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Bva Doxa: per gli esercenti, il pos è lo strumento più sicuro

di TMNews mercoledì 10 maggio 2023
3' di lettura

Milano, 10 mag. (askanews) - E' cambiato, e profondamente, l'atteggiamento dei commercianti italiani verso il "pos", il dispositivo che consente di accettare il pagamento attraverso la carta di credito, bancomat e altre modalità digitali.

Nei giudizi di ben l'81 per cento degli esercenti, infatti il pos è indicato come lo strumento più sicuro per incassare; il più veloce, secondo il 71 per cento dei commercianti; che soddisfa meglio le richieste dei clienti e che semplifica la gestione del punto vendita, rispettivamente per il 79 e il 70 della categoria.

E' quanto risulta da una ricerca BVA Doxa per conto di Nexi - paytech leader in Europa - svolta su un campione di piccoli e medi esercenti del retail e della ristorazione, e di liberi professionisti.

"Questi dati rappresentano un mercato che sta cambiando, che è più che preparato a ricevere innovazione, e inizia veramente a sfruttarne tutte le potenzialità in modo positivo - dice Vanessa Maneo, responsabile marketing "POS" di Nexi - Un mercato che quindi inizia a valutare e ad apprezzare il pagamento digitale e l'incasso digitale non più come un'imposizione, ma come un'opportunità che consente di non perdere neanche una vendita, e anzi cavalcare il proprio business in modo positivo".

L'indagine dà conto anche di una indicazione netta espressa dagli esercenti che hanno necessità di incassare in mobilità, una platea formata da circa un quarto di tutti gli esercenti artigiani e professionisti: quella dell'utilizzo dello smartphone per ricevere i pagamenti, superando così i vincoli di un hardware dedicato.

Il 29% degli esercenti infatti si è detto interessato a questa possibilità, che viene giudicata come la soluzione che permette di non dover portare con sé, in giro, un pos troppo ingombrante (il 48% delle risposte) e di poter raddoppiare i punti di incasso in negozio senza dotarsi di un pos aggiuntivo rispetto al principale (45% delle risposte).

"Noi vediamo che molte attività di fatto non sono più legate al punto cassa - prosegue Maneo - Ciò significa che l'incasso avviene in mobilità, sia all'interno del punto vendita sia fuori dal punto vendita, o proprio in maniera nomadica. Ciò significa che gli esercenti e i professionisti hanno bisogno di strumenti che consentano loro di essere pronti ad incassare dovunque siano: per le prestazioni all'interno del negozio o del ristorante, o per le prestazioni a domicilio. Quindi devono avere la massima possibilità nell'opzione di incasso ed avere uno strumento che abiliti queste modalità in modo sicuro, veloce e, possibilmente, molto semplice".

Le soluzioni per consentire di incassare in mobilità rappresentano dunque la nuova sfida in termini di efficienza, qualità e competitività per il mondo delle PayTech. "Dinanzi a queste esigenze di dinamismo, di semplificazione e sicurezza stiamo lavorando molto sul concetto del 'pagamento ovunque' - conferma la responsabile marketing "POS" di Nexi - E la grande novità del 2023 sarà il lancio del 'SoftPOS'; ovvero la possibilità di accettare pagamenti digitali direttamente sul proprio smartphone tramite un'applicazione".

L'indagine infine mette in evidenza che il 64% degli esercenti considera il pos un mezzo utile anche per dare alla propria attività una veste più moderna, e maggiormente attrattiva per i consumatori (nel 62% delle risposte). Il pos insomma ha conquistato le simpatie degli esercenti, almeno della stragrande maggioranza di loro che guarda al futuro.

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