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Finlandia nella Nato, Consiglio Atlantico: "Ora tocca a Svezia"

di TMNews giovedì 20 aprile 2023
2' di lettura

Helsinki, 20 apr. (askanews) - "Questo è davvero un momento spartiacque, in Finlandia, ora siamo entrati nella più grande Alleanza militare al mondo. Ma anche se la Finlandia adempie alla maggior parte dei criteri, abbiamo ancora qualcosa da fare".

La soddisfazione è palpabile. Il segretario generale del Consiglio Atlantico di Finlandia (Acf) Terhi Suominen, ha speso buon parte della sua vita per ottenere questo risultato, ovvero l'adesione della Finlandia nella Nato, raggiunta il 4 aprile. Racconta ad askanews le sfide che si presentano ora per il Paese.

"E' difficile da prevedere se potrà esserci una base Nato in Finlandia, ma credo che se ci fosse sarebbe un segnale abbastanza forte. Dobbiamo ricordare che l'ingresso della Finlandia nella Nato ha raddoppiato i confini diretti (dell'Alleanza) con la Russia. Quindi questo è già un segnale abbastanza forte".

"Abbiamo in corso alcune esercitazioni nell'area finlandese, che per la prima volta si tengono come membri della Nato. E' davvero una nuova era".

Un Paese in cambiamento, la Finlandia. "E' veramente un grosso cambiamento, in Europa, in primo luogo da un punto di vista finlandese, la Finlandia ha una lunga tradizione come paese neutrale, nei decenni. E quando anche la Svezia entrerà, allora ci sarà davvero un grosso cambio, anche nella sicurezza europea".

Lo sguardo di Souminen va ora a Stoccolma e al fatto che il Mar Baltico, dice, diventerà "il lago della Nato". "Io penso che la Svezia entrerà, difficile dire quando. Io credo che possa accadere prima del summit di Vilnius, l'11 e il 12 luglio, ma difficile dire quando".

C'è dunque grande attesa per il summit della Nato in Lituania. "La Finlandia parteciperà per la prima volta come Paese Nato. Ma sarà anche un summit dove la questione svedese sarà sul tavolo, se non verrà risolta prima".

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La porta lignea di De Lucchi non distingue un dentro e un fuori: è un'architettura senza muro, un invito a considerare la trasformazione come un cammino condiviso e non come un gesto isolato. E si inserisce nella visione della Santa Sede verso il luogo carcerario. "Lo spirito dell'anno giubilare - ha concluso il cardinale José Tolentino de Mendonca, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione della Santa Sede - è affermare la speranza, una speranza che deve arrivare a tutti e anche a tutti i contesti, nessuno è escluso da questo messaggio di speranza. Certamente è una realtà molto complessa quella dei carceri, ma è una realtà che, illuminata dalla speranza, diventa un una porta aperta in tante vite".

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Fontana di Trevi registra una media di 30.000 accessi al giorno, con punte di 70.000, per un totale di oltre 9 milioni di visitatori l'anno.

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