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Orrido di Ponte Alto: avventura e storia a due passi da Trento

di TMNews martedì 2 maggio 2023
2' di lettura

Trento, 2 mag. (askanews) - Ad appena 4 chilometri dal centro di Trento c'è un luogo che rappresenta il perfetto connubio tra la potenza della natura e l'ingegno dell'uomo: un canyon scavato in migliaia di anni dal torrente Fersina in cui si gettano salti d'acqua fino a 40 metri. E' l'Orrido di Ponte Alto.

Un angolo di bellezza da scoprire di grande importanza storica: qui, infatti, nei secoli sono state realizzate opere idrauliche per proteggere la città dalle alluvioni. La più antica, la Serra di Ponte Alto, risale addirittura al 1537, voluta dal principe vescovo Bernardo Clesio e puntualmente riparata dopo ogni esondazione. Oggi l'acqua del Fersina, precipitando da questa serra e dalla Controserra Madruzza, un secondo sbarramento costruito nel 1882 un centinaio di metri più a valle, dà origine a spettacolari cascate che si fanno strada tra gli strati di roccia rossa, creando scenografici giochi di luce.

"Questo canyon è il connubio tra l'attività naturale l'attività umana perché è stato scavato dal Fersina migliaia di anni fa, però le opere di presa hanno una storia più recente che parte dal 500 fino arrivare al ultimi anni dell'ottocento - racconta Giuseppe Gorfer, presidente dell'Ecomuseo Argentario - Il motivi per visitare l'orrido è la suggestione che si prova nel percorrere il percorso: trovarsi infossati in una valle ricca del frastuono dell'acqua che scorre. Per i turisti questo è un momento di grande suggestione, per i residenti è un passaggio indietro nel tempo, a un ricordo di alcuni decenni fa quando qua ci si veniva naturalmente" .

Grazie a una sapiente opera di ristrutturazione avviata nel 2015, il percorso tra i canyon è stato riaperto ai visitatori che attraverso passerelle, scale a chiocciola e balaustre affacciate direttamente sullo strapiombo, possono avvicinarsi alle pareti dell'orrido e avventurarsi nello spettacolo naturale del canyon, ammirando da vicino la potenza dell'acqua.

A rendere il luogo ancora più suggestivo c'è infine il calendario di rappresentazioni teatrali previste lungo il sentiero, attorno alla gola.

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