo non c'è. Oltre le doppie Congregazioni, per i soli elettori lunedì è anche giorno di giuramento sulla segretezza di quanto si dirà e accadrà in Conclave da mercoledì 7 maggio. Martedì ultime sedute delle Congregazioni. Mercoledì mattina alle 10 ultimo appuntamento collegiale di tutti i Cardinali con la Messa "pro eligendo romano Pontefice" concelebrata dalle porpore dei cinque continenti accorsi a Roma, presieduta dal Decano Cardinale Giovan Battista Re. La richiesta allo Spirito Santo è di guidare testa e mano dei 133 elettori che dal pomeriggio sono chiamati a incarnare in Cappella Sistina la Divina Provvidenza.

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Yemen, Houthi colpiscono aeroporto Tel Aviv e gli Usa attaccano Sanaa

Sana'a, 5 mag. (askanews) - Le immagini dell'emittente Al-Masirah, gestita dagli Houthi, mostrano le conseguenze di una serie di attacchi aerei americani su Sanaa, capitale dello Yemen, e nelle aree circostanti, dopo l'attacco missilistico dei ribelli sostenuti dall'Iran contro l'aeroporto di Tel Aviv, che ha provocato 6 feriti e interrotto brevemente il traffico aereo, mentre il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha già promesso una risposta "multi-fase".

Intanto i ribelli Houthi hanno ribadito che prenderanno di mira gli aereoporti israeliani e invitato le compagnie aeree a "cancellare i loro voli" per Israele.

"In risposta all'escalation israeliana e alla decisione di espandere le sue operazioni aggressive a Gaza, le forze armate yemenite annunciano che imporranno un blocco aereo totale al nemico israeliano, prendendo ripetutamente di mira gli aeroporti, tra cui l'aeroporto di Lod, noto agli israeliani come aeroporto Ben Gurion", vicino a Tel Aviv, ha dichiarato il loro portavoce militare, Yayha Saree.

Infine l'Iran ha respinto le accuse di Netanyahu, affermando in una nota che le azioni dello Yemen contro Israele e a sostegno della Palestina si basano su "una decisione indipendente".

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Al primo turno in Romania trionfa l'estrema destra con George Simion

Bucarest, 5 mag. (askanews) - Il candidato è cambiato, ma l'estrema destra si impone ancora in Romania cinque mesi dopo l'annullamento del primo turno delle elezioni presidenziali per presunte ingerenze russe. Dopo lo scrutinio del 99% delle schede elettorali, il leader della formazione nazionalista Alleanza per l'Unione dei Romeni (Aur), George Simion, ha conquistato il 40,5% dei voti.

"Insieme, oggi abbiamo fatto la storia. Ci stiamo avvicinando a un risultato eccezionale", ha commentato Simion in un video su Facebook mentre uscivano i primi risultati.

"Congratulazioni, siete i vincitori! Oggi il popolo rumeno ha votato! Oggi il popolo rumeno ha parlato! Nonostante gli ostacoli, nonostante le manipolazioni, nonostante una stampa pagata per umiliarci giorno dopo giorno, i rumeni si sono ribellati", ha aggiunto.

L'affluenza alle urne è stata del 53% circa. Al secondo turno, in programma il 18 maggio, Simion affronterà il sindaco di Bucarest e candidato filo-Ue, Nicusor Dan, che ha ottenuto il 20,9% dei consensi, superando di misura l'unico candidato delle coalizione dei partiti di governo, Crin Antonescu, che si è fermato al 20,3%.

"Un secondo turno difficile arriverà con il candidato isolazionista - ha commentato Nicursor Dan - Non ci sarà un dibattito-una scelta tra le persone, sarà un dibattito tra una direzione filo-occidentale per la Romania e una direzione anti-occidentale per la Romania", ha aggiunto, invitando i romeni a scegliere la "direzione filo-occidentale".

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